Capitolo 18

1.5K 178 31
                                    

Favij pov.

-Signor Favij credo di essere riuscito a entrare- sussurra il bambino seduto con le gambe incrociate sulla sedia girevole.
Gira appena il capo verso di me, in modo che possa scorgere i capelli biondo platino, e alza il microfono di un paio di cuffie più grandi della sua testa.
-Ora?- gli chiedo.
-Ora colleghiamo il jack audio, ripristiniamo la telecamera e vediamo cosa succede- dice alzandosi e collegando il cavetto al pc.

Passa qualche minuto, e mentre io lo osservo, lui continua a digitare al computer password su password.
-Quanto tempo ci vuole!-
-Signor Favij, sto tentando di fare il prima possibile-
-Muoviti Neal-

Volto lo sguardo verso soffitto sgretolato e sbuffo.
D'ora in poi, controllerò ogni movimento di Lorenzo.
Potrò impedirgli ogni mossa.
Potrò tenere sott'occhio Margo.
Potrò tenere sotto pressione Lorenzo tutto il giorno, in modo da accrescere il mio potere, potrò ridurlo ad un corpo senz'anima.
Eppure non mi convince...
Qualcosa in tutto ciò non quadra.

-Signor Favij, è tutto collegato.-
-Procedi Neal-
Preme l'ultimo tasto, e sullo schermo del computer appaiono due ragazzi intenti a preparare una valigia.

-E l'audio?- chiedo infuriato.
Non si degna neanche di guardarmi negli occhi, rimane con gli occhi fissi sullo schermo, senza batter ciglio, a riprodurre il suo battito cardiaco con il "tic" del mouse.
-Neal rispondi-
-I jack audio del sistema di controllo sembrano danneggiati, non è colpa mia. Dovremo accontentarci della visione-
Sbuffo nuovamente e sprofondo in una poltrona accanto a lui.

Lorenzo Casadei e Lorenzo Ostuni sono lì, in una cabina di controllo, con una valigia in mano.
-Che fanno?- chiedo a Neal interrogativo.
-Sembrano preoccuparti- risponde lui zoomando.
Una luce rossa a intermittenza padroneggia l'ambiente, e rende il luogo inquietante più che accogliente.
-Che luce è?-
-Sembra un allarme- dice Neal spostandosi una ciocca di capelli dietro le cuffie.
-È UN ALLARME, NEAL SPEGNILO-
Gli basta un attimo per esaudire i miei ordini e lasciare i due Lorenzo increduli.
Da una porta laterale entra una ragazza con una lunga maglia nera e una felpa, troppo lunga per essere sua.
Si ferma davanti a Casadei e lo abbraccia.
Dopodiché prende Lorenzo per mano e sorride.

-CHE COSA SUCCEDE?-
-Se ne stanno andando- risponde Neal tranquillo.
Si gira verso di me e mi guarda negli occhi.
La sua espressione è indecifrabile.
L'unica cosa che riesco a vedere è il mio riflesso, un riflesso scuro che passa per degli occhi così chiari da sembrare vetro.
E infondo, cosa si è a undici anni oltre che un ragazzo di vetro?
Si è delicati, così delicati, così neutri, così limpidi da sembrare specchi.
Riflesso di quello che si vede, non di quello che si è veramente.

-E ora?-
-Aspettiamo.-
Guardiamo entrambi il pc, e notiamo appena la porta richiudersi dietro Lorenzo e Margo.
Casadei per un attimo rimane immobile.
Poi si avvia in una camera situata alla sinistra dell'appartamento.

Con un solo tasto Neal cambia telecamera e zooma su un Casadei che si è appena seduto alla sua postazione di controllo.

-Che palle-
Neal porta le mani sotto il mento e rimane fisso ad osservare quel noioso spettacolo.
-Neal che palle. Io ho bisogno di Lorenzo Ostuni non di lui-
-Signor Favij questo non è YouPorn; se voleva divertirsi faceva un giro lì, questa è la realtà, e la realtà non è divertente-
Cerco le parole per controbattere, ma alla fine rimango in silenzio ad osservare Casadei.
-Senti io vado a farmi un caffè- gli dico dopo otto minuti precisi.
-Sta accendendo le telecamere- risponde lui impassibile.

Un attimo dopo, sullo schermo della cabina di controllo, appare la parte esterna della fabbrica.
-Una telecamera..- sussurra Neal.
-Cosa?-
-Una telecamera- ripete sgranando gli occhi -Casadei ha una telecamera, così terrà sotto controllo Ostuni!
Possiamo controllare Lorenzo Ostuni grazie a Lorenzo Casadei.
Avremo tutte le informazioni.-
Lo guardo e sorrido soddisfatto.
Aspetto dica qualcos'altro, ma inaspettatamente rimane in silenzio.
Dunque prendo la parola io.
-Perfetto Neal, ora vado a farmi un caffè- gli annuncio alzandomi.

Double Sided ||Lorenzo Ostuni/FavijDove le storie prendono vita. Scoprilo ora