Capitolo V ~ Ma io voglio te.

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C'è qualcosa di perverso nella mia voglia di te,

come quando fuori perennemente piove

e nasce la voglia di uscire.

Ti senti tutto strano;

mi piace il contatto del mio corpo

con i tuoi vestiti,

con la tua pelle.

- Tumblr.

**

- Due giorni di sospensione? - Ellen gridava contro la figlia mentre quest'ultima continuava a non mostrare un minimo di risentimento. - E pensare che era la tua prima settimana di scuola! - Alice alzò gli occhi al cielo, sua madre le avrebbe fatto scoppiare i timpani a breve.

- Tanto a scuola ci vado lo stesso. Ho l'obbligo di frequenza - fece spallucce, al che fu Ellen a dare completamente di matto, più del solito si intende.

- Niente uscite, niente televisione, niente computer per una settimana. Ti lascio il telefono solo perché al giorno d'oggi può succedere di tutto. -

- Ma...- tentò di ribattere Alice pur sapendo di avere torto marcio.
Insomma, aveva mandato al diavolo il preside per una stupida scommessa.

- Niente 'ma' e... Alice? - la richiamò visto che la ragazza si era già incamminata per tornare a barricarsi nella sua camera.

- Si? -

- Quasi dimenticavo, domenica mattina, quando sono tornata, ho visto il frigo pieno, esattamente come lo avevo lasciato prima di partire. D'ora in poi ceneremo insieme e quando non andrai a scuola, pranzeremo anche insieme. -

Alice odiava quando sua madre iniziava a imporle quelle stupide regole da 'madre perfetta e premurosa'. Lei non era mai stata un modello perfetto da seguire e la loro non era mai stata una vera e propria famiglia, neanche quando era piccola e c'era in casa un uomo. Uomo che Alice neanche riusciva a chiamare 'padre', semplicemente perché pensava che non meritasse di essere definito tale.
Ma questo per la ragazza era uno di quegli argomenti tabù. Per quanto la riguardasse, era orfana di padre e a malapena non lo era di madre.
Ma poco ci mancava.
Si era detta che si sarebbe lasciata il passato alle spalle, che avrebbe racchiuso quel dolore e lo avrebbe custodito in un angolo remoto della sua anima, dove non poteva riemergere e non poteva essere trovato.
- Non ho bisogno di essere controllata - sentenziò Alice.

- I tuoi zigomi spigolosi, le guance scarne e quelle clavicole fin troppo sporgenti mi fanno pensare il contrario. - le disse Ellen alzando un sopracciglio.

Alice sbuffò e si rinchiuse in camera.
Era tutta colpa di Hemmings e aveva intenzione di fargliela pagare cara.
Così, la ragazza passò il suo tempo a pensare a qualcosa da fargli fare che lo avrebbe sicuramente messo nei guai.

**

- Devi dire 'Te la leccherei fino allo sfinimento' ad ogni ragazza che incontri oggi.- ordinò Alice non appena avvistò il biondo senza neanche accennare ad un semplice buongiorno.

Alice aveva passato gran parte del pomeriggio, il giorno prima, a pensare a qualcosa di veramente crudele. E cosa c'era di più pericoloso di fare certe affermazioni a praticamente tutte le ragazze della scuola, perlopiù, in pubblico?

- Cosa? Ma tu sei matta! - la guardò stranito Luke.

La ragazza alzò gli occhi al cielo, se non avesse accettato gliene avrebbe fatto pagare le conseguenze, in un modo o nell'altro.

Pure Heroin ~ L.H Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora