Capitolo 10.

191 15 2
                                    

Alex's pov

È passato ormai qualche giorno, e dopo analisi su analisi posso finalmente uscire dall'ospedale.

Mentre il dottore mi dice le ultime raccomandazioni, Brad chiama i ragazzi che ci raggiungeranno fra poco.

-Mi raccomando Alex, sii prudente e non sforzarti troppo per qualche giorno, anche un piccolo sforzo in più potrebbe essere micidiale- mi avverte il dottore. Annuisco lentamente, ormai stanca di tutte le raccomandazioni.

Dopo qualche minuto arrivano tutti ed io sono pronta per uscire.

-Abbiamo solo due macchine, dovremmo dividerci- annuncia James quando siamo fuori dall'ospedale. Ci guardiamo tutti per qualche secondo.

-Io mi carico questi tre qua, tu James vai con Lea- dice Tristan indicando me, Brad e Connor e facendo un sorrisetto malizioso a James. Ridiamo tutti, ma noto Brad che scruta Connor con un espressione indecifrabile. Cerco di non farci troppo caso e seguo Tristan nella sua macchina dopo aver salutato Lea e James.

Tristan, ovviamente, sale al posto del guidatore e Connor si mette accanto a lui, mentre io e Brad ci mettiamo dietro.

Mi guardo un po' intorno, e improvvisamente mi torna in mente quella maledetta sera, in cui troppe emozioni mi hanno stravolto in poche ore. È cominciato tutto da quello stupido gioco chiamato "obbligo o verità" a casa di James. E poi il bacio, la festa, il ballo, Josh, Brad a terra. Tutte quelle immagini che mi passano per la mente.

Ripenso al giorno dopo, quella notizia che mi ha stravolto e mi ha portato via la mia mamma. Mi manca cosí tanto. Poi Brad e quella ragazza, la nostra litigata, il ritorno di Paul.

Tutte quelle cose mi hanno riportata qui, in questa macchina, al fianco di quel ragazzo che mi ha stravolto la vita senza nessun preavviso.

Mi giro a guardarlo mentre il suo sguardo è perso nel vuoto. A volte mi chiedo cosa pensa, per sapere cos'è che lo incanta cosí spesso.

La voce di Connor mi riporta alla realtà.

-Allora Alex, come va?- chiede con voce premurosa guardandomi.

-Meglio, grazie Con- rispondo sorridendo. Ricambia il sorriso e mi fa l'occhiolino. A quel gesto Brad sembra irrigidirsi, ma non presto troppa attenzione.

-Abbiamo temuto tutti il peggio, ero molto preoccupato ma in fondo sapevo che ce l'avresti fatta- continua il biondo, guardando davanti a sè. Arrossisco leggermente.

-Che poeta che sei Connor, vuoi anche l'applauso?- dice Brad in modo sarcastico, stringendo i pugni talmente forte da far diventare le nocche bianche. Sembra davvero arrabbiato.

-Hey amico calmati, sta solo cercando di far sentire Alex a suo agio dopo quello che è successo- interviene Tris con la sua voce tranquilla. Il riccio accanto a me sbuffa e mi guarda per qualche secondo, come se mi vedesse cosí vicino ma mi sentisse cosí lontano.

Allora basta solo questo per sapere quello che pensa. Basta solo leggere i suoi occhi. Ma saró davvero in grado di leggerli fino in fondo?

------

Siamo arrivati a casa dei ragazzi ormai da qualche minuto. Abbiamo ordinato delle pizze e ci siamo accomodati un po' sul divano e un po' a terra per mangiarle tranquillamente con della musica di sottofondo.

-Poi ad un certo punto entrano due ragazze ed una di loro fa "hey, ma lo sai che quel James è proprio figo?", allora io le guardo un po' mentre parlano animatamente su di me, poi faccio "hey, ma lo sapete che questo è lo spogliatoio dei maschi?"- racconta James e tutti scoppiamo a ridere. Sapere tutto quello che gli succede ogni volta che va in palestra è davvero divertente e non posso fare a meno che ridere di continuo.

Alive.//B.W.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora