E anche l'ultima straziante ora di lezione termina, così mi alzo pronta per tornare a casa.
-Posso venire?- chiede Brad alle mie spalle. E "sì" è tutto ciò che riesco a dire, prima di ritrovarmelo di fianco a stringermi la mano.
Il tragitto verso casa è silenzioso, ma devo ammettere che mi piace. Sposto lo sguardo dalle mie scarpe alla mia mano intrecciata con quella del riccio, che sembra non volermela lasciare. Improvvisamente inizio a pensare alla nostra storia; da quando ci siamo conosciuti ad adesso. A tutte le sigarette che mi ha buttato via. A tutti i baci che mi ha lasciato, pur odiando il sapore del tabacco che avevo in bocca. A tutti gli abbracci, a tutte le lacrime che mi aveva asciugato. E pensare che ci conoscevamo da circa un mese e mezzo, ma ne avevamo già passate così tante. Un episodio in particolare mi si ripresenta. Eravamo andati ad un party sulla spiaggia con tutti i nostri amici. Dopo un po' decisi di uscire dal locale e andare a prendere una boccata d'aria in riva al mare. Tolsi le scarpe ed aspettai che le onde mi bagnassero i piedi. Dopo un po' lo sentii arrivare alle mie spalle,così iniziai a guardarlo mentre mi imitava. Rimanemmo in silenzio per un po', poi fu lui a rompere il silenzio. "Quando ero piccolo mia madre mi insegnò a parlare con le onde. Diceva che loro sapevano capire i tuoi sentimenti, ma per farlo avevano bisogno che tu le capissi. Così un estate, iniziai ad andare spesso al mare, da solo. Rimanevo per ore seduto sulla sabbia, ad ascoltare il rumore che faceva l'acqua in silenzio. E con il tempo imparai, ciò che mia madre sperava che facessi. L'ho resa fiera di me, non credi?" lo ascoltai in silenzio, ma sembrava che io per lui non fossi lì. Sembrava che stava veramente parlando con le onde. E questo non fece altro che aumentare il mio interesse nei suoi confronti. "Anche io ho imparato a parlare con le onde" dissi dopo qualche secondo, "ad essere sincera ho provato anche ad insegnarlo. Ma a quanto pare non sono stata brava".
*****
Una volta arrivati a casa, poggiamo gli zaini a terra e cerchiamo qualcosa da mangiare. Alla fine prepariamo un po' di pasta col pomodoro e dell'insalata.
-Cosa vuoi fare?- chiedo a Brad sedendomi sul divano accanto a lui e poggiando la testa sulla sua spalla. Sono veramente stanca oggi.
-Non so, decidi tu. A me sembra che ti farebbe bene riposarti un po'- risponde lui, accarezzandomi i capelli. Alzo la testa per guardarlo e sorrido lievemente. Continuiamo a guardarci per qualche secondo, finchè la sua voce non rompe il silenzio.
-Posso conoscerlo?- sussura come per non farsi sentire da nessuno tranne che da me. Lo guardo perplessa, non capendo cosa voglia dirmi.
-Tuo fratello. Posso conoscerlo?- riformula la domanda. E allora capisco. Capisco, ma forse avrei preferito non capire.
-Cosa vorresti dire?- chiedo, sperando di aver capito male.
-So che è nella sua stanza ad aspettarti, e so anche che mi odia. Ma magari se me lo fai conoscere potremmo diventare amici- spiega, come se fosse la cosa piú naturale del mondo. Lo guardo ancora per qualche secondo, cercando di capire se mi sta prendendo in giro o sta dicendo seriamente. Poi mi decido a credergli.
Gli prendo la mano e lo porto al piano superiore. Mi fermo proprio davanti la porta della camera di mio fratello. Il cuore batte fortissimo e ho seriamente paura che possa uscirmi dal petto da un momento all'altro. Stringo più forte la mano di Brad per cercare di tranquillizzarmi, e lui lo capisce.
-È tutto ok- dice prima di abbracciarmi da dietro e lasciarmi un dolce bacio sulla guancia. Chiudo gli occhi per pochi secondi, come faccio ogni volta che devo entrare la dentro. Lo faccio perchè spero che tutto questo sia un incubo, e che una volta riaperta lo possa trovare nella sua stanza a giocare come ha sempre fatto.
Apro la porta con mano tremante, poi entro seguita dal riccio. Ci sediamo sul letto uno accanto all'altro, ed iniziamo a guardarci intorno. Lui per cercare di memorizzare qualche pezzo di quel luogo che non ha mai visto, io per assicurarmi che sia tutto come l'ho lasciato l'ultima volta.
-Dov'è?- mi chiede dopo un po'. Mi giro a guardarlo sempre piú perplessa.
-È qui- dico indicandogli tutta la stanza.
-Non lo vedi?- mi chiede, sempre piú serio. Inizio a chiedermi quale strana sostanza ha assunto prima di venire qua.
-Come faccio a vederlo?- chiedo con un filo di voce.
-Allora lo senti?- continua a chiedere.
-Non lo so...forse- rispondo facendo spallucce. Non mi sono mai chiesta queste cose, sono sempre venuta qua con la speranza che in qualche modo mi avrebbe sentito, ma non ho mai avuto la certezza che ci fosse.
-Devi imparare a capirlo, se vuoi essere sicura di star parlando con tuo fratello- spiega alzandosi dal letto e porgendomi una mano. La afferro e mi alzo, seguendolo al centro della stanza.
-Di solito giocava qui?- domanda. Annuisco.
L'ultima cosa che riesco a sentire è un flebile "chiudi gli occhi", prima che la stanza inizi a girare come su una giostra. Non riesco a capire piú niente, riesco solo a stare immobile. Ferma. E tutto gira. E forse giro anche io. Mi abbasso. Mi siedo. Poi mi sdraio. Ma tutto gira ancora. Brad che mi stringe la mano. O almeno credo. È tutto confuso. E poi improvvisamente boom. "È lui?". E lo vedo.
Eccomi di nuovo quaaaa!!! Finalmente, sono davvero felice di esserci riuscita. Piú continuo con questa storia, e piú ho voglia di dirvi quante cose sto progettando per voi. Ma non posso, perchè deve essere tutto bello pronto...uff.
In ogni caso, tra pochissimo avró gli esami di terza media, e giuro che preferirei morire pur di non farli. Poi, come se non bastasse, nella mia scuola non possiamo portare una tesina, quindi sto proprio nella me...avete capito insomma ^_^#
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, auguro buona fortuna a tutti quelli che, come me, dovranno affrontare gli esami e...bye bye!
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Alive.//B.W.S.
FanfictionAlexandra Smith ha 17 anni quando la sua vita cambia. Cambia forse in meglio, o forse in peggio. Cambia dopo quasi due anni di straziante agonia. Cambia dopo continui sforzi nell'apparire ció che non è mai stata. Cambia perchè probabilmente il desti...