Capitolo 7.

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POV Alex

*circa una settimana dopo*

Che cazzo ho il ciclo e ho troppo dolore per poter andare a scuola. Sono nervosissima, odio quando ogni mese devo subire questa tortura, ma fino a qualche tempo fa mi consolavo pensando che almeno non dovevo andare in quel posto di merda della scuola. 

Ora invece preferirei andarci e stare con Luke, invece di deprimermi qui sola a casa ad ascoltare musica. 

Sono le 08:07 e Lucas sarà già entrato a scuola. Mi manca già, ma non voglio disturbarlo. Quindi decido di stendermi sul letto e cercare di rilassarmi.

Voglio Luke. Ormai usciamo insieme ogni giorno e abbiamo un rapporto stupendo, come migliori amici ovviamente. Parliamo di ogni cosa e non abbiamo segreti tra di noi, mi piace moltissimo trascorrere il tempo con lui.

Dopo circa due-tre minuti che stavo cercando di rilassarmi ascoltando un po' di musica, sento il cellulare vibrare. Lo prendo e leggo il messaggio.

Luke: Piccola, dove sei? Tutto apposto? xx

Sorrido a quel messaggio e digito velocemente la risposta.

Alex: Sono rimasta a casa, ho il ciclo e non mi sentivo di andare a scuola. xx

Mi ha chiamata "piccola", che dolce che è. Il cellulare vibra di nuovo.

Luke: Riposati allora xx

Rimango un po' scossa. Sono leggermente delusa dal messaggio, ma che cosa mi aspettavo? E' normale. Anzi si è preoccupato abbastanza. 

Giro lo sguardo verso la mia scrivania disordinata e noto le ultime rose, ormai appassite, che Luke mi ha regalato una settimana fa. E' stato troppo tenero. 

Da quando sono qui in America sorrido spesso. Non mi era mai capitato, ma non penso sia per il trasferimento. 

Piuttosto per una persona. Luke mi sta facendo felice, lui mi sta aiutando anche se non ne è consapevole. E per ora è meglio così. 

Qualche volta mi vengono ancora le lacrime agli occhi e rare volte le faccio scendere sulle guance. In quei momenti penso a Luke e mi ritorna subito il sorriso.

Lui è veramente importante per me, ma ancora non lo sa. E' il mio migliore amico.

Sento il campanello della porta di casa e siccome i miei sono a lavoro, devo andare a vedere chi è. Scendo le scale lentamente, a causa del dolore e appena apro la porta sussulto.

Non può essere. Spalanco gli occhi non potendo credere a ciò che ho davanti. 

Alla porta c'è Luke, il mio migliore amico Luke. 

Appena realizzo ciò, mi butto tra le sue braccia sorridendo e sussurrando un lieve "Grazie" che penso non abbia sentito ma non mi importa.

Mi stacco dall'abbraccio e lo faccio entrare in casa. Si guarda intorno e sorride leggermente.

"Andiamo in camera?" propongo.

"Come vuoi tu" si avvicina e mi cinge i fianchi con le sue mani grandi. Mi guarda negli occhi e io faccio lo stesso.

"Vuoi preparato qualcosa di caldo?" sussurra e io faccio di no con la testa. Lo prendo per mano e lo porto su in camera da me. 

"Sei sempre più disordinata, peggio di me" ridacchia leggermente appena entra nella stanza. In effetti non ho una camera tipicamente femminile e non sono nemmeno tanto ordinata.

Ci distendiamo sul letto, lui si leva le scarpe rimanendo in calzini e io invece lo ero già. Mi mette un braccio intorno alle spalle e mi stringe a sé, mentre io mi rannicchio delicatamente nel suo petto. Mi stringe anche con l'altro braccio e mi da un bacio sui capelli. 

Mi metto leggermente più dritta e gli do un bacio in guancia, sorridendo e vedendo spuntare le sue adorabili fossette. Mi accarezza la schiena delicatamente e io fisso il suo petto, a cui sono abbracciata.

"Vuoi che ti faccia massaggi alla pancia?" mi chiede dolcemente.

Annuisco lievemente e porta la sua mano sul mio addome. Inizia a fare dei delicati e dolci massaggi che amo e mi coccola sempre di più. 

Sto iniziando ad amare le coccole e pensare che fino a due settimane fa nemmeno ne sapevo l'esistenza.

Prendo il telecomando e accendo la tv appesa al muro davanti il letto. Metto un canale a caso e continuo a stare accoccolata tra le braccia di Luke.

Ancora non riesco a credere che abbia saltato la scuola per stare con me. 

Mi sto convincendo sempre di più che Luke Hemmings sia la persona più importante della mia vita.

************

E' ora di cena e i miei sono ancora a lavoro, sono medici e oggi hanno anche il turno notturno, torneranno domani mattina presto. 

Luke mi ha coccolato tutto il giorno, non mi ha mai lasciata sola, amo il modo in cui si prende cura di me.

Abbiamo deciso di preparare la pizza noi stasera, chissà cosa succederà. Siamo ancora sul letto, abbiamo parlato molto e ci siamo visti una maratona di episodi di American Horror Story, una serie tv che amiamo entrambi. 

Abbiamo riso e commentato ogni singola cosa. Mi sono dimenticata completamente del ciclo, perché con lui è così: ti dimentichi di tutto il resto che ti circonda.

Gli sorrido mentre lui spegne la tv, non notando che lo sto fissando.

Mi prende inaspettatamente a mo' di sposa ridendo e io ridacchio guardando il suo perfetto profilo. E' così bello, così perfetto. Non ci posso credere che lui passi tutto questo tempo con me. 

Ci dirigiamo in cucina e facendomi scendere dalle sue braccia muscolose, prendo tutti gli ingredienti posandoli sul tavolo.

Luke mi guarda "Ehi... Non so cucinare per niente quindi non so veramente come andrà a finire" ride sfregando leggermente le mani.

"Sono una frana in cucina anch'io, non preoccuparti e cerchiamo solamente di non dover ricorrere all'estintore" rido anch'io legandomi i capelli. Alzo le maniche della felpa ma non faccio in tempo ad accendere la bilancia che mi ritrovo coperta da uno strato di farina. 

Rimango immobile, soffio con il naso e sbuffo. Mi giro cautamente verso di Luke e apro gli occhi, uccidendolo con lo sguardo. 

Lui indietreggia ridendo e facendo il labbruccio. Prendo il pacco di farina senza farmi vedere, mettendolo dietro la schiena e mi avvicino a Luke. Gli faccio gli occhi dolci e innocenti e faccio per dargli un bacio in guancia. 

Lui ci casca, credendo sia vero e mi porge leggermente la guancia. Faccio un sorriso malizioso e gli rovescio la farina in faccia. 

Rido come una pazza, piegandomi in due mentre lui piega la bocca a forma di "O" ancora stupito dalla mia azione.

"Ti conviene iniziare a correre" mi avverte malizioso.

Faccio un urletto e ridendo inizio a correre. Lui mi rincorre e passiamo un po' di tempo così. 

Appena riesce a prendermi, mi stringe a sé e i nostri visi sono distanti meno di 2 cm. Non avevo mai visto i suoi occhi da questa distanza, sono più che belli. 

I nostri sguardi si incontrano e ci guardiamo intensamente. Si morde il labbro insieme al piercing e sposta lo sguardo dai miei occhi alla mia bocca.

Si avvicina di poco, chiude gli occhi e io faccio lo stesso quando...


n/a

Salve bella gente, allora... vi voglio bene per tutti i voti, commenti e visualizzazioni. Spero chela storia vi stia facendo, fatemelo sapere nei commenti!!

STELLINATEEEE

Aggiornerò giovedì o venerdì. Penso proprio venerdì.

Vi amo tanto!!(:

^S^



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