Passano le attese due ore e Luke ancora non si è svegliato. Gli prendo la mano e la avvicino al mio viso. Poso un dolce bacio sul dorso e la poggio delicatamente tra il mio collo e la clavicola destra.
"Dai Luke... ce la puoi fare"
Un'altra ora vola mentre io ammiro Luke e non faccio altro che abbracciarlo e cercare di mantenere la calma.
Ho bisogno di qualcuno.
Chiamo Michael e gli racconto di ciò che è successo.
<Dio Alex, mi dispiace. Ora come sta?> chiede dopo che finisco di raccontare con il pianto in gola e la rabbia per qualcosa, o meglio qualcuno.
<Non si è ancora svegliato. Ho paura Michael, doveva essere sveglio un'ora fa. E se sta male, e se non si sveglierà?> sputo iniziando a piangere.
<Alex, sii forte. Luke sarà con te, non ti abbandona così. Te l'ha promesso> nella sua voce però noto una sorta di tristezza mista a preoccupazione.
<Ci sentiamo dopo Mike> sussurro.
<D'accordo, cerca di dormire. Vedrai che andrà bene> mi consiglia.
Come posso immaginare soltanto di poter dormire?
Cerco di sorridere e chiudendo la telefonata mi accascio sul letto di Luke.
"Credo in te, tutti stiamo credendo in te"
Altri minuti pieni di angoscia e tensione trascorrono.
Il battito cardiaco di Luke è regolare ma ancora niente. Guardo le sue palpebre chiuse e la sua bocca semiaperta.
Stringo leggermente la sua mano e poso la testa sulle ginocchia, chiudendo gli occhi.
Dopo poco sento una pressione sulla mia mano ma credo in un'illusione. La pressione continua, incostante ma c'è.
Alzo lo sguardo e rivedo finalmente quei splendidi occhi aprirsi e chiudersi a tratti.
Mi alzo dalla sedia immediatamente e mi avvicino a Luke.
Gli accarezzo dolcemente il capo mentre una lacrima scorre sul mio viso, cadendo sulle nostre mani unite.
"Ehi..." si ferma "Ti amo, lo sai" farfuglia con fatica, prendendo un respiro.
Tenta di sorridere e allunga le braccia verso di me, come richiesta di abbracciarlo. Mi getto tra le sue braccia e lacrime silenziose bagnano il mio viso mentre lui passa lentamente una mano sulla mia schiena.
******************
*circa una settimana dopo*
Oggi è il 13 maggio. Il tempo è passato così in fretta, realmente troppo in fretta. Dopo tre giorni Luke è stato dimesso ma non è andato a scuola, fino ad oggi.
E' mattina presto ma non sono riuscita a dormire. In realtà non dormo quasi niente da quando Luke è stato operato.
Ogni giorno, tutto ricominciava. I miei pensieri mi confondevano e tutto ciò che riuscivo a realizzare era "E' soltanto colpa mia".
Sto talmente male.
Mi alzo e vago nel buio, dirigendomi in bagno. Faccio una doccia e dopo essermi asciugata torno in camera. Afferro dei vestiti e li indosso svogliatamente. Mi trucco come al solito e prendendo lo zaino mi avvio al piano di sotto. Mangio qualcosa e guardo l'orario. 06:45.
Dio, non so che fare. Siccome questo sarà il giorno di ritorno a scuola per Luke e anche per me, andrò a casa sua prima, per fare la strada insieme.
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hero; lrh
Fiksi Penggemardove due ragazzi si incontrano per caso e lui decide di aiutarla in tutti i modi fino alla fine. "..ho vissuto veramente e questo mi basta." il titolo originario: "you are my hero|| luke hemmings"