Capitolo 19.

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Gli salto addosso, abbracciandolo fortissimo.

"Michael" dico iniziando a piangere incontrollatamente.

"Shh" sussurra, stringendomi "Non piangere, tesoro"

Rimaniamo abbracciati per un tempo a me sconosciuto, qualcosa di eterno. Ci stacchiamo e mi asciugo le lacrime, ridendo dal nervosismo e dallo stress accumulato.

Guardo Luke che sta sorridendo.

"Lui è Luke, ma penso tu lo sappia già" lo presento, non capacitandomi ancora del fatto che mio fratello sia davanti a me. Quel fratello che mi ha sempre aiutato, che mi ha sempre sostenuto e capito. 

"Oh mio dio" penso, sorridendo inconsciamente e scuotendo lievemente la testa.

"Alex?" mi richiama Mike dai miei pensieri.

"Si dimmi" farfuglio confusa.

"Ho detto, entriamo?" ride.

"Oh sì certo" ridacchio.

Michael entra, facendoci strada. 

La casa è abbastanza accogliente, considerando che è composta da 3 stanze più un bagno e una cucina molto piccola. Ci sediamo nel piccolo salotto arredato con pochi mobili ma tanti oggetti. 

Davanti il mobile con sopra poggiata la televisione, vi è un divano arancione. A destra c'è una piccola libreria e un mappamondo. Accanto alla televisione c'è un grande stereo e sotto di esso, un tappeto abbastanza piccolo con sopra ritratta una chitarra.

Ci sediamo sul comodo divano, io in mezzo a Michael e Luke.

"Come ti trovi qui?" domando sorridendo e prendendo la mano di Luke.

"Oh beh, molto bene direi. Il mio ex coinquilino, Calum, se n'è andato circa due settimane fa, sono fortunatamente solo" sospira "Però me la cavo. Sono felice che voi siate qui" conclude.

"Anch'io Mike" accenno guardando Luke.

Dopo un breve istante di silenzio, Michael prese la parola.

"Dovreste stare nella vecchia camera di Calum. C'è un letto abbastanza grande per entrambi. Non vi dispiacerà dormire insieme suppongo" dice malizioso guardando Luke.

"Non iniziare" lo minaccio ridacchiando.

Michael si alza e ci porta nella "nostra" camera. Apre la porta e rimango stupita da quanti poster di band punk-rock ci siano sulle pareti grigie.

"Wow... è peggio della mia" esclamo.

"Non esageriamo Alex" mi riprende Luke scherzando.

"Ehi" gli do una leggera spinta e poso i bagagli vicino il letto. Luke mi imita e si siede.

"Non ho avuto tempo di sistemarla e poi è bella così" dice Michael.

"E' stupenda" esclamo estasiata.

Mi giro e lo abbraccio.

"Mi sei mancato, tantissimo" sussurro sul suo collo.

"Anche tu" ricambia sorridendo e lasciando cadere sul suo viso una lacrima. La asciuga in fretta ridacchiando.

"Vi lascio soli, sarete stanchi" aggiunge "Ci vediamo domani" sorride.

Annuisco e vedo Michael uscire dalla stanza, chiudendosi dietro la porta.

Mi siedo accanto a Luke.

Mi abbraccia, accarezzandomi la schiena.

"E' andata bene" mormora.

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