30 - MICHAEL

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Pov. Alex

La partenza da Parigi è piuttosto dolorosa.
Salutare Jean Pierre, Nathalie e, nonostante tutto, anche François, mi crea un immenso vuoto dentro.
Stare da loro mi ha fatto sentire un po' come a casa.
Il loro affetto e le loro premure mi fanno sentire ogni volta amata e ben voluta.
Spero di riuscire a rivederli presto e mi auguro che, la prossima volta, François abbia una ragazza al suo fianco; una persona adatta a lui, che sappia volergli bene e che riesca a domare il suo carattere impulsivo.

***

Sono le undici quando Louis mi lascia sotto casa di Abby.
Gli ho chiesto esplicitamente di non salire; tra poco Michael sarà qui e non vorrei che ci trovasse ancora insieme perché ho come il presentimento che non ne sarebbe affatto contento.

Appena entrata, poso le chiavi sul mobiletto all'ingresso e mi dirigo subito a mettere i vestiti nella lava asciuga quando, improvvisamente, mi sento afferrare da dietro per i fianchi

"Bentornata a casa" la voce dolce di Michael fa riprendere i battiti al mio cuore che, per la paura, aveva smesso di svolgere il suo compito

"Mike, oddio mi hai spaventata a morte" gli dico voltandomi verso di lui con una mano sul petto

"Scusa, non era mia intenzione, ma tu mi hai ignorato quando sei rientrata ed io ero solo curioso di vedere cosa dovevi fare di così importante da non salutare neppure" risponde con aria innocente e sollevando le spalle come a dire non è colpa mia

"Non ti ho ignorato Mike, non ti ho proprio visto. Ma dov'eri?" mi giustifico

"Sul divano, semplicemente seduto sul divano. Sono arrivato pochi minuti prima di te e mi sono seduto lì ad aspettarti. Ma non hai visto l'auto giù?" chiede

"No, scusa, non ci ho fatto caso, così come in casa. Ho gettato le chiavi sul mobiletto all'ingresso e sono venuta dritta qui senza guardare da nessuna parte. Ero convinta di essere sola. Ma tu come hai fatto ad entrare?" domando

"Mi ha dato le chiavi Abby; forse pensava che tu rientrassi più tardi. Ma non ti sei insospettita quando non hai trovato mandate alla porta?" chiede ancora

"No. Abby passa spesso da qui e non da mai mandate, credevo fosse passata lei e, non sentendo alcun rumore, ho dato per scontato che non ci fosse nessuno. Comunque è tutto a posto. Adesso devo solo parlare un attimo con Cory e Max. Poi possiamo andare a fare un po' di spesa ed occuparci del pranzo, ok?" dico finendo di caricare e facendo partire la lava asciuga.

"Si, ok, ma a proposito di Cory e Max ... forse non dovevo, ma ... beh, vedi ... so che Max ha finito gli esami ed è libero ... so che è il tuo bodyguard, ma ... io ... avrei chiesto a Cory di scambiarsi con lui questa settimana che passiamo assieme. Sai, mi mette un po' a disagio avere un tuo corteggiatore tra i piedi mentre ... si dai hai capito" dice abbassando lo sguardo, grattandosi nervosamente la nuca, mentre sul suo volto si dipinge un'espressione di scuse.

"No, tranquillo, immaginavo. Li volevo chiamare proprio per quello, ma se lo hai già fatto tu, non importa" gli rispondo sorridente vedendolo subito più tranquillo per poi

"Se confermi il tutto, soprattutto con Max, credo sia meglio" sentirlo dire.

Perciò chiamo sia Max che Cory invertendo, con la loro approvazione, i ruoli per questa settimana e dopo, con Mike, ci dirigiamo al centro commerciale.

Quando arriviamo lì, appena entrati, Mike va letteralmente a sbattere contro Calum.

"Hei bro, già con la testa tra le nuvole?" dice quest'ultimo con un sorrisino sghembo stampato in faccia, mentre viene affiancato da Abby

CAN WE START AGAIN? || 1D ~ 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora