Capitolo 19 " Allora moriremo insieme"

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Sarah
Io e Newt non diciamo niente. Ci guardiamo e basta. Perché Minho ci ha lasciati qui?
Guardo la fascia che ho messo sulla gamba di Newt: è completamente impregnata di sangue. Lo faccio appoggiare a un muro e gli tolgo la benda. Se non la ricuciamo si infetterà
Strappo un pezzo della sua camicia e lo stringo per bene attorno al taglio. Fa uma smorfia di dolore.
Lo tiro su per le ascelle e lui mette il braccio intorno al mio collo per evitare di cadere. Per fare due passi faccio una fatica enorme e ogni secondo devo riposarmi per prendere fiato. Tolgo il braccio di Newt attorno al mio collo  e lo aiuto a sedersi.
- Maledizione!- grido picchiando talmente forte la mano da farmi male. Tengo stretta la mano ferita e mi siedo.
Newt ha lo sguardo vuoto. Guarda solo avanti a se.
- Okay Newt, Dobbiamo muoverci. I dolenti presto arriveranno.- annuncio alzandomi.
- Lasciami qui. Non ce la farai a spostarmi. Vai a natsconderti- dice lui rimanendo seduto e con gli occhi luicidi.
- Non pensarci nemmeno. Ce la faremo- dico decisa mentre provo a sollevarlo.
- Lo vedi che non ce la fai?! Vai a salvarti mio dio!- esclama.
- Ho detto che ce la faremo.- riprovo ad alzarlo. Tentativo invano.
- Sarah, ascoltami. Smettila di provare a tirarmi su. Sono troppo pesante per te. Lasciami qui e vai a nasconderti. Io darei la mia vita per te e lo sto facendo. Se il destino vuole che io muoia allora moriró.- mi dice tenendo la mia mano incrociata con la sua.
- Allora vuol dire che moriremo insieme.- concludo sedendomi accanto a lui.

La notte fonda arriva presto. Per ora abbiamo visto solo un paio di topi nascondersi nelle numerose crepe dei muri. Anche il freddo si è presentato. Il vento gelido ci tocca la pelle scoperta facendoci trasalire ogni volta. Io e Newt ci scaldiamo a videnda abbracciandoci.
Lo sentiamo in lontananza. Quel ruggito orrendo molto familiare. Si avvicina. Possiamo sentire le sue enormi zampe taglienti come coltelli battere a terra provocando un boato.
- C'é una crepa abbastanza profonda dietro quell'edera- mi fa notare Newt. Guardo dove i suo dito mi indica: è vero c'è una crepa abbastanza profonda per nasconderci ma è distante almeno trenta metri.
- Dobbiamo andarci. Ce la fai a fare qualche passo?- Gli chiedo alzandomi.
Lui fa lo stesso appoggiandosi con le mani al muro. Aggrappandosi al mio braccio e con un po' di fatica arriviamo nella crepa. Ci sdraiamo al suo interno uno accanto all'altra. Attendiamo l'arrivo del dolente che si fa sempre più vicino.
Io e Newt non respiriamo nemmeno dalla paura che abbiamo. Il dolente ci passa davanti alla crepa e possiamo vedere le sue lunghe zampe taglienti. Newt prende la mia mano e la incrocia con la sua. La stinge forte.
Il dolente cammina avanti e indietro per la zona per almeno dieci minuti. Non possiamo assolutamente uscire.
Finalmente quello se ne va. Esco prima io per vedere se c'é del pericolo. Quando mi rendo conto che è tutto tranquillo aiuto Newt ad uscire.
Lo faccio sedere appoggiato al muro per controllare la ferita. Ormai la seconda benda che ho messo è tutta insanguinata. Dal taglio profondo esce ancora sangue anche se molto meno di prima.
- Che ore saranno?- chiedo sedendomi.
- Credo le due di notte. Le porte si aprono verso le sei del mattino.-
- Mi spieghi perché sei venuto qui? Che ci facevi nella sezione sette?- gli domando.
- Non posso dirtelo. Non adesso.
- Oh, andiamo! Perché?
- Fidati di me. Te lo diró ma per adesso devi solo fidarti
- Come faccio a fidarmi? Sei venuto qui e non mi hai detto niente e mi hai fatto morire di paura. E adesso siamo intrappolati qui. Un'altra volta- ribatto.
- Vorresti dire che è colpa mia?- chiede arrabbiato.
- In parte
- Io lo sto facendo anche per te. Per tutti noi. Ti ripeto devi fidarti di me. Okay?- ripete. Sospiro.
- Si okay mi fido- cedo alla fine. Newt sorride. Prende il viso tra le sue mani e mi bacia. Sorrido a mia volta. Poi, il destino vuole che un dolente ci interrompa. Esatto, arriva ad un tratto, alla fine del corridoio dove ci troviamo io e Newt. Ci mancava anche questa. Prendo i coltelli di Frypan che mi sono portata dietro, anche se so che non serviranno a molto.
- Stai indietro!- grido a Newt. Lui indietreggia strusciandosi a terra. Il dolente corre verso di me e mi ruggisce in faccia. Lancio il primo coltello dritto nel suo muso disgustoso. Indietreggia di pochi passi ma adesso è solo più arrabbiato di prima. Avanza ancora piu velocemente e cerca di saltarmi addosso. Poco prima che arrivi sopra di me mi sposto di lato e lo schivo. Sorpreso il dolente si guarda attorno e, quando mi trova si accanisce. Tiro l' altro coltello e lo tiro precisamente nel suo occhio. Il dolente non ci pensa un secondo e mi salta addosso. Questa volta non sono così veloce da spostarmi. Cado all'indietro e striscio il più lontano possibile da quel mostro ma è più veloce di me. Una delle sue lame sta per colpirmi. Mi tengo pronta per la mia morte e chiudo gli occhi per l'impatto ma li riapro perché non sento niente. Il dolente sta ora combattendo contro Newt che, con fatica si tiene in piedi. Sta parando i colpi con il suo machete. Varie lame lo sfiorano al petto. Sto per intervenire quando il dolente si ferma. Indietreggia e se ne va. Non so il perché ma se ne va, come se avesse avuto paura di qualcosa o fosse stato chiamato.
Corro da Newt.
- Stai bene?- chiedo
- Si,si sto bene. Tu piuttosto, stai bene?-
Non gli rispondo. Mi butto tra le sue braccia. Non so come ma mi metto a piangere.
- Non ce la faccio più a stare qui
- Lo so, Dobbiamo avere pazienza ma ti prometto che usciremo di qui. È una promessa- mi tranquillizza.

Arriviamo alla mattina senza altri pericoli e attendiamo che le porte si aprino. Quando lo fanno, ad aspettarci troviamo Minho e Chuck. Quest'ultimo corre ad abbracciarmi.
- Sono felice che ti ce l'abbia fatta- mi dice sorridendo. Ricambio.
Minho arriva per aiutare Newt.
- Io... Mi dispiace- dice soltanto.
- Sei un codardo- gli dico mentre portiamo Newt in infermeria. Quest'ultimo mi ammonisce.
- Non lo insultare. Non sai la vera storia di Minho. Io capisco benissimo perché non è restato. E sinceramente lo avrei fatto anche io se mi fosse successa la stessa cosa.
- E quale sarebbe la tua vera storia Minho? Voglio sentirla- commento.
- Va bene... Ma devi promettere che non lo dirai a nessuno. L'ho detto solo a Newt.-
Annuisco.

•Beautiful disaster•.// maze runner ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora