Capitolo 3 La festa

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Dopo quel "caloroso" benvenuto scappo nella foresta più veloce che posso e mi arrampico su un albero non troppo alto ma che ha dei rami molto fitti e mi siedo con la schiena appoggiata al tronco. Subito dopo mi metto a piangere e mi stringo le ginocchia al petto. Spero vivamente che nessuno mi trovi. Voglio restare da sola.
Come ho fatto ad arrivare qui? Chi mi ci ha mandato? E perché siamo rinchiusi tutti qui in queste mura?
Tutte queste domande mi tormentano e cerco di trovare una risposta. Ma come?. Provo a ricordare qualcosa ma nella mia mente è come se ci fosse della nebbia fitta. Ma come è possibile che ricordi solo il mio nome?
Passano alcune ore e sono ancora qua sull'albero a pensare alla situazione in cui mi trovo. Ovvero in una situazione di merda.
Ormai il sole ha lasciato lo spazio  alla luna e alle stelle. Dalla mia posizione si vedono benissimo e lo spettacolo che offrono è stupendo, ma questo non basta a farmi stare meglio. Quando finalmente decido di scendere per avvicinarmi un po' al villaggio,sento una risatina. Riconosco la voce. Newt.
- Mi chiedevo quando saresti scesa da questo fottuto albero- dice mettendosi le mani dietro la testa e stiracchiandosi un po'. Con aria interrogativa lo guardo. Lui risponde.
- Ti ho seguita. Eri così impegnata a pensare che non ti sei accorta che mi sono seduto qui sotto- mi spiega picchiettando la sua mano sul tronco.
- Beh, scusa se mi sono svegliata in un posto strano con delle persone che non conosco e non ricordo un accidente- rispondo infuriata. Nel silenzio si sente un rumorino strano. Il mio stomaco.
- Hai fame?- chiede avviandosi per il villaggio
- Si
-Allora seguimi- così lo seguo.
Appena arriviamo, tutti gli altri vengono verso di noi acclamando il mio nome. Prima che la orda di ragazzi venga verso di me mi giro verso Newt per una spiegazione.
- Oh,quando viene uno nuovo facciamo una festa per acclamarlo. Soprattutto acclameranno te- sorride. Lo guardo ancora una volta per un'altra spiegazione.
- Te l'ho detto che siamo tutti maschi?- sto per rispondere ma l'orda di ragazzi viene da me e, uno a uno si presentano offrendomi ogni tipo di cibo ( uno addirittura una gallina viva).
Un'ora di festeggiamenti dopo riesco a fuggire e a nascondermi dietro un tronco caduto. Dietro di me si sentono le risate dei ragazzi e degli schiamazzi dato che stanno facendo a botte " per scherzare" come hanno definito alcuni. Nonostante tutti mi abbiano offerto del cibo non ho mangiato niente e il mio stomaco mi sta per lasciare.
- Sto iniziando a pensare che tu sia asociale- Newt si siede accanto a me mi passa una ciotola con della zuppa. Quello che mi ci voleva.
- Le feste non fanno per me- mi giustifico mettendomi in bocca quella zuppa deliziosa.
- Neanche io ne vado matto. Menomale avvengono solo una volta al mese- mi metto a ridere. È riuscito a farmi ridere.
Dopo un silenzio imbarazzante poso la ciotola a terra.
- fammi capire sono intrappolata qua e sono l'unica femmina?- Newt socchiude gli occhi e si morde il labbro inferiore. Quando lo fa i miei occhi non si staccano dal suo movimento.
- Temo di si
- Non so se sia una cosa positiva o no- dichiaro guardandomi attorno. Questa volta sono io a far ridere Newt.
- Ti dico solo che ci sono delle persone davvero strane. Così strane che ti chiedi se gli asini volanti esistono davvero.- si tocca i capelli.
- mmmmh... Tipo quello che mi ha regalato una gallina? - Newt sorride di nuovo.
- Ah si, Benjamin. Lui è responsabile degli animali ed è fissato con le galline. Immaginati quando la domenica facciamo brodo di pollo.- Ridiamo entrambi. Newt si alza e mi tende le mani.
- è la tua festa. Dai ti faccio fare un giro.- le prendo. Dopodiché mi accompagna vicino a un cerchio, simile ad un'arena. Infatti due ragazzi tutti e due grossi e muscolosi si sfidavano in una lotta.
Ci fermiamo a guardare questi due finché uno di loro spinge l'altro fuori dal cerchio e viene addosso a me facendomi cadere. All'improvviso tutti si voltano verso me, alcuni ridacchiano e alcuni stanno zitti.
- Stai bene?- Newt mi aiuta ad alzarmi e gli faccio cenno di sì con la testa.
Il ragazzo che è rimasto nell'arena si avvicina a me. È alto, ha i capelli castani ed è davvero grosso. Ma la cosa che mi spaventava di più era il suo sorriso inquietante e maligno.
- Così tu sei Sarah..- il suo corpo è schifosamente vicino al mio. Fa un giro intorno a me poi si ferma e mette la sua mano sul mio fianco e mi tira a se.
- Sai sei davvero carina...- afferma mentre con l'altra mano prende una ciocca dei miei riccioli e se l'arriccia tra le dita. Lo spingo via con forza. In sottofondo si sente un "Ooooooh"da parte di tutti.
- Scusa ma chi ti credi di essere?!- gli urlo. Lui si mette a ridere con gusto. Lo odio già.
- Io sono Gally, bambola. Scusa se mi sono affrettato, forse se faccio questo cambierai idea e cadrai ai miei piedi- in meno di un secondo mi raggiunge mi ritira a se e poi mette una mano sul mio sedere. Sto per respingerlo ma mi blocca il polso. Me lo strizza. Forte. Gemo. Tutti ridono e fanno degli applausi.
Newt richiama Gally.
- Ehi, ma sei impazzito?! Lasciala subito!- il suo tono è duro ma Gally non mi lascia.
- Oh caro Newt, Sarai anche il capo ma si da il caso che sono più grosso di te. Ti stendo con un pugno.- ride ancora. Dio, vorrei spaccargli quei denti così non ride più.
- Vogliamo scommettere?- intima Newt.
Finalmente Gally mi lascia andare. I due si mettono uno di fronte all'altro.
Gally sta per dare un pugno a Newt. Il suo braccio si fa più vicino. Senza nemmeno accorgermene mi metto di fronte a Gally per dirgli di fermarsi, ma il suo pugno è più veloce e mi colpisce in faccia, poco sopra l'occhio. Cado a terra. Di nuovo. Questa volta è un altro ragazzo a sollevarmi. Newt guarda schifato Gally.
- Hai violato una delle nostre regole Gally, perció due notti in gattabuia. - Dice Newt con tono serio. Gally lo supplica.
- James, Sam, portatelo dentro- conclude.
Newt viene verso me.
- Stai bene?- chiede premuroso. Per non farlo preoccupare faccio cenno di sì con la testa. Ma in realtà sto male.Molto male.
- La festa è finita. Tutti a dormire- annuncia. Dopo pochi secondi tutti se ne vanno nelle proprie capanne.
- Sarah, vieni con me- fa cenno di seguirlo.
- Dove?- resto ferma dove sono.
- Tu stanotte dormi con me nella mia capanna, non voglio che ti succeda più niente.- afferma.
Sebbene avessi paura di tutto e ora di tutti so che di lui mi posso fidare. Devo rischiare. Lo seguo senza dire niente.

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Ciao a tutti.
È la prima FF che scrivo quindi, se avete qualche consiglio o una critica ( se possibile costruttiva ) da darmi scrivetemelo nei commenti e se vi piace, beh fatemelo sapere! 😉

•Beautiful disaster•.// maze runner ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora