Capitolo 23 Un'altro incubo

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Sarah
Io e Newt non la finiamo di lanciarci occhiatine dolci. Thomas e Minho ci fissano a loro volta confusi.
- Che avete da fissarvi tanto?- ci chiedono all'unisono.
- Niente- sorrido guardando per terra, mordendomi il labbro inferiore e diventando rossa come un pomodoro.
- Sará- sospira Thomas continuando a bere il suo latte.
- Bene ragazzi io devo andare.- faccio per andarmene, poi mi fermo dalla parte di Newt.
- Ci vediamo stasera- dico baciandolo e poi gli faccio l'occhiolino.

Newt
Appena Sarah se ne va, Minho e Thomas si avvicinano a me.
- Ma che le è successo? Non l'ho mai vista così- afferma Thomas ridendo.
- Ehh... Il potere dell'amore.- rispondo ripensando a ieri sera.
- Che intendi?- chiede Minho. Mi giro e guardo Sarah. Lei mi nota e mi sorride mentre sta aiutando Frypan a pulire delle pentole.
Mi limito a fare un occhiolino ai due curiosoni. Poi prendo il mio piatto.
- Oh Oh amico, complimenti- Minho si alza e si complimenta dandomi dei colpetti sulla schiena. Thomas accenna un piccolo sorriso.
- Si okay ma adesso basta. Non voglio che si sappia in giro.- faccio notare.  I due annuiscono sorridendo.

Sarah.
Siccome oggi non sono andata nel labirinto ho deciso di riposarmi un po' passeggiando per la radura. Il bosco anche se puó incutere paura è un bel posto se si vuol stare da soli e riflettere. Mi siedo su un tronco tagliato e inizio ad intagliare un legnetto con un sasso appuntito.
- Hey piccola, che stai facendo?- Mi chiede Newt dolcemente mentre salto dalla paura.
- Newt! Mi hai spaventato!- gli faccio notare. Si siede accanto a me e mi mette un braccio attorno ai miei fianchi.
- Scusami- mi bacia. Gli sorrido.
- Comunque stavo intagliando un legnetto.
- Perchè?
- Non lo so veramente. Non sapevo che fare. Tu comunque. Non avevi un sacco di lavoro da fare come mi avevi detto stamattina?
- Si. Ma volevo vederti- mi sorride. Poggio la mia testa sulla sua spalla.
- Devo tornare.- annuncia un minuto dopo. Lo abbraccio.
- Va bene.
-  A dopo piccola- mi saluta baciandomi la guancia.
Torno verso il villaggio e vedo Gally che sta tenendo Chuck per la maglia e lo sta  rimproverando.
- Che succede?- mi intrometto. Gally leva la sua mano dalla maglia di Chuck.
- Questo coso non sta facendo quello che gli ho chiesto. E nessuno ti ha detto di intervenire.- mi riferisce Gally.
- Intanto lui ha un nome. Secondo che cosa ti ha detto di fare Chuck?- mi rivolgo al ragazzino. Lui guarda impaurito Gally.
- Mi ha detto di portare nella stalla quelle dodici balle di fieno- mi indica quest'ultime. Peseranno almeno dieci kili.
- Gally, non ce la farà mai a portale sono troppo pesanti!- esclamo.
- Come ho già detto, questo non è un problema tuo. Torna a pulire le pentole. Sei molto più utile così- ride sarcastico.
- Perché non le porti tu? Visto che sei così forte?- lo ignoro. Invece di rispodermi mi mostra la mano destra fasciata con delle striature di sangue.
- Come vedi non posso.
- Bene. Allora le porto io.- mi faccio avanti.
- Prego- mi concede Gally.
- No dai ce la posso fare. Non voglio farti durare fatica.- Mi dice Chuck provando a sollevare una balla di fieno, non riuscendoci.
- Tranquillo Chuck. Tu vai ad aiutare Frypan okay? Digli che ti ho mandato io.
- Va bene. Grazie- mi abbraccia. Sorrido e ricambio. Quando se ne va anche lui, prendo una balla di fieno. È davvero pesante e riesco a malapena a sollevarla. So bene che non ce la faró a portarla fino alla stalla ma ci provo lo stesso.
- Sarah! Ma che stai facendo?- Thomas arriva in mio soccorso. Mi aiuta a portare la terza balla di fieno in stalla.
- Gally voleva farle portare a Chuck, così mi sono offerta- gli spiego asciugandomi una goccia di sudore.
- Ma sono pesanti per te! Dai le porto io tranquilla.- si offre Thomas.
- Va benissimo anche solo che mi aiuti. Io le prendo da una parte e te dall'altra
- Okay bene-
In un quarto d'ora portiamo tutte le balle di fieno. Ci sediamo vicino ad un tronco.
- Che stronzo- commenta ad un certo punto.
- Gally intendo- specifica. Sbuffo.
- E non sai cosa mi ha fatto il giorno in cui sei arrivato...
- Cioè?
- Praticamente mi ha quasi stuprato- gli spiego.
- Ma cosa!? Lo hai detto a Newt vero?
- In poche parole mi ha salvato lui. Tranquillo ormai è passato- lo rassicuro. Thomas si passa una mano tra i capelli.
- In che senso quasi?- mi chiede.
- Sei proprio curioso eh!- rido. Anche lui lo fa.
- Niente di che comunque. Solo che è stato un bello spavento.- spiego, rivivendo nella mia mente quella sensazione di essere trattata come uno oggetto senza valore. Come se fossi solo un premio, una conquista. Con Newt non è stato lo stesso. Mi sono sentita amata e non usata. Mi ha fatto capire che tiene a me e che mi ama come io amo lui.
Dopo questa conversazione andiamo a cenare e poi ognuno torna nelle proprie capanne.
Dopo essermi tolta la maglia mi massaggio la spalla, soggetta allo sforzo che ho fatto per sollevare quel peso.
- Eccomi- annuncia Newt entrando nella capanna.
- Chuck mi ha detto di Gally. Domani lo sistemo per bene- dice picchiando la sua mano sull'altra a mo' di pugno. Mi giro verso di lui.
- È tutto a posto Newt. Io sto bene.- lo rassicuro. Lui prende le mie mani e le incrocia con le sue.
- La tua spalla dice il contrario.
- È una cosa da niente. Tra qualche giorno passa-
Newt annuisce. Gli sorrido.
- Che hai da sorridere?- mi chiede sorridendo a sua volta.
- Niente- lo bacio mettendo una mano sul suo petto. Ci stacchiamo dopo qualche secondo. Dopodichè Newt passa il suo dito sulla mia cicatrice sul petto. Quella provocata dal dolente.
- È ancora molto evidente.- commenta mentre il suo dito finisce il suo percorso.
- Lo so. A volte fa ancora male.- confesso.
- Ricordo quella notte. È proprio in quel momento che ho capito di amarti più della mia stessa vita.
- Beh, almeno qualcosa di positivo ha portato no?- ci scherzo su. Ridiamo entrambi.
- Dai andiamo a dormire.- propone Newt stiracchiandosi.
Mi metto con la mia testa appoggiato suo suo petto, con la sua mano che accarezza dolcemente la mia schiena facendomi piano piano addormentare.

Vedo Minho portare un corpo. È tutto sanguinante e quasi irriconoscibile. Quasi. Appena riesco a vederlo capisco chi è. È Newt. Molte parti del suo corpo sono ridotte in brandelli di carne che sembra macellata. Sembra così reale. Urlo il suo nome e sto cercando di risvegliarlo  anche se so che non si risveglierà mai più. Alzo la testa verso Minho. Quest'ultimo ne esce con una voce da donna.
- Wicked è buono-

Mi sveglio di scatto e respiro affannosamente. Le lacrime scendono senza sosta dal mio volto. Newt si sveglia subito. Appena realizzo che è vivo e che è qui accanto a me, mi getto tra le sue braccia scoppiando in lacrime.
- Hey piccola, era un incubo. Sono qui- la sua mano accarezza la mia schiena.
- Che hai sognato?- mi chiede facendo in modo che io lo guardi.
- T... Tu eri morto e.. Io urlavo, poi c'era Minho. Ho paura di perderti- gli spiego in modo confuso.
- Tu non mi perderai mai. Io staró sempre qui con te. Per sempre. E se qualcosa ci dovesse dividere, io e te ci ritroveremo ogni volta.- mi dice asciugando le mie lacrime passandoci i suoi pollici.
- Me lo prometti?
- Te lo prometto.-

•Beautiful disaster•.// maze runner ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora