Capitolo 17- Sorprese.

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LAURA'S P.O.V.

Tornai a lavoro regolarmente.

Stella non era molto presente negli ultimi tempi.

Mancavano due giorni a Natale, e io avevo una paura matta di quello che sarebbe potuto accadere, se Stella si fosse risvegliata dallo stato di trance in cui era caduta.

Tornammo a casa e Stella si rintanò in camera sua.

Di nuovo.

"STELLA SCENDI IMMEDIATAMENTE DA LÌ!"

"LAURA VOGLIO STARE SOLA!"

"SCORDATELO!"

Salii sopra e mi sedetti sul suo letto.

"Cos'hai Stella?!"

"Ho sbagliato."

"A fare cosa?"

"Per James. È sempre colpa sua dannazione!"

Si alzò dal letto e tirò un calcio all'armadio.

"Ma Stel-."

"No okay?! No! Mi manca, mi manca il suo profumo, il sapore delle sue labbra, mi manca tutto di lui! Mi manca e non posso farci nulla! E passerò Natale malissimo."

"Stel... ci sarebbe una cosa che possiamo fare..."

"Che cosa?"

"Lo vedrai presto..."

Sembravo una pazza psicopatica mentre mi sedevo al computer.

"Laura che hai intenzione di fare?"

"Dammi il numero della carta di credito."

Lei prese la carta di credito, poi io misi il numero della carta sui biglietti per Los Angeles.

"Ma... ODDIO VUOI ANDARE LÌ?!"

"Mi manca Ken. Ehi, vedi che lo faccio anche per i miei biechi interessi."

Stella mi diede un pugno al braccio.

"Deficiente."

"Ti sto aiutando Stel."

Ridacchiai come una malata mentale, poi lasciai perdere i suoi gridolini di gioia.

"Ma non doveva esserci il tutto esaurito?"

"Sul volo intendi Stel?"

"Sì, come diavolo hai fatto a trovare biglietti con così poco anticipo?"

"Trucchetti del mestiere cara..."

Quello che non sapeva è che erano prenotati da circa una settimana, ossia da quando se ne erano andati.

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SARA'S P.O.V.

Mi svegliai accanto a Logan.

Ah... giusto. Eravamo mezzi nudi in camera da letto, già.

Lo avevamo fatto sul divano, sul tavolo, e solo dopo ci eravamo trasferiti in camera.

Erano le otto del mattino, e Logan che dormiva era una visione paradisiaca.

Aveva i capelli scompigliati, la bocca piegata in un sorriso, i boxer ecco, quasi abbassati.

E poi cavolo, aveva quelle fossette.

Era da stuprare.

Mi accoccolai contro di lui, poi dopo qualche minuto, lui si alzò dal letto e mi diede un bacio sui capelli.

Remember 2~ Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora