Capitolo 28- La vera storia di Carlos.

876 89 31
                                    

STELLA'S P.O.V.

"Carlos ma di cosa stai parlando?"

Cosa mi nascondeva?

Cosa ci nascondeva?

"Ehm...niente lascia perdere" disse scuotendo la testa e riportare il suo sguardo sull'oceano

"Eh no Carlos!" Mi alzò in piedi "smettila con tutti questi segreti! Sfogati! Io ci sono e ci sarò sempre!"

"Parli te di segreti? Quella che a parte a James, ha tenuto nascosto a tutti di essere asmatica, oppure anoressica... Quanti altri segreti nascondi?"

Mi aveva ferita.

Ma non per cosa aveva detto ma per come l'aveva detto.

Aveva sputato quelle parole con odio.

"Carlos avrò i miei motivi"

"Quali? Dai sentiamo"

"Non sono più anoressica. Quale sarebbe stato il senso di dirvelo. Mentre asmatica non lo volevo dire per due ragioni. La prima, perché non volevo dimostrarmi debole. La seconda, perché non volevo farvi preoccupare"

"Tu non sai come mi sarei sentito se tu te ne fossi andata"

Disse alzandosi in piedi e incominciando a camminare verso la riva.

"Ma io sono ancora qua! Con te, con James, con tutti. E non sarà certo una stupida malattia ai polmoni a fermarmi!"

Lui strinse i pugni, si fermò e si giro verso me.

"Non è stupida okay!? Non lo è! Se fosse stupida Tiffany sarebbe ancora con me!"

Aspetta chi è Tiffany.

Riprese a camminare.

"Carlos. Carlos! Porca puttana Carlos fermati!"

"Cosa vuoi?" Aveva gli occhi lucidi.

"Chi è Tiffany?"

"È...è una lunga storia"

"Raccontamela...Carlos io sono qui per te"

Si prese la testa tra le mani e si sedette sulla spiaggia, io di fianco a lui.

"Quando avevo quindici o sedici anni ero il migliore amico di una ragazza dai tempi dell'asilo. Si chiamava Tiffany Jason. Anche lei, come te, soffriva d'asma. Eravamo inseparabili. Un giorno, dopo la mia ennesima delusione in amore, andai a casa sua per sfogarmi, come sempre. Mentre le raccontavo ciò che era successo lei sembrava triste, delusa. Così mi bloccai e le chiesi il motivo della sua espressione. Lei non voleva rispondere. Diceva che avrebbe rovinato tutto. La obbligai e sputò il rospo. Lei mi amava, mi amava con tutta se stessa"

Gli scese una lacrima e se l'asciugò velocemente.

"Non sapendo cosa rispondere le dissi che dovevo andare a casa. Sul suo viso scendevano mille lacrime. La mattina dopo, arrivato a scuola, incominciai a cercarla con lo sguardo. Le volevo dire che anche io la amavo, che volevo stare con lei. Ma non la vidi. Pensai, sarà a casa malata. La mattinata passò e tornai a casa. Una volta entrato vidi i miei genitori piangere. Confuso mi diressi verso loro e incominciai a fargli una serie di domande. 'Perche piangete?' loro non mi risposero e guardarono la foto che teneva tra le mani mio padre. La osservai e notai che raffigurava me e Tiffany. 'Mamma dov'è Tiffany? Dov'è TIFFANY?!' Iniziai ad urlare.
Mia mamma non ripose ma mi diede una lettera. Corsi in camera mia e la aprii. Era di Tif. Diceva che aveva buttato tutti i suoi medicinali e che non ne avrebbe fatto più uso. All'inizio rimasi confuso e scesi in salotto a chiedere spiegazioni ai miei. Mi dissero che i signori Jason l'avevano ritrovata la mattina stessa distesa sul suo letto senza vita. Aveva avuto una crisi respiratoria e non avendo preso i suoi medicinali aveva smesso di respirare"

Ora stavamo piangendo entrambi.

"Mi ripromessi che non avrei più fatto soffrire nessun'altro. Ieri ho baciato Simmy ma lei si è sentita presa in giro. La verità è che io sono attratto da entrambe. Non so scegliere. Ed ho paura di far soffrire qualcuno."

"Io non so...non so cosa dire"

"Allora non dire niente...però sappi che la tua malattia non è stupida"

Annuii

"Los torna a casa..."

"No. Tornare a casa vuole dire rivedere Simmy, e questo significa sofferenza"

"Carlos ma se torni a casa nessuno si preoccuperà, e tutti saranno felici"

"Non tutti... Ci sarà sempre qualcuno di infelice in questa grande famiglia"

"Non è detto"

"Però è possibile"

Mi squillò il cellulare.

'LauLau'

Risposi.

"Pronto?"

"Stella hai trovato Carlos?"

"Sì, è con me... ma diciamo che è un tantino depresso..."

"In che senso?"

"Diciamo che non sta molto bene. Poi vi spiego meglio... ora torniamo."

"Okay, a dopo Stella."

Mise giù.

"Chi era?"

"Laura...Los dobbiamo tornare a casa...sono tutti preoccupato Per te"

Lui annuì.

"E va bene"

Si alzò e insieme ci dirigemmo verso casa.

Ne saranno successe delle belle, o meglio dire, delle brutte.

~ Devi prendere le cose belle quando le hai davanti; perché se non lo fai le prenderà qualcun altro.~

Capitolo di Stella

Remember 2~ Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora