Remember 2~ Big Time Rush

Capitolo 31- La giornata più bella della mia vita.

LAURA'S P.O.V.

La moto sfrecciava a tutta velocità verso un territorio che non conoscevo.

"Mi dici dove stiamo andando?"

"Magari sì, magari no..."

Ci fermammo in un grande spiazzo, in una cittadina deserta.

"Che diavolo..."

Kendall si diresse verso l'unico negozio aperto, imponendomi di restare ferma sulla moto, poi ne uscì con un mazzo di chiavi.

Fece ripartire la moto e si fermò vicino al mare.

Era un panorama fantastico, da mozzare il fiato.

"Kendall..."

"Non dire niente, non hai visto la parte migliore."

Proseguimmo a piedi, e lui mi bendò per non farmi vedere dove stavamo andando.

"Ehm, Kendall, appena mi fai sbattere contro qualcosa me ne torno in Italia."

"Quella minaccia non funziona più con me."

"Ma-MA CONTRO COSA MI HAI FATTA SBATTERE?!"

Lo sentii ridere, poi mi tolse la benda, e vidi che avevo sbattuto contro una porta in mogano.

"Ma che..."

Mi allontanai gradualmente e vidi dov'ero finita.

Era un'enorme villa a tre piani, bianca, con di fronte il mare, la piscina annessa, e la vasca idromassaggio.

"Io... non..." scoppiai a piangere e lo abbracciai.

"Ehi, perché piangi? Ho sbagliato qualcosa?"

"Non hai sbagliato niente... è tutto così perfetto! Non credo di meritarlo..."

"Eccome se te lo meriti, vuoi vedere l'interno?"

Mise le chiavi nella toppa, ed entrammo.

C'era il parquet ovunque, una sala enorme con... i videogiochi? La cucina era stupefacente, e la camera da letto ancora di più.

"Ma, come fai ad avere tutto questo?"

"Beh, è nostro. Mio e dei ragazzi intendo. Solo che loro non ci vengono quasi mai. Quando ho voglia di riflettere... vengo qui."

Passai una mano sul muro, poi entrai in camera.

Vidi subito un'enorme foto di me e di Kendall sopra il letto, affissa al muro.

"Benvenuta nella mia cam-." Si bloccò quando vide che stavo guardando quella foto.

"Sai, credo che dovrei toglierla. O perlomeno, metterne accanto un'altra. Sai, una di noi due che ci baciamo, potrebbe fare più effetto."

Lo guardai e lo baciai.

Forse era veramente qualcosa di stupendo, quello che provavo quando lo baciavo.

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"Fatti vedere il costume!"

"Ma davanti a te?"

"Sì, problemi?"

"Ehi, sono pudica."

"Sì, certo. Dai fatti vedere con quel costume."

Uscii dal bagno e lui mi fissò per un lumghissimo tempo.

Arrossii violentemente.

"Sei stupenda, ora andiamo prima che ci rubino il mare."

"Quali problemi ti affliggono Ken?"

"Ah, giusto è una spiaggia privata."

"Credo che un giorno di questi ti ucciderò."

"Non lo faresti."

"Vero."

Scoppiammo a ridere e ci buttammo a mare.

"Quanto posso amarti?"

"Tanto."

"No."

Lui fece una faccia delusa.

"Ti amo così tanto da poter inghiottire l'universo."

"Ti spacco la testa. Mi hai fatto spaventare."

"Uff, ma dai."

"Con quel costume mi fai eccitare." Disse nuotando in tondo.

"Kendall, siamo appena entrati in acqua."

"Infatti."

"Scordatelo."

"Devi farti perdonare eh?"

"Solo se mi prendi!"

Iniziai a correre fuori dall'acqua, mentre lui mi inseguiva.

Entrai in casa, poi corsi verso la camera da letto.

"Stavi sca- ah- oddio un colpo al cuore. Quanto cazzo veloce corri."

Scoppiai a ridere, poi lui mi trascinò nella doccia.

"Siamo tutti sporchi di sabbia, dobbiamo farci una doccia, no?" Ammiccò Kendall.

"Condivido..."

Iniziai a baciarlo, poi aprii la manopola della doccia.

L'acqua ci invase, mentre lui slacciava il pezzo superiore del mio costume.

Le mie mani iniziarono a scendere, e ad abbassare il suo costume.

Abbassò anche il mio pezzo inferiore e mi spinse contro la parete.

"Sei stupendamente eccitante. Come diavolo ho resistito tutto quel tempo?"

"Non lo so nemmeno io, ti avrei stuprato la prima volta che ti ho visto."

"L'avrei fatto anche io."

La punta del suo membro sfiorò l'entrata della mia intimità, poi la riempì lentamente.

"Cazzo..."

Gemette insieme a me, ansimavamo insieme.

Fino a quando non venni, seguita da lui.

"Tu sì, che sai come fare la doccia."
Fu il suo ultimo commento, prima che io scoppiassi a ridere.

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"Sei uno scemo."

"Lo so. Ma ti ho portata qui, no?"

"Potevi almeno provare a farmi vincere! Sei stato veramente cattivo e scorretto!"

"Non è vero! Sei tu che non sai giocare con i videogiochi!"

"Non ti parlerò più Kendall."

"Però, potremo fare ancora mlml, nella doccia, nel letto e sul tavolo vero?"

"Ma non ti è bastato? Per forza anche sul divano?!"

"Non è una cattiva idea."

Sbuffai sonoramente, mentre Kendall mi diceva di vestirmi.

"Ma non ho vestiti. Li hai portati tu."

"Controlla nell'armadio."

C'erano abiti da sera.

"Ma tu sei pazzo!"

"Dobbiamo uscire fuori a cena, quindi sbrigati."

Scossi la testa e mi preparai mentalmente.

Sarebbe stata una lunga serata.