Capitolo 13

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Non avevo chiuso occhio fino alle 4 di notte, poi ero caduta in una specie di catalessi, tanto che quando era suonata la sveglia non l'avevo sentita.
Ho aperto gli occhi ed erano già le otto.
Salti dal letto pensando all'appuntamento co Harry.
Gli avevo detto che lo aspettavo nella Hall.
Se non mi vedeva poteva pensare che fossi andata via , magari perché ero arrabbiata.
Ma non era così ...Forse ero solo un pò confusa . In fondo mi aveva messa in guardia ...Anzi la vedevo quasi come una premura nei miei confronti.
Ormai non ragionavo più .
Ero lì per lavoro , solo per lavoro .

Mi ero vestita alla velocità della luce , avevo fatto una doccia di dieci minuti ...Avevo battuto tutti i miei record.
Avevo indossato un tailleur nero con una camicia bianca... Il mio immancabile chignon.
Volevo sembrare formale .
Non avevo ancora capito in che veste andavo , ma meglio sembrare seria...Ma io sono una persona seria .Giusto ?

Scendo nella hall.
Mi guardo un pò intorno . Non lo vedo...
Ah eccolo.
È seduto su una poltroncina . Indossa una giacca chiara e un paio di pantaloni molto scuri . Ha una camicia aperta sul davanti che lascia intravedere qualche tatuaggio . Ha le gambe accavallate in un modo che oserei dire quasi sexy.
Ha un quotidiano tra le mani ma sembra poco interessato a leggere.
Anche lui si guarda intorno ...Forse mi sta cercando . Guarda sul suo IPhone, forse l'orario.
Mi diverto a spiarlo...Lo vedo spazientito perché si passa nervosamente una mano fra i capelli , dalle radici fino a giù le punte...Sottolineo che è decisamente sexy.
Mi spavento da sola ...Da quando sto iniziando a pensare queste cose di lui? Okay basta...Gli faccio un segno con la mano e mi avvicino.

Mi guarda un pò sorpreso.
-Scusa per il ritardo..- gli farfuglio.
Si alza e mi punta i suoi occhi verdi addosso.
Poi con un sorriso che va tra il dolce e il perverso mi dice..
-Sembri una segretaria...Di quelle che si scopano gli avvocati -

Ecco la martellata che mi fa scordare tutto il buono che avevo visto un attimo prima.
Ma perché doveva essere sempre così ...Così ...Harry?
Sospiro spazientita . Non vedo l'ora che finisca questa giornata .
- Sai che ti dico. ..Lo prendo come un complimento... . Non credevo di essere scopabile !-

Allora lui ride in modo irritante, mi prende per mano e mi dice ..
-Andiamo , altrimenti rischieremo di fare tardi ..-
Mi trascina via..

Prendiamo un taxi che ci dovrà condurre alla sede dove Harry doveva concludere uno dei primi affari importanti per conto del padre.
Mi sentivo come una mamma che porta il suo bambino a scuola per la prima volta.
Ero un pò in ansia anche se lui mi sembrava molto tranquillo.
Non potevo dire di conoscerlo bene, ma per quei pochi momenti che avevo vissuto con lui avevo capito che aveva una grande abilità a non far trasparire i suoi sentimenti .
Passava dalla gioia alla rabbia in una frazione di secondo , confendodomi a tal punto di non sapere con quale personalità dovevo avere a che fare in quel momento ...Ora sembrava essere molto freddo , anche se concentrato .

-Sei preoccupato ?- mi azzardai a dire.
Si girò verso di me di scatto e mi rispose
- No...Perché dovrei?-
-Credevo fosse la prima volta che facessi una cosa così importante ,per conto di tuo padre poi. Credevo ci tenessi a fare una bella figura. -
-Parli sempre così tanto Vic?-
Si passò di nuovo una mano fra i capelli , questa volta in modo più forte , quasi sembrava se li volesse strappare dalla testa .
Mi irrigidìi. Fosse dovette notarlo.
Con tono più calmo mi disse ....
- Sono tranquillo...Se ci sei tu non mi preoccupa niente.-
Sorrisi al suono delle sue parole .
Aveva una voce roca e calda.
Quando era calma sembrava quasi una canzone dolce ... Mi limitai a sorridere e sembrò che anche lui mi stesse accennando un sorriso...ma forse l'avevo solo immaginato.

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