Capitolo 15

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Ero appena uscita dalla doccia , avevo ancora i capelli bagnati .
Ero confusa e con tante domande nella testa...
1)Perché mi aveva dato fastidio vedere Harry fare il cretino con quella bionda ;
2)Perché gli avevo fatto una scenata di gelosia in piena regola ;
3) Perché mi aveva portata con lui se conosce l'inglese perfettamente;
Per lui non ero nessuno , non avevamo alcun rapporto , nè legame , nè altra cosa di nessun genere .
Eppure ci stavo male.
Tutti i miei equilibri continuavano a vacillare , come quando una pallina del GO DAWN fa cadere tutti i tasselli del gioco in un moto irrefrenabile ....Così vedevo cadere ad una ad una le mie certezze .
Avevo Marco a casa che mi aspettava , non avevo bisogno di fiondarmi in qualcosa che mi avrebbe portato solo guai .
Sono stata sempre molto razionale nelle mie scelte , certo in quanto a uomini non avevo grosse esperienze...Oltre Marco avevo avuto un paio di storie un pò più importanti , ma ero una bambina .
Ora invece arriva il ragazzino di 22 anni a sconvolgermi la vita , a crearmi una sorta di disordine mentale . Un disordine che stranamente non riuscivo ad odiare.
Era forse la prima volta che non riuscivo a comprendere il mio comportamento ...La razionalità , la precisione , la ragione erano parole che non rispondevano più all'appello.

Stavo sclerando con tutti questi pensieri , fino a quando sentìi bussare alla porta .
Mi alzo dal letto e svogliatamente apro.
Ho già qualche idea su chi mi possa trovare di fronte.
-Harry !-ovviamente
Era appoggiato alla porta con il gomito , aveva l'avambraccio sulla fronte e due biglietti in una mano, e nell'altra mano una rosa , con uno stelo lunghissimo , appoggiata alla sua guancia. I capelli erano raccolti indietro un una sorta di codino , come la prima volta che l'avevo visto a casa sua.
Appena mi vede mi sventola i due biglietti sulla faccia .Entra senza chiedermi il permesso . Mi siede sul mio letto e come se nulla fosse mi dice ..
-Che ci fai ancora in accappatoio? Ho preso i biglietti per il London Eye. ..Non possiamo tornare a casa se prima non facciamo un giro su quella fottuta ruota panoramica - e mi mostra il suo sorriso perfetto e le sue immancabili fossette.
Resto sorpresa . Ma non per il suo comportamento ,ma del mio perché da questo momento che tutte le mie regole , leggi , imposizioni , sacrifici vanno a farsi fottere...
Una parte di me dice di sbatterlo fuori ,ma un'altra , completamente drogata dei suoi occhi, ha il sopravvento . Gli rispondo
-Dammi il tempo di vestirmi .-
-Okay vestiti , io me ne starò qui buono buono senza dire una parola -
Lo prendo per un braccio e gli dico..
-Ora esci fuori . Ci metto un attimo-
Lo accompagno alla porta ,non prima di avergli strappato la rosa dalle mani .
Mi fa il broncio , e senza la mia volontà sento il cuore perdere un battito .
-Non usare questi trucchetti con me Harold .-
Bene. Mi sto rovinando .

Mi vesto in fretta . Metto dei jeans ed una felpa.
Asciugo i capelli e li lascio sciolti . Decido di mettere il suo cappellino , quello che gli avevo preso la sera prima . Un pò di trucco e sono pronta.
Niente tacchi , Converse alte nere. Cerco un recipiente per la rosa, così svuoto il bicchiere in bagno dello spazzolino , lo riempio di acqua e la metto lì.
Quando esco lui è ancora fuori la porta con il suo immancabile cellulare . Credo stesse mandando un messaggio .
Mi guarda e si avvicina . Mi prende la testa tra le mani .
-Ti sta bene il mio cappellino - E con il pollice mi accarezza la guancia .
-Grazie - gli rispondo . Intanto la mia confusione aumenta .

POV'S Harry
Mi stavo cervellando su come farmi perdonare ,ci tenevo , non meritava quello che gli avevo fatto. Avevo avuto un comportamento infantile .
Lei era una donna ...E che donna...La sua immagine il tailleur mi faceva rabbrividire. Non nascondo che questa mattina avrei fatto a meno di andare a quell'appuntamento .
Me la sarei caricata su una spalla per portarla in camera.
Faccio fatica a cancellare questi pensieri dalla mente quando dalla finestra vedo il London Eye.
Subito mi sono precipitato a prendere i biglietti , non poteva rifiutare. Sarebbe stato impossibile . Per quel poco che avevo capito amava tantissimo Londra e da lì l'avrebbe potuta vedere in tutto il suo splendore . Ed io mi sarei potuta godere un pò del suo sorriso .
L'idea della rosa mi era venuta strada facendo . C'era una signora con un piccolo chiosco. Ne aveva alcune rosse bellissime , che mi avevano fatto pensare a lei .
In fondo sono un gentleman.

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