Capitolo 14

87 4 0
                                    

Arrivammo ai piedi di un grattacielo enorme ,ricoperto di finestre a specchio . Quasi sentii la necessità di indossare i miei occhiali da sole tanto luccicasse.
Harry scese prima di me. Fece il giro per aprirmi la porta dell'auto.
Quanta galanteria ...Non sono abituata .
Prendemmo l'ascensore , anche se lo odio .Non amavo stare nei luoghi chiusi e piccoli.
Salimmo per un tempo che sembrava infinito non facendo caso al piano, fidandomi di Harry.
Arrivammo tipo al ventesimo... Entrammo in una sala congressi , con dei finestroni tutti intorno da cui potevo vedere Londra in tutto il suo splendore .
Era una bella giornata stranamente . Mi avvicinai ad una finestra per sentire il calore del sole sulla pelle . Quella sensazione era meravigliosa , mi scaldava il cuore.
Al centro della stanza c'era un'enorme tavola ovale con tante sedie intorno .
Un signore di mezza etá , molto gentile , si avvicinò ad Harry e gli strinse la mano.
Mi fece accomodare su una di quelle sedie.
-Lei è Miss...-
-James -disse Harry in modo secco.
-Mi aiuterà con l'inglese , nel caso in cui qualcosa non mi dovesse essere chiara. -
-Lui è il proprietario della società con cui dobbiamo contrattare , Mr.White - dice rivolgendosi a me infastidito.

Infastidito ?Infastidito forse dalla stretta di mano di quel tizio ...La mia immaginazione quel giorno stava lavorando troppo e a ruota libera . Mi chiese se gradivo qualcosa , e solo allora mi resi conto di non aver fatto colazione.
-Prenderei volentieri un caffè espresso se fosse possibile..-
Harry mi guardò e rise scuotendo la testa.
-Vic siamo a Londra...Vuoi davvero un caffè espresso?-
Ma quel tizio di cui non avevo ancora ben capito il nome mi disse in perfetto inglese che se era quello il mio desiderio avrei bevuto il caffè più buono di Londra.

Leggevo negli occhi di Harry la sua pazienza che diminuiva sempre più .
Non capivo , ma tutto questo mi divertiva .
Lo ringraziai con il più malizioso dei miei sorrisi.
Arrivò davvero il caffè , seguito da una schiera di uomini e una donna , una bella donna, forse troppo. Aveva dei lunghi capelli biondi , stiratissimi , il mio sogno...Era molto alta ,quasi quanto Harry , ed era ben vestita.
Mi venne presentata come l'avvocato che rappresenta la Styles & Co. a Londra.
Inutile dire che appena vide Harry i suoi ormoni iniziarono a dare i numeri. Doveva avere circa trent'anni ...Lo stava letteralmente mangiando con gli occhi.

Si sedette difronte a lui e diede inizio al suo piccolo show. ..Accavallava le gambe di continuo a tal punto che non mi sarei sorpresa se le avesse aperte sbattendogliela in faccia.
Harry in tutta risposta iniziò a gesticolare passandosi la mano tra i capelli , mordendosi troppo spesso il labbro inferiore...Ma a che gioco stavano giocando ? E io cosa c'entravo in tutto questo ?
Iniziarono a presentargli una serie di fogli che avrebbe dovuto firmare e lui, con un'abilità di uomo d'affari navigato , non solo leggeva attentamente ogni singola riga ,ma si prestò a cancellare abilmente alcune clausole che non erano a suo vantaggio, tutto contornato dalla super sexy avvocatessa che gli ballava intorno...Squallido.
Non mi sono mai sentita così fuori luogo in tutta la mia vita. Sarei scappata , ma non volevo passare per la stupida della situazione , quindi mi limitai a sopportare quello spettacolo fino a quando ,una volta uscita , avrei preso il primo aereo.

Appena finito la "signora " senza esitare lasciò il suo bigliettino da visita ad Harry che lo custodì gelosamente nel suo portafogli .
-Salutami tanto papà...E chiamami per qualunque cosa - disse con voce stridula ...Non mi sarei meravigliata se si fosse giá fatta il padre...Tale padre ,tale figlio.
Per non essere scortese salutai quel simpatico signore che sembrava l'unica persona gentile in quella stanza . Poi mi precipitai di fronte verso l'ascensore.
Harry non fece in tempo a prenderlo .
Volevo scappare . Correre in albergo, prendere le mie cose e andare via.
Arrivata giù feci per prendere un taxi ma Harry ,non so come , mi raggiunse e mi fermò.

-Che cazzo ti è preso? Sei scappata come una furia ...Mi hai fatto fare la figura dello stronzo ,non mi hai fatto salutare. Sei impazzita ?-
-Salutare ? Vai pure a salutare quella troia e restaci se vuoi , io vado a casa.
Non so a che gioco stavi giocando . Ti volevi vendicare ? Bravo, ci sei riuscito ... Mi hai fatto fare la figura della cretina . Parli meglio di me l'inglese , te la potevi sbrigare benissimo da solo. Non c'era bisogno di inscenare tutto quel teatrino -
-Cosa? ...E tu che flirtavi con quel vecchio signore ?-
- Non rigirare la frittata. Io ero solo cortese con un signore che non avevo mai visto e che di certo non ha fatto di tutto per portarmi a letto, come la tua avvocatessa ...E poi non è questo , tu puoi andare a letto con chi vuoi, solo non ho capito perché hai voluto che stessi lì . Per umiliarmi? -mi accorsi che stavo urlando perché alcune persone iniziarono a guardarci .
-Andiamo in albergo a parlarne con calma , ti spiego tutto lì -
Mi prese per un braccio. Fece per accomodarmi all'interno dell'abitacolo ma mi scossi con tutte le mie forze e mi divincolai .
-No, tu non mi spieghi proprio niente . Io vado in albergo , tu vai dove vuoi...Prenderò il primo aereo -
-Non ci sono voli disponibili per oggi...- mi disse con una voce rabbiosa.
-Bene ...Allora resterò all'aeroporto . Dormirò lì fino a domani .
Lo sai Harry Styles su una cosa hai ragione ..Non hai bisogno di una seconda possibilità , tu sei nato così ,tu non la vuoi un'altra possibilità . Sei un dannato stronzo ,menefreghista ed egocentrico -
Entrai nel taxi ed andai via.

Arrivata in albergo decisi mio malgrado di prendere l'ascensore .
Giunta alla porta quella maledetta card non l'apriva , ma forse ero io ad essere troppo agitata.
Lanciai la borsa a terra , misi le mani davanti agli occhi e iniziai a piangere .
Mi strusciai con la schiena contra la porta fino al pavimento , sciolsi i capelli .
Quel maledetto chignon tirava le tempie. Non so per quanto tempo stetti lì , a pensare quanto fossi stata stupida ed ingenua . Erano passati pochi minuti o forse ore , fino a quando una voce roca mi fece sobbalzare.

POV'S Harry
Dopo quella sfuriata avevo preso un taxi subito dopo il suo. Era sconvolta.
Non avevo un piano ben preciso . Non credo che volessi fargliela pagare davvero ,ma la situazione mi era sfuggita di mano .
Tutte quelle attenzioni da parte di quell'uomo mi avevano infastidito .
Lei era così tremendamente sexy questa mattina , avrei giurato avesse un reggicalze sotto quella gonna che gli arrivava al ginocchio.
Si era vestita così per me ...O almeno così credevo .
Poi quella troia di Margareth ha finito di rovinare tutto ...Certo anche io potevo evitare di rispondere alle sue provocazioni ,ma è avvenuto tutto così in fretta che mi sono trovato a vivere in un circolo vizioso dove non mi sono frenato in tempo .

Arrivato nel corridoio dell'albergo la vedo .
È rannicchiata a terra con le ginocchia piegate al petto . Ha le mani sul viso , i capelli sciolti le ricadono sulle spalle ...Forse piange .
Mi sembra così fragile e indifesa ora.
Mi avvicino e con calma le dico...
-Che ci fai qui fuori?-
Mi guarda .
Ha il trucco colato intorno agli occhi ...Mi sembra un piccolo panda .
- Non riesco ad aprire questa maledetta porta - intanto prova ad alzarsi .
Le porgo la mano e la tiro a me. Cerca di allontanarsi .
- No Harry lasciami- mi dice .
Ma non la mollo. La tengo stretta fino a quando non si arrende e si rilassa nel mio abbraccio .

-Vic non sono abituato a chiedere scusa ,ma forse dovrei .-
- Dovresti e come. Non mi piace. Non so in che situazione eravamo o siamo ora ma non mi sono mai sentita così umiliata in vita mia. Mi sono sentita presa in giro, da te , e questo mi fa male .
Ti prego fammi entrare in camera , ho bisogno di stare da sola ora.-
Allora la lascio .
Raccolgo dal pavimento la card della porta . La struscio e si apre .
Intanto lei si é tolta le scarpe ed è tornata ad essere di nuovo molto più bassa di me.
È così tenera , troppo .
-Se hai bisogno sono qui... E se vuoi ti spiego tutto , anche del motivo per cui ti ho portata con me .-
Si gira e mi guarda.
-Ho bisogno di una doccia ora.- chiude la porta.

18-[h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora