Tornammo a piedi in hotel.
Ci tenevamo ancora per mano senza sapere perché . Magari lo sapevamo ma volevamo negare che tra noi si era creata un'intimitá forte e intensa.
Ormai tutte le barriere che sembravano insormontabili erano state superate . La nostra differenza di età era impercettibile agli occhi degli altri e non sembrava avere più importanza.Pensavo a cosa si sarebbe aspettato Harry da me .
Forse credeva di aver incontrato una donna forte ed esperta ,sicura di sé, ma non era così , anzi. Prima lo ero ,ma adesso mi sarei fatta trascinare fino in fondo da lui.Continuava a parlare di tante cose, soprattutto del ragazzo che suonava .
-Vorrei poter essere come lui - mi disse mentre giocava con le mie dita .
-Cioè ?- lo guardai in modo curioso.
-Libero...Mi piacerebbe vagabondare di città in città diffondendo le mie idee , le cose che amo-
Continuai a guardarlo.
-Sei libero ,puoi fare tutto quello che vuoi,se lo vuoi davvero .-
Scosse violentemente la testa , come a voler scacciare via tutti i suoi sogni e i suoi ideali .
-No, ho causato troppi danni. Vorrei cercare di rimediare , vorrei dimostrare di valere qualcosa -
Ero già pronta a ribattere , a dirgli che in realtà lui valeva molto di più di molta altra gente che conoscevo...Poi...
-Anche a te- mi dice.
Ero piena di gioia , quasi sbalordita.
Abbassai violentemente il viso con la speranza di riuscire a formulare qualcosa di sensato e di intelligente da dire, ma non ero pronta a rispondere ...Preferii rimanere in silenzio , aspettando un occasione per continuare la conversazione .
Iniziò a spettinarsi . Mi fece ridere.
-Perderai tutti i capelli Harold -
Iniziò a ridere e si fece un codino disordinato .
Avrei assistito altre mille volte a quella scena .
Le sue dita lunghe che tiravano di poco i suoi capelli indietro ed in alto , fino ad annodarli con un elastico ,mentre si passa la lingua tra le labbra in una smorfia concentrata ...Mi bastava così poco?Entrammo in albergo e ancora mi teneva per mano .
Prendemmo l'ascensore mentre la sua mano si intrecciava alla mia ,ancora più forte.
Arrivammo fuori le nostre camere ,ma lui continuava a tirarmi e ...Non sapevo cosa dire.
Mi guardò e senza aggiungere una parola si girò per aprire la porta della sua camera . Non mi chiese di entrare , mi trascinò letteralmente dentro.Chiuse la porta alle mie spalle e in un batter d'occhio mi tolse il cappello e sfilò la sciarpa lasciandola cadere alle mie spalle.
Rimasi in silenzio , godendomi lo spettacolo dei suoi occhi vogliosi nei miei.
Si avvicinava costantemente a me , senza perdere il contatto visivo ... Ero in perfetto panico ,ma troppo impressionata dal suo sguardo. Ero come una sorta di preda , spaventata ma meravigliata dell'abilitá del cacciatore .
Iniziai a camminare all'indietro , alla ricerca di una via di fuga , e , come per magia ...Il muro.
Appoggiò i palmi delle mani ai lati della mia testa .
-Sei bellissima - e intanto sprofondava il suo naso tra i miei capelli .
La sua vicinanza era disarmante .
In questi giorni mi era capitato di provare una strana sensazione alla sua presenza ma adesso ,in quell'istante ero sicura ...Lo volevo con tutte le mie forze .
Mi guardò e sorrise al mio imbarazzo.
Mi sfiorò una guancia con il naso e iniziò a lasciare una scia di baci ,trascinando le sue labbra fino ad un angolo delle mie.
Sentivo il calore del suo corpo pressare sul mio . Mi strinse i fianchi , forzandomi ad avere un contatto più stretto con lui.
Il mio stomaco era un tribolare di frenetiche sensazioni e la testa ormai era leggera.Avrei dovuto dire qualcosa per salvare la mia vita . Ma io prima di lui non avevo una vita ...Era la solita routine quotidiana ,fatta di minuziose regole e codici che ora non mi importavano più ...Fino ad ora avevo solo respirato .
Ora la mia vita era lì, in quella stanza , con quell'uomo.
Mi guardò ancora e mi sollevò in braccio , mentre sprofondai con la testa nell'incavo del suo collo assaporando il suo odore di colonia e tabacco.
Mi posò sul letto delicatamente .
Si sedette al mio fianco e poggiò il dito nel punto in cui si congiungono le clavicole .-Quanto vuoi per questo ?-mi chiese sotto voce.
-Quanto vuoi per questo punto ? Lo voglio comprare per poterlo baciare tutte le volte senza chiederti il permesso -
Poggiai la mano sul suo dito e sorridendo gli dissi...
-Perché questo ?-
Levandosi la giacca mi rispose .
-È il primo punto che ho notato quando mi hai sbarrato l'uscita in classe...Ricordi?
Eri una furia ,così audace...Eccitante...Non sono riuscita a togliermelo dalla testa -
-È tuo- gli dissi e sentii di essere disarmata e schiava di qualsiasi sua azione .Intanto si avvicina sempre di più al mio viso...So già dove vuole arrivare.
I nostri nasi si sfiorano lentamente , come un film al rallentatore .
Mi bacia .
Si allontana un minimo per guardarmi .
Gli accarezzo la guancia , gli circuisco il collo fino ad arrivare alla nuca per sfilare delicatamente l'elastico dei capelli. Li guardo cadere sulle sue spalle e li stringo in un pugno, facendogli un pò male.
Sento un gemito uscire dalle sue labbra . Mi riempie lo stomaco .
Si avvicina con fare più sicuro .
Mi bacia e cerca la mia lingua senza fretta , con cautela.
La trova e si uniscono alla perfezione , con movimenti lenti inizialmente , fino a diventare veloci , forti , passionali ,affamati.
Non avevo più contatto con la terra che mi circondava . Ero sicura che se mi avesse lasciato adesso avrei perso l'equilibrio per cadere all'infinito.Le sue mani prendono possesso del mio corpo mentre si stacca leggermente dal mio collo per scendere giù al collo.
Con le dita accarezza l'orlo della mia t-shirt...Le sento leggere sulla mia pelle . Poi con un movimento sicuro tira la maglietta all'altezza del reggiseno.
Sento la sua lingua accarezzarmi la pelle della pancia fino a salire al centro dei miei seni. ..Impavido .
I suoi capelli mi solleticano. ..Io continuo ad accarezzarli. Sono morbidi e lunghi .
Si stende sul letto appoggiandosi con i gomiti .
Mi guarda e nei suoi occhi leggo un misto di desiderio e supplica.
-Baciami - lo imploro.
Non so cosa mi stava capitando , ma non volevo si fermasse....Ma un suono ci interruppe.
Il mio cellulare suonava in modo insistente .Apro gli occhi ... Tutta la mia razionalità rientra. Cosa stavo combinando ?
Tutto torna alla normalità , mi raffreddo, mi spavento .
Lui se ne accorge .
Mi alzo di scatto e prendo io telefono dalla borsa.Mi fulmina con lo sguardo ... Mi avrebbe incenerita all'istante .
Lo guardo , sono decisamente confusa .-È Marco...Scusami devo rispondere -
Mi alzo e mi allontano. Vado alla finestra mentre mi limito a rispondere a monosillabe.
-Sì , certo...Ho cenato , non preoccuparti ...Non lo so forse in camera sua . Domani all'aeroporto ? Si va bene -
Sono vaga , ma preferisco così . Non smetto di guardarlo . Il suo sguardo è ritornato freddo e crudele.
Si alza dal letto , prende la mia borsa e la mia roba e me la porge.
-Forse è meglio che vai-Ha gli occhi glaciali.
-Siamo troppo diversi e troppo provati per poter cambiare ,sia io che tu.-
Gli compare la ruga che si crea sulla fronte quando è arrabbiato...Serra la mascella e assume l'aspetto di un uomo adulto , quasi invecchiato.
Avrei voluto dire qualcosa per fermare tutto...Ma cosa ?
Aveva ragione . Cosa avevo creduto di fare ? Ero impazzita ?
Aprii la porta e la sentì chiudere violentemente dietro di me .Harry 's POV
Ero rimasto solo nella mia stanza , dinuovo .
Ero steso sul letto , con una sola luce esterna che mi illuminava , come un occhio di bue che illumina un attore drammatico che sta recitando l'ultima scena di un' opera triste.
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18-[h.s]
FanfictionC'è una piccola e sottile linea di confine tra la pura felicità e la tristezza ,la frustrazione, la delusione ed il dolore. Un attimo prima la vita ti sorride e subito dopo qualcosa di brutto ti butta giù ,ti fa cadere in basso .Così inizi a prende...