8.
FA CHE SIA DIVERSO
Ho messo solo il vestito del matrimonio in valigia con le scarpe e gli accessori. In più ho portato solo l'intimo, e un pantalone e una maglietta, mamma ha insisto per farmene mettere qualche paio di riserva. Ma la verità è che io non voglio scendere a Roma, lo so, è solo per tre giorni, ma sarà comunque un incubo tornare in quei posti da dimenticare.
Faccio ancora fatica a non piangere quando riaffiorano i ricordi. Ho già salutato Clarissa e Mattia con abbracci che non avevano mai fine, tipo stessi andando dall'altro lato del mondo, ma in fondo, un pò hanno paura che io possa incontrare Claudio. Spero di no, ma mai dire mai.
Così, stiamo salendo in macchina, la mia valigia è più che leggera e Dorry è rimasta a casa di Clarissa, mica possiamo farle fare un'altro viaggio già abbastanza stancante per noi, figuriamoci per lei.
Ancora una volta guardo il finestrino, non posso non notare quegli aloni che la pioggia ha lasciato con prepotenza. Si, ha smesso di piovere, ma pioverà ancora, e bagnerà di nuovo, e quando finirà lascerà altre tracce, speriamo non sia il caso di Claudio.
In poche ore siamo già a casa dello zio, ci ospitano loro per questi tre giorni, ci sistemiamo, mangiamo e in un batti baleno è già sera e stiamo facendo il giro nella loro nuova casa, quella dei futuri sposi ovviamente.Sono così innamorati, si vede da come si guardano.
Non posso non guardarli con un po' d'invidia, la loro storia è stata una tra le più belle che i film non raccontano.
Lui è stato due anni in missione in Iraq, non si sono visti né sentiti per tutto questo tempo se non tramite delle lettere. Un po' la vita li ha castigati, ma li ha ripagati adesso con questo, li guardi e capisci che non esistono tempeste in grado di abbattere quel loro sentimento così forte. Per Gioele invece è stato facile scappare al primo ostacolo e più ci penso più mi viene rabbia dentro.
Mi chiedo se un giorno sarò felice come Ugo, mio cugino.
Ad ogni modo, il mio occhio cade sui mobili in stile moderno, proprio come piace a me, non c'è una cosa che non mi piaccia di questa casa, ogni dettaglio è curato minuziosamente. Se potessi, direi che quella è casa mia. In fretta passa la serata e tra risate e chiacchiere arriva anche il momento del brindisi.
Stavo pensando di dare la notizia. Mamma lo sa, ed è d'accordo, ma devo essere io a fare il passo, è una cosa mia, e mi ha detto che qualsiasi cosa farò lei sarà fiera di me. Un pò meno mio padre, che si aspetta una reazione dei miei parenti non proprio carina, ecco. Si preoccupa troppo del pensiero altrui...
Volete sapere cosa mi ha detto in macchina quando ho comunicato l'idea di dare la notizia?
<<Bene, tanto vale traslocare di nuovo a Roma!>>
Grazie papà! Il tuo supporto morale è davvero da premiare.
Ma ovviamente la sua risposta non mi ha fatto di certo cambiare idea, io non ci tornerei neppure morta. Si, l'ho fatto per questo matrimonio che spero duri un nano secondo per farmi tornare immediatamente a casa. Perché Firenze è casa mia e nessun altro posto lo è.
Guardo mamma, indaffarata a parlare con mia zia di chissà che, non seguo molto il loro discorso, tanto sto pensando a cosa dire per il brindisi.
Inizio a fare il giro dei bicchieri con la bottiglia in mano tra sorrisi e quattro risate, poi provo ad attirare l'attenzione. Prendo fiato, il cuore mi batte all'impazzata.
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Le foto che non ho scattato
Romance"Ho solo 16 anni, della vita non so praticamente nulla e mi ritrovo a crescere in fretta. Vorrei poter tornare indietro, rifare tutto da capo, cambiando quella sera in spiaggia. Però, mi chiedo dove sarei adesso Immagino Clare, Mattia, Gioele e Glor...