Mattia
Sono felicemente accoccolato a Clarissa, nudi nel letto di casa mia. Quello scemo di mio fratello è uscito più di due ore fa lasciandomi la casa vuota nel suo silenzio.
Si sa come sono queste cose; ho invitato Clare per studiare, ma la voglia di sentirla mia, di sapere di appartenerci era troppa.
Le sto sfiorando la schiena nuda. Ha una pelle così liscia da sembrare seta. Lei mi sorride timidamente tutte le volte che le mie dita giungono sul suo fondoschiena. Cavoli, quanto mi piace questa ragazza!
<<Mi fai il solletico.>>
La guardo ridere ancora rossa in viso dall'esperienza vissuta insieme. Nessuno dei due ha avuto il coraggio di alzarsi e vestirsi, tanta è la voglia di starle accanto.
Il mio cellulare vibra e in un secondo ho già la voce di mio fratello dentro alle orecchie.
Mi si gela il sangue, all'improvviso è come se il mondo avesse bussato alla porta per dirci che è ancora là fuori e che quello che sto vivendo adesso su questo letto è una felicità momentanea.
Chiudo il telefono con lo sguardo perso a guardare il vuoto. Una mano mi riporta alla realtà. Clarissa mi guarda visibilmente preoccupata da oltre la spalla.
<<Dobbiamo correre in ospedale>>. Mi sto già vestendo sotto il suo sguardo inquisitore.
<<Mattia..perchè dobbiamo andare in ospedale?>>
Mi fermo a guardarla ed ho paura a darle una risposta. Mi getto su di lei a riempire le sue labbra con le mie mentre il mio cuore accelera per la paura.
<<C'è stato un incidente. Aurelìe è gravemente ferita.>>
Si porta le mani in volto mentre gli occhi le si bagnano di paura. Vedo i fantasmi passarle davanti agli occhi ed io non so che dire perché non so neppure quanto la cosa possa essere grave.
L'ospedale per fortuna non è tanto lontano.
Ho tenuto le mani di Clarissa nelle mie mentre guidavo la mia macchinetta, la stessa dove l'ho resa mia. Mi maledico per averci anche solo pensato, non è il momento né la situazione adatta per lasciare che questi pensieri si facciano strada nella mia testa. Se solo penso che la mia migliore ed unica amica è stesa su un letto d'ospedale... Sandro è stato vago, ma ha lasciato intendere che le condizioni non erano delle migliori.
Tento di fare distogliere la mente di Clare dai cattivi pensieri, ma dopo un sorriso torna sempre con lo sguardo perso nel vuoto.
So cosa pensa. È il mio stesso pensiero.
<<Non la perderemo, piccola. Vedrai che andrà tutto bene e che sarà stato uno stupido incidente.>>
Vorrei volerlo credere davvero e mentre ci penso stiamo già scendendo dalla macchina dritti all'ufficio informazioni.
Clarissa
È pensare che neanche mezzora fa le sue mani stavano studiando il mio corpo.
Stesa sul suo letto era bello sentirsi felice. La sensazione di essere amata anche solo con una carezza ed uno sguardo è bellissima. Ma come tutti i sogni, non era che una stupida illusione.
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Le foto che non ho scattato
Romance"Ho solo 16 anni, della vita non so praticamente nulla e mi ritrovo a crescere in fretta. Vorrei poter tornare indietro, rifare tutto da capo, cambiando quella sera in spiaggia. Però, mi chiedo dove sarei adesso Immagino Clare, Mattia, Gioele e Glor...