For her

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Capitolo 10 - For her


Un suono metallico arriva al mio orecchio prima ovattato e poi sempre più forte.
E' una sveglia.
Apro gli occhi e sento i muscoli tutti indolenziti, gli occhi mi bruciano, ho pianto troppo, meno male che mi sono sfogata con..con Johnny.
Johnny?
Realizzo solo adesso che siamo ancora in camerino, ci siamo addormentati e siamo nella stessa posizione di qualche ora fa.
Mi stacco da lui, già sveglio e lo guardo negli occhi.
-Stai meglio?- dice calmo, come se non si preoccupasse del fatto che siamo rimasti qui per chissà quante ore.
-Grazie, non eri tenuto a farlo. Che ore sono?- dico agitata
-Le cinque- dice tranquillo.
-Cosa? Oddio, perché non mi hai svegliato? Amber ti ha chiamato?- entro nel panico, ho realizzato da qualche ora fa che ho rovinato, indirettamente, una famiglia e adesso sto potenzialmente creando problemi ad un'altra ma cosa c'è che non va in me?
-Tranquilla. Amber non mi ha chiamato è impegnata da un paio di giorni in Australia con le riprese di un film e se anche fosse stata qui non mi avrebbe chiamato lo stesso-

Lo guardo con fare interrogativo, è normale che suo marito non rientri la notte?
A questo punto penso che tutto sia possibile.

-Abbiamo litigato- fa una pausa -Ancora una volta. Non ce la faccio più, la sua gelosia è diventata insostenibile per me, così le ho chiesto qualche giorno per pensare al nostro rapporto- dice tutto di un fiato.

Dio, ma quanto sono stata egoista? Ho parlato per ore solo delle mie cose e invece anche lui aveva bisogno di parlare.

Lui sembra intuire dal mio sguardo quello che sto pensando.
-Non ti preoccupare, sono contento che hai deciso di raccontarmi tutto deve essere stato difficile per te, dato quello che è successo con Robert e dato il distacco che ho tenuto da te in questo ultimo mese e mi ha aiutato a non pensare per qualche ora alla storia con Amber-
-Grazie davvero ma..oddio se sono le cinque e mezza vuol dire che tra un'ora e mezza parte il tuo jet! Dovrai andare a prepararti e..-
-Non ti preoccupare, ho già preparato tutto. Piuttosto..- fa una pausa -Mi sento in colpa per averti assunto o meglio sono contento di averti conosciuto ma non sono contento del motivo per cui l'ho fatto-
Lo guardo perplessa e gli chiedo -Faceva parte del piano di Robert? Eri anche tu d'accordo con lui?- dico alzandomi di scatto in preda al panico, non ce la farei a sopportare che anche lui mi abbia mentito.
-Tranquilla- mi dice alzandosi seguendo il mio movimento e poi continua -D'accordo con Robert non lo sono mai stato, in realtà, ha mentito anche a me in qualche modo-
-Bene, allora è proprio un vizio- dico afflitta.
-Qualche mese fa, ci siamo incontrati con Tim per definire alcuni dettagli per le riprese. Era davvero afflitto e così gli ho chiesto che cosa ci fosse che non andava. Mi ha detto che le cose con Susan non andavano bene da un po' e che aveva intenzione di chiedere il divorzio. Qualche settimana dopo l'ho rivisto e gli ho chiesto come andava e lui mi ha detto che c'era una ragazza di cui si era invaghito e che non riusciva a togliersi dalla testa. Dopo aver lavorato come sua manager aveva perso i contatti con lei e non era riuscito a sapere nulla dal capo della sua agenzia così qualche giorno dopo ho chiamato personalmente il signor Smith e gli ho chiesto espressamente di assumere quella ragazza- mi guarda negli occhi e pronuncia il mio nome -Brooklyn Davis-
Lo guardo con gli occhi velati, ancora non capisco perché lo abbia fatto.
-Volevo vedere felice Robert siamo amici fin da quando avevamo 20 anni e non avevo mai visto una luce così nei suoi occhi come quando parlava di te, così ho pensato che se vi foste rivisti lui, avrebbe avuto la sua possibilità e tu la tua per fare di nuovo il lavoro che ti piaceva-
Gli salto al collo e lo abbraccio.
-Questo è perché anche senza conoscermi mi hai dato concesso una seconda occasione, non sai quanto sia importante per me-
Mi stringe e dice ridendo -Ti prego non piangere ancora-
Mi stacco da lui guardandolo fintamente offesa, gli do uno schiaffo sul braccio.
-Perché lo hai fatto?- dice sorridendo.
-Perché hai dato una seconda possibilità a Robert- dico seria, anche se sto scherzando.

Lo vedo rabbuiarsi e temo di aver passato il limite.
-Così mi fa piangere però-
Lo abbraccio di nuovo.
-Così va meglio?-
Mi fa segno di sì mentre mi stringe.
-Magari avessi un amico come te- mi soffermo a pensare alla parola amico e poi continuo -Amber non sa quanto è fortunata. Spero che tra voi vada meglio. Magari vi serve solo un po' di tempo-
-Non ne sono così sicuro. Sono certo che anche dall'Australia me la farà pagare in qualche modo e mi farà una scenata perché vedrò i bambini a Parigi-
-Non vuole che tu veda i tuoi figli?- dico esterrefatta.
-Non vuole che io veda Vanessa- dice serio.

Preferisco non chiedergli altro, non siamo ancora così in confidenza.

Guardiamo l'orologio, sono le sei passate.

-Ti accompagno in hotel ma prima devo farmi una doccia, ti dispiace se la faccio qui?- dice spiazzandomi.

Non aspetta la mia risposta che sento già l'acqua della doccia iniziare a scorrere.
Mi sento un attimo in imbarazzo, così esco per andare a prendere qualcosa di caldo da bere.

Pensare che ieri sera sembrava che mi cadesse il mondo addosso, che fossi perduta e poi ho trovato Johnny che mi ha ascoltato mentre parlavo per ore, quando anche lui aveva bisogno di sfogarsi, ha dormito sul divano piuttosto che svegliarmi e adesso si fa la doccia qui perché è tardi e deve partire.
Ha fatto un gesto bellissimo per Robert, anche se non se lo meritava per nulla a quanto pare.
Ripeto: Amber non sa quanto sia fortunata.

Penso che oggi dovrò parlare con Robert e dirgli che voglio chiudere, ha sbagliato anche se lo ha fatto "a fin di bene" ma ha una moglie e due bambini, non può lasciare tutto per me.

Dopo un quarto d'ora sono di ritorno. Entro nel camerino pensando che lui sia già pronto
-Johnny ho preso..-

Rimango con le parole in gola. Johnny non solo non è pronto. E' in mezzo alla stanza a piedi nudi, indossa i jeans stretti che delineano perfettamente le sue gambe, è a petto nudo e si sta tamponando i capelli umidi che iniziano ad ondularsi.
Non so cosa mi prenda ma non abbiamo un rapporto tale da portelo vedere così e non farci neanche caso.

-Brooklyn sei tornata!- fa una pausa -Wow hai preso il caffè latte, grande ne avevo bisogno. Dammi un minuto usciamo-

"Magari prima vestiti che così farai morire qualunque persona ti veda su questa terra" penso e mi stupisco di aver avuto un pensiero del genere ma effettivamente non si può proprio dire che non sia un uomo molto affascinante.

-Pronto-
Prende il contenitore bollente e ci incamminiamo verso l'auto che a quanto pare ci sta aspettando. Saliamo sulla macchina e l'autista parte senza aspettare di sapere l'indirizzo.
-Quella puoi tenerla- dice indicando la felpa che indosso.
-Oddio mi ero dimenticata di averla su-
-Ti capisco è comodissima, è la mia preferita- dice sorridente.

È la sua preferita? E la da a me?

-Te la faccio lavare e te la ridò-
-Non ci pensare neanche, quella ti protegge, è magica- sorride poi torna serio -Dovrai parlare con Robert e sono sicuro che non sarai di buon umore dopo la discussione quindi, dato che io sarò a Parigi, indossa la mia felpa quando sarai sola e pensa alla nostra conversazione di stanotte e poi se non è troppo tardi chiamami. Se si presenta ancora da te e ti tratta male giuro che quando torno gli spacco la faccia- dice stringendo i pugni.
-Perché lo fai? Perché mi difendi?- dico senza pensarci.
-Perché è colpa mia se sei qui e voglio vedere il tuo bel faccino ancora per lungo tempo, non sopporterei il fatto che tu ti possa licenziare ancora per lui, ti perderei anche io e non voglio-

"ti perderei anche io e non voglio" cosa intende dire?

Sto per chiederglielo quando l'autista annuncia: -Siamo all'aeroporto signor Depp-
-Grazie- risponde di rimando.

Johnny mi guarda.
Si sporge verso di me e mi da un bacio sulla guancia.
-Vorrei che fossi partita anche tu con me per Parigi- mi sorride.

E con questo cosa vorrebbe dire? Sono confusa.

Si mette gli occhiali da sole, e si avvia verso l'entrata riservata ai jet privati. Si gira e mi fa un segno con la mano mentre mima un "chiamami". Io lo guardo e gli mimo un "grazie" facendolo sorridere.

Mezz'ora dopo entro in camera e lui non c'è.
Meno male.
Noto un mazzo di rose rosse sul tavolo, so già che sono sue.
Prendo il bigliettino e leggo "Ho sbagliato ma l'ho fatto perchè ti amo ~ Robert"

-Come se ci fosse bisogno di firmarsi- esclamò ad alta voce arrabbiata.

Ce ne sono stati tanti che mi hanno mentito e deluso nella mia vita ma mai nessuno lo ha fatto perchè mi amava e questo mi fa ancora più male.

Prendo il cellulare e scrivo due messaggi il primo a Robert
"Vieni da me appena puoi"

E il secondo per Johnny
"Grazie per la chiacchierata e per la felpa magica. Buon viaggio"

Dopo qualche minuto sento vibrare il cellulare.
E' Johnny.
"Grazie a te per avermi dato la possibilità di ascoltarti nonostante ti abbia trattato da stronzo. Tratta bene la mia felpa, ha bisogno di essere abbracciata. Sii forte, so che lo sei. Ci sentiamo stasera."



POV Robert

Temo di aver fatto la cazzata più grande della mia vita, come se non ne avessi già fatte abbastanza fino ad adesso, ma mentire per conquistare un donna beh, non è proprio da me. Non ho ragionato, sono stato impulsivo, sono stato geloso. Temevo che anche Johnny potesse innamorarsi di lei, come è successo a me, ma solo ora, capisco che lui non è assolutamente come me, ha una moglie, l'ennesima, è vero, ma da quanto mi ha raccontato è sempre stato chiaro con loro, prima di iniziare una relazione con un'altra donna ha sempre chiuso il rapporto precedente.
Saggia scelta.
Se io avessi fatto le cose per bene a quest'ora non mi troverei in camera di Brooklyn da solo a fissare la porta da dove è uscita qualche minuto fa.
Forse spero che rientri ma so che non lo farà, alla fine è un'impulsiva come me ed è anche orgogliosa, mix letale se speri di farti perdonare dopo averle mentito e il brutto è che non sono ancora riuscito a dirle tutto.
Questa volta non basteranno dei fiori, una cena o tutte quelle cose che piacciono alle ragazze materiali che ho spesso incontrato nella mia vita.
Lei è diversa, forse è per questo che ho perso la testa.

Susan è stata chiara, se non torniamo insieme, lei mi ridurrà sul lastrico e sono sicuro che lo farà. Quello che più mi fa incazzare è che non lo sta facendo perché mi ama ancora, o no quello l'ho capito quando l'ho trovata a letto con David, un nostro, ormai ex, collaboratore; lei lo sta facendo per la sua "immagine", non sopporta che possa essere messa in giro la storia che l'ho lasciata per una più giovane.
Le sue condizioni sono chiare dovrò far finta di avere una relazione con lei fino all'uscita del film nelle sale, in modo tale che mi accompagni a tutti i red carpet e così facendo i giornalisti non mi faranno domande sulla nostra relazione, dopo di che annunceremo che ci separiamo perché non c'è più l'amore che c'era un tempo ma rimarremo comunque in buoni rapporti.
Come se già tutte queste condizioni non fossero abbastanza Susan ha aggiunto che se non farò quello che mi ha chiesto, oltre a ridurmi sul lastrico metterà in giro la voce che mi faccio ancora.
Rabbrividisco alla sola idea, vorrebbe perdere tutto, il mio lavoro, la mia credibilità, tutto quello che ho guadagnato con fatica in questi anni.

Voi nella mia situazione cosa fareste?

Brooklyn non penso che tornerà presto, potrei aspettarla qui ma non mi sembra il caso di starle addosso, vorrà sicuramente il suo spazio.
Torno a casa, mentre sento gli occhi bruciarmi, non pensavate che uno come me potesse piangere vero? Beh lo sto facendo, per lei.


7 am
Il cellulare vibra e le vibrazioni si ripercuotono su tutto il materasso, mi sono addormentato aspettando una sua chiamata o magari un messaggio.

"Vieni da me appena puoi"
E' lei.

E' ancora arrabbiata non c'è dubio e non posso biasimarla.
Mi butto sotto la doccia e un'ora dopo sono già fuori dalla sua porta.
Busso con la mano che mi trema proprio come ieri sera.
Lei mi apre senza dirmi nulla e io richiudo la porta dietro di me.
Mi guardo in torno, il letto è ancora intatto.
Non ha dormito qui.
Dove ha dormito? Con chi?
Poi noto una felpa su un appendiabiti riposto nell'armadio.
Non è sua ne sono sicuro.
Sento il sangue salirmi al cervello quando mi balena l'immagine di Johnny che indossa quella stessa felpa durante una pausa agli studi.
Perché ce l'ha lei?
Sono di nuovo geloso, ma mi devo calmare Brooklyn ha passato il mese con me e quando non era con me io mi trovavo con Johnny sul set quindi non si vedevano di nascosto, gliela deve aver data per forza..stanotte.
Oh bene vedo che si è già consolata perfetto.
Che bell'amico che ho.
Grazie Johnny.




Note dell'autrice:
Come promesso il nuovo capitolo, che era un pò il seguito del precedente al quale ho deciso di accorpare anche il pov di Robert.
Come molti di voi mi hanno detto, Robert è "giustificabile" se le ha mentito perchè l'ha fatto per amore, su questo vi posso anche capire,ma Brooklyn è una con i piedi per terra e tiene moltissimo alla sincerità in un rapporto e Robert in questo non l'ha di sicuro spaventata, in più ci si mette anche Susan con le sue assurde richieste/minacce e Robert che non è ancora stato del tutto sincero (il perchè sarà spiegato, in parte, nel prossimo capitolo;))!
Johnny è sempre quello dolce e tranquillo anche se anche lui non se la sta passando bene con Amber che è un pò l'equivalente di Susan con Robert! Sta di fatto che ha lasciato la sua felpa (magica!) a Brooklyn aww;)!
Il prossimo capitolo lo pubblicherò Sabato così vi lascio un pò di tempo per leggere;)!
Spero vi sia piaciuto e spero di leggervi in tanti nei commenti:)! Il capitolo è dedicato a tutti che mi hanno lasciato commenti e like:)!
Ci leggiamo presto:)

VeroDowney


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