Capitolo 17 – Inaspettatamente
"Amore risolverò le cose non ti preoccupare"
"Johnny non ti preoccupare, voglio risolvere le cose da sola, non voglio trascinarti anche in questa storia mi..mi dispiace ma sto andando in Vermont? Ho bisogno di stare un po' tranquilla e pensare a come scoprire chi e cosa hanno riferito a Smith"
"Ti darò una mano"
"Che testone che sei, ti devi riposare" la sento ridere.
"Lo farò insieme a te" dico fermo.
"Va bene, starò via solo una settimana, devo andare da una persona importante che non vedo da un po'" Non so chi sia questa persona ma se sente il bisogno di andare lì è perchè vuole stare lontano da tutto questo caos e penso sia la cosa migliore che possa fare mentre io, anche se lei non lo sa, risolverò la faccenda.
"Mandami l'indirizzo così so dove trovarti nel caso. Devo incontrarmi con una persona adesso"
"Chi?"
"Non te lo dirò fin quando non mi dici chi c'è in Vermont"
La sento ridere "Nessuno per cui debba essere geloso"
"Mi basta sapere che non è Downey" rido
"Assolutamente no" ride con me"
"Perfetto allora sono tranquillo"
"Johnny?"
"Si?"
"Ti amo"
Sorrido, è una guerriera non si è buttata giù nonostante quello che le è successo.
"Ti amo anche io"
Appena chiudo la chiamata, sento bussare alla porta.
E' in anticipo. Strano, di solito è in ritardo.
Apro la porta ed è davanti a me ma non mi guarda negli occhi.
-Entra pure Robert-
Lui mi segue e lo faccio accomodare sul divano.
-Allora, abbiamo molto di cui parlare- rompo il ghiaccio.
-Già- dice colpevole.
-Brooklyn è stata licenziata- dico secco.
Voglio tralasciare, per ora, il fatto che l'abbia baciata l'atra sera.
-Cosa?- sobbalza e finalmente mi guarda negli occhi –Perché?-
-Non ne sapevi nulla?- lo incalzo.
-Johnny sarò anche uno stronzo ma non vorrei assolutamente che lei perdesse il suo lavoro, so che vive per quello e non arriverei mai a tanto-
-Lo immaginavo per quello ti ho chiamato. Smith ha saputo che ha avuto una relazione con te e adesso sta con me- -Chi glielo ha detto?-
-Non me l'ha voluto dire ma tra un paio di giorni io andrò a NY per parlargli-
-Dio..-
-Cosa?- lo incalzo.
-E se fosse stata Susan?-
-E' quello che sospetto. Ma perché lo avrebbe fatto? Adesso tu stai con lei e Brooklyn con me-
-State ancora insieme dopo l'altra sera?- divaga.
-Robert so che l'hai baciata tu, lei è stata solo troppo buona a chiederti come stavi e tu ne hai approfittato-
-Johnny mi dispiace davvero, io la amo ancora- abbassa lo sguardo.
-La amo anche io- mi guarda stupito –Ho intenzioni serie con lei-
-Non pensavo foste così avanti con il rapporto- fa un respiro –Non lasciartela scappare, io davvero, non sarò un più un problema- fa ancora una pausa –Ti aiuterò e penso che sia stata Susan per quello che è successo l'altra sera. Non sai che testa mi ha fatto-
-Cosa ti ha detto? Cosa ti fa sospettare che sia stata lei?-
-In realtà so che aveva fatto un discorso a Brooklyn ancora prima che lei si licenziasse, poi ha scoperto che mentre eravamo a Londra ci siamo avvicinati e che ho chiesto il divorzio per questo, ho accettato di rimanere insieme a Susan a patto che non desse più fastidio a Brooklyn, inizialmente è stata dura, poi dopo Parigi ho cercato di recuperare il rapporto con lei ma non ce l'ho fatta, pensavo a Brooklyn sempre e mia moglie l'ha capito benissimo. Poi l'altra sera alla premiere quando l'ho vista sono andato in tilt e ho deciso che avrei dovuto parlarle, avevo bisogno di farle sapere che la amo ancora e ho ceduto, l'ho baciata. Susan ha fatto la stronza con Brooklyn dicendole che ci aveva persi entrambi e fin lì mi è sembrata la normalità ma poi una volta tornati a casa mi ha detto che ha perso la pazienza, non ce la faceva più, quindi mi ha dato un ultimatum "O lei o Brooklyn"-
-E tu hai risposto Brooklyn, anche se sapevi che non avresti potuto averla- concludo.
-Esatto, Susan è stata via, è andata a NY dicendo che voleva stare un po' da sola e pensare al divorzio ma temo che non sia andata a NY solo per questo, ora so cosa sta facendo-
-Se Susan ha detto tutto a Smith, pompando la cosa abbiamo bisogno di una sua testimonianza, Smith deve sapere che sei stato tu a sedurre Brooklyn, deve sapere tutta la storia-
-Non accetterà mai, la conosco-
-Cosa possiamo fare allora?-
-Le estorcerò la confessione, tranquillo-
-Ci andrai a letto?- chiedo allibito.
-Se sarà necessario- dice serio –Devo fare qualcosa, in fondo, se siete nei casini è colpa mia-
Faccio un cenno per ringraziarlo. -Rob mi dispiace che siamo allontanati-
-Lo so, lo penso anche io- fa un sospiro –Dici che Brooklyn mi vorrà ascoltare?-
-Dico di no per adesso ma se riusciremo a farla reintegrare magari sarà più propensa ad ascoltarti, sempre se mi prometti che non la bacerai ancora- faccio un sorriso.
-Per te farò un eccezione- scherza –Comunque davvero mi dispiace di averti coinvolto in tutta questa storia, non te lo meriti-
-Beh ti devo anche ringraziare- mi guarda perplesso –Se non fosse stato per te io Brooklyn non l'avrei mai conosciuta- dico toccando il suo braccialetto.
Passa un'altra ora prima che Robert se ne vada, organizziamo tutto, domani sarà un gran giorno e spero che Susan sia così stupida da pavoneggiarsi per quello che ha fatto, solo così la potremo incastrarla.
POV Robert
Me ne vado da casa di Johnny senza il naso rotto, nessun taglio e senza qualche ferita.
Questa serata è andata decisamente in modo migliore rispetto a quello che avevo prospettato.
Mi fa piacere che ci siamo chiariti, sono contento che le cose tra noi due siano in via di miglioramento, mi mancava lui, come amico.
Purtroppo appena ho saputo che Brooklyn era stata licenziata ho provato un gran senso di colpa per quello che le ho fatto passare io, per i problemi che le ho creato anche con Johnny, che sembrano avere avuto solo l'effetto di averli avvicinati ancora di più e soprattutto per Susan. Sono convinto al 100% che sia stata lei.
Decido di tenderle una trappola, se sapesse che le devo parlare, preparerebbe il discorso prima ancora che io le abbia detto il motivo per cui sono incazzato. Così decido di prenderla alla sprovvista e le invio un messaggio.
"Devo andare da mio padre a San Diego, devo aiutarlo con un lavoro. Ho saputo solo ora. Tornerò domani notte. Non aspettarmi alzata"
Avrei voluto scriverle un "ti amo" alla fine del messaggio per addolcirla ma saprebbe che sto mentendo.
Mi dirigo a casa di Jimmy, questa notte la passerò lì e domani nel pomeriggio dopo aver preparato tutto tornerò a casa ed affronterò la cosa. Non mi sarei mai aspettato di dover aiutare Johnny con Brooklyn, questo sarebbe andato solo a mio descapito ma, anche se la amo, lei ha bisogno di lui, sono perfetti insieme. Non ho detto a Johnny che sono stato lì lì per scriverle o chiamarla o presentarmi sotto il suo albergo almeno un centinaio di volte mentre eravamo tornati da Parigi. Quando l'ho vista alla premiere non ce l'ho fatta. Era stupenda e la volevo solo per me. Con questi pensieri arrivo da Jimmy che c'è sempre per me, diciamo che è la mia anima gemella versione maschile e sono grato di avere una persona come lui vicino a me.
Gli spiego il piano che è molto semplice: provocare Susan e farla confessare.
Dovrebbe essere facile, sono bravo in questo.
Passo una nottata insonne, rigirandomi nel letto in continuazione. Alla fine decido di alzarmi e farmi una doccia. Non aspetterò oggi pomeriggio, potrebbe essere alla Team Downey, a questo non avevo pensato, tornerò stamattina alle prime luci dell'alba. Sono sicuro che sarà in casa.
Chiamo Johnny che a quanto pare è già sveglio come me e gli spiego che è tutto anticipato. Mi vesto di fretta e indosso una felpa con la zip e delle tasche larghe in modo da poter contenere il registratore e il cellulare. Schiaccio il cappellino sulla testa ed esco di casa che è ancora buio.
Dopo 10 minuti d'auto per le strade deserte di Venice sono a casa, anche se non la sento più mia da quando sono tornato da Londra.
Lascio l'auto in strada così da non svegliare Susan.
Ho come un brutto presentimento o forse è solo l'agitazione per quello che sto per fare. Faccio partire la chiamata verso Johnny dal cellulare che ho nella tasca destra così che possa sentire la conversazione e poi faccio partire il registratore che ho nell'altra tasca.
Salgo le scale a passi lenti, ascoltando il mio respiro, sto per entrare in casa quando sento un verso, mi blocco. Tendo l'orecchio e sento Susan respirare e gemere ancora. Penso di essermi immaginato tutto ma la sua voce mi conferma che non è un sogno. Geme urlando "Non ti fermare".
Stringo i pugni.
Brutta stronza, mi rovina la vita con Brooklyn e poi se la fa ancora con quel nostro collaboratore?
Afferro la maniglia e spalanco la porta. Riesco a vederla con il volto rovesciato all'indietro e sotto le lenzuola c'è evidentemente quell'uomo anche se non riesco ancora ad avere la conferma che sia lui dato che il suo volto si trova ad altezza del bacino di mia moglie. Vi lascio immaginare a cosa si riferisse la frase di Susan che ho sentito.
-Robert?- dice spaventata vedendomi.
-Complimenti- le dico –Mi rovini la vita, dicendo di amarmi ancora, non mi concedi il divorzio e poi te la fai ancora con quello?- urlo avvicinandomi al letto e tirando le lenzuola per scoprire l'uomo e dargli un bel pugno in faccia. Tengo il lenzuolo tra le mani sollevato e penso di avere un infarto quando non vedo chi mi aspettavo ma -Kate- il mio è un sussurro –Che cazzo sta succedendo?- urlo contro Susan –Cosa ci fa qui questa?- tiro un pugno al muro Adesso tu mi spieghi cos'è successo- mi giro verso Kate che si è alzata dal letto e si sta rivestendo –E tu. Rimani ferma dove sei. Mi hai capito?- le urlo facendola paralizzare.
-Robert io..- balbetta Susan.
-Susan mi sono rotto delle tue bugie cazzo, spiegami cos'hai fatto? Cosa c'entra lei? E che cos'hai detto a Smith- mi guarda incredula –Pensavi che non avrei capito che c'entri qualcosa con il licenziamento di Brooklyn? Avevi detto che se tornavo con te l'avresti lasciata in pace- urlo fuori di me.
-Robert- La fulmino con lo sguardo. Voglio chiarezza. -Ti racconterò tutto-
-Ora- dico perentorio –Perché lo hai fatto?-
-Perché ti volevo per me-
-Sono tornato da te, cosa vuoi ancora?-
-E' iniziato tutto quando ho saputo che la Davis si era licenziata, ho capito che era successo qualcosa tra di voi..-
-Non è successo nulla- la interrompo –Continua-
-Ci sono passata sopra ma quando ho saputo che lei sarebbe stata la manager di Johnny allora ho ideato questa cosa. Ho ingaggiato Kate che è specializzata in queste cose-
-E' specializzata nell'andare a letto con qualsiasi persona incontri?- guardo Kate e poi Susan.
-No, doveva fornirmi le prove che tu avevi una relazione con la Davis prima che fosse ufficiale il nostro divorzio, solo così avrei potuto chiedere i danni e mi avresti mantenuto a vita- dice velenosa.
-Sei una stronza- dico stringendo i pugni.
-Kate ti ha sedotto quella sera prima dell'inizio delle riprese, era il suo primo contatto con te e tu te ne stavi andando da quella sala così ha dovuto farlo..-
-Dovuto farlo? Mi è praticamente saltata addosso e le è anche piaciuto, dato che mi ha chiesto di rimanere con lei quella notte-
Susan guarda Kate minacciosa. Probabilmente questo Kate non glielo aveva detto.
Vedo che Susan è vittima del suo stesso gioco.
Poi continua -Lei mentre eri in bagno ha guardato nel tuo cellulare, le ho detto io la password, ma non ha trovato nessun contatto con la Davis quindi ha aspettato- si alza e prende dalla borsa, che è probabilmente di Kate, delle foto –Vi ha scattato queste-
Prendo le foto e le osservo, siamo io e Brooklyn, la prima sera che siamo andati fuori a cena, i nostri baci sul set, le nostre passeggiate per Londra abbracciati.
-Come ti sei permessa?- urlo avvicinandomi a Kate.
-Io stavo solo facendo il lavoro per cui sono stata pagata, sono un'investigatrice privata- mi risponde lei. -Perché quella sera sei venuta nel mio camerino e ha fatto sesso con me contro la mia volontà?-
Vedo Susan sbiancare, non sapeva neanche questo.
-Perché avevo bisogno delle conversazione sul tuo cellulare tra te e la Davis, le ho inoltrate tutte a Susan mentre eri svenuto perché avevi bevuto troppo-
-Si ma poi mi sei saltata addosso quando mi sono svegliato- mi avvicino minaccioso –Questo come lo spieghi?-
-Se me ne fossi andata avresti potuto sospettare che..-
-Avrei potuto sospettare che non sei una facile?- la guardo –Non ti preoccupare, sei bravissima a far credere che lo sei-
Non risponde, meglio così, sa che ho ragione, lo voleva fare e basta e in questo modo ho colpito anche Susan.
Mi rivolgo verso la mia amata moglie. -Non ti bastava avere le prove? Perché sei venuta sul set? Potevi benissimo chiedere il divorzio senza pretendere che io lasciassi Brooklyn-
-Volevo riprovarci, in realtà ero gelosa che tu la amassi come non hai mai amato me. Avevo ottenuto quello che volevo, poi Kate ti ha scattato delle foto anche in Francia e le ha scattate anche a Johnny e alla Davis, ero sicura che non ti saresti più avvicinato a lei e invece due giorni dopo eri a Parigi per lei, dopo che hai litigato con Johnny ero sicura che non ti saresti più avvicnato a lei-
-Infatti l'ho baciata alla premiere- dico per provocarla.
-Quando ti ho visto sono andata su tutte le furie e ho inviato tutte queste cose a Smith-
-Perché lei è qui?- mi riferisco a Kate -Ho una relazione con lei da prima che Brooklyn si licenziasse- si avvicina al mio volto e sussurra -Voglio vederti soffrire come tu hai fatto con me-
-Brooklyn non c'entra- urlo.
-Non è ancora finita qui per lei- dice con sguardo trionfante.
-E' finita qui per te- dico mentre esco dalla camera.
La sua frase rimbomba nelle mie orecchie, non può farle ancora del male, io..io non posso permetterglielo.
Mi tremano le gambe, Johnny ha sentito tutto ne sono sicuro, cosa penserà adesso?
Scivolo e mi ritrovo a terra, sento le voci di Kate e Susan dire qualcosa ma non capisco, sono ovattate, esco nel giardino e salgo in macchina.
Sto avendo un attacco di panico, non riesco a respirare, la vista mi si annebbia mi sento morire. sono stato vittima di questo imbroglio per mesi, ha rovinato tutto, ha rovinato tutto con lei.
Io non potrò più averla.
Mi accascio sul sedile del passeggero.
La portiera si apre -Robert? Robert mi senti?- riconosco la voce di Johnny prima di perdere i sensi.
Note dell'autrice:
Com'era abbastanza ovvio Susan ha voluto mantenere la minaccia che aveva fatto a Brooklyn quando lei era ancora la manager di Robert, ma scommetto che Kate (che ho voluto renderla ancora di più una donna di facilissimi costumi) non ve la aspettavate, non così.
Nel prossimo capitolo ci sarà il POV di Johnny e il suo viaggio a NY da Smith, ma ovvimente non sarà tutto così semplice però prometto che nel capitolo dopo ci sarà tanto romanticismo e un pò di tranquillità come ho promesso;)
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e passate al "capitolo" dopo perchè ho bisogno di un consiglio;)! Vi ringrazio tantissimo:)!
Ci leggiamo tra un paio di giorni;)
STAI LEGGENDO
The second occasion
FanficIn questa storia i personaggi principali: sono Johnny Depp e Robert Downey Jr. Sono presenti anche Susan Downey e Amber Heard, Tuttavia anche se non siete loro fan, la storia è comunque adatta a tutti, in quanto oltre ad essere una storia d'amore è...