Capitolo 19 - Little Depp
POV Johnny
Questa Shepherd's Pie è una bomba giuro. Guardo la nonna di Brooklyn e stranamente non trovo molta somiglianza tra le due sotto l'aspetto fisico, a livello caratteriale invece rivedo molto di lei.
-Johnny com'è?- mi chiede nonna May.
-Magnifica signora, ne voglio ancora- sorrido.
-Signora? Giovanotto non ti azzardare a chiamarmi ancora così- dice minacciosa alzando il mestolo e sventolandolo per aria. Scoppia a ridere e io con lei per un attimo ci avevo creduto.
-Allora May non ti azzardare a chiamarmi più giovanotto- recito come lei poco prima e scoppiamo tutti a ridere.
Brooklyn intreccia la mano con la mia sulla sua gamba sotto il tavolo. La vedo sorridermi.
-Ragazzi se vi dovete tenere per mano non dovete nascondervi- dice May.
-Cavolo ma non le sfugge proprio nulla- rido.
-Brooklyn non ha mai portato nessuno a casa e se tu non le avessi fatto questa sorpresa non credo che ci saremo incontrati tanto presto. Quindi su, voglio vedere la mia piccolina felice senza il bisogno di nascondersi- dice risoluta.
Wow non so se mi abbia colpito di più il fatto che sua nonna sia così aperta, mentalmente parlando, oppure il fatto che Brooklyn non abbia mai portato a casa nessuno.
-Domani vi preparo la colazione e poi andate su al cottage, sono mesi che non ci vado e ho bisogno che qualcuno gli dia una sistemata-
-Certo nonna, è un piacere, volevo proprio chiederti se potevo farglielo vedere- sorride Brooklyn.
-Bene allora domani farete una cenetta romantica e via con il dopo cena-
-Nonna ma cosa dici?-
-Brooklyn hai 28 anni mi sembra normale che abbia certi bisogni poi..-
-Va bene nonna ho capito- la interrompe Brooklyn e scoppiamo tutti a ridere.
Finita la cena mi sento a pezzi, sono due giorni che non dormo decentemente. Salutiamo May ancora intenta a mettere a riporre la cena avanza in dei contenitori e Brooklyn mi prende per mano guidandomi su una scala di legno che porta al piano superiore.
-Quella là in fondo è la camera di mia nonna, lì c'è il bagno più grande e questa è la mia stanza- dice fermandosi davanti ad una porta intagliata.
Lei sorride e apre la porta, entriamo al buio e non appena sento la porta chiudersi Brooklyn accende la luce. Mi ritrovo come catapultato 10 anni fa. Le pareti sono tappezzati di post di band storiche che io adoro. In mezzo alla stanza c'è il letto da due piazze ricoperto di cuscini ed una simpatica coperta patchwork. Mi avvicino al comò e noto delle foto, una in particolare mi colpisce.
-Sei tu?- chiedo prendendola in mano.
-Si- dice abbracciandomi.
-Eri stupenda come adesso- prendo il cellulare che ho nella tasca –Posso fare una foto a questa?-
-Certo- poi si allontana avvicinandosi al letto e tirando le coperte.
-Quando hai finito puoi farti la doccia, ti aspetto qui-
Salgo sul letto e gattonando arrivo al suo viso. Sfioro le sue labbra senza baciarle, scendo sul suo collo e lo bacio poi le sussurro
–Perché non vieni con me?-
Mi passa una mano tra i capelli -Domani sera-
-Perché?- chiedo e poi insinuo mia lingua tra le sue labbra.
-Perché la mia stanza non ha la chiave e la nonna è abituata ad entrare senza bussare-
Mi irrigidisco e lei torna a ridere.
Prendo dei boxer puliti e mi dirigo in bagno. L'acqua bollente scorre sulla mia pelle spazzando via tutte le paure e l'ansia di questi giorni. Quando ho finito mi sento come nuovo e pieno di vita. Indosso i boxer e con ancora i capelli umidi mi infilo sotto le coperte dopo aver spento la luce. La abbraccio e la faccio appoggiare sul mio petto.
-Così prenderai freddo- mi sussurra toccandomi il petto.
-No perché ci sei tu a scaldarmi-
Sento le sue gambe avvinghiarsi attorno a mio bacino come se anche loro mi stessero abbracciando. Mi prende il volto tra le mani e mi bacia profondamente, gioca con le mie labbra, mordendole e accarezzando la pelle sopra l'elastico dei miei boxer.
-Non puoi far così- le sussurro mentre sento la mia eccitazione crescere.
Ride e si stacca da me –Mi sei mancato-
-Non dirlo a me- le bacio le labbra dolcemente –Perché il letto è in mezzo alla stanza e non appoggiato ad una parete?-
-Per questo- dice mentre schiaccia un piccolo telecomandino che attiva un meccanismo.
Una tendina posta sul soffitto inizia a ripiegarsi su sé stessa rivelando un lucernario. Stando sdraiati nel letto si possono ammirare le stelle come se fossimo sdraiati all'aperto su un prato.
-E' stupendo- dico dando voce ai miei pensieri.
-Mio nonno me l'ha fatto quando avevo tre anni, avevo paura del buio così ha deciso di fare questo lucernario in modo che avessi sempre qualcosa di bello da guardare e non avessi più paura-
-Idee fantastica. Sei stata fortunata ad avere due nonni così-
-Già- dice quasi triste.
Non abbiamo mai parlato del suo passato, non so perché ma è come se fosse fonte di tristezza per lei. Non le ho mai sentito nominare i suoi genitori e questa cosa mi è sembrata molto strana ma so che quando vorrà sarà lei a parlarmene. Ci addormentiamo così, abbracciati guardando le stelle che ci proteggono con la loro luce.
Finalmente sono felice.
Mi sveglio con la luce rosea che entra dal lucernario, è solo l'alba ma io sono già pieno di energia, guardo Brooklyn abbracciata a me e sorrido. Sposto una ciocca di capelli dal suo volto e percorro con un dito il suo viso, penso a come sarebbe avere una piccola Brooklyn in mignatura gironzolare per casa.
Sarebbe fantastico.
La sento muoversi, si sta svegliando, la stringo e non appena apre gli occhi mi vede e sorride così le sussurro
-Ti amo-
Non c'è nulla di più bello che svegliarsi alla mattina abbracciati alla persona che ami e sentirsi dire quelle due parole. Mi sono sempre mancati questi risvegli con Amber, non è mai stata una romatica o da coccole e per uno come me,che starebbe giornate intere sotto le coperte ad coccolare la persona che ama, è stato un duro colpo e ne ho sempre sentito la mancanza.
Chiudo gli occhi e la sento sollevarsi fino a quando il suo respiro si infrange sul mio collo.
-Ti amo- dice.
Sorrido è lei quella giusta per me ne sono sicuro.
Nonna May è già sveglia da chissà quanto e sento un odore sublime salire lungo le scale e bussare alla nostra porta. -La nonna ha fatto i muffin oddio- la vedo alzarsi come guidata da un spirito mentre io scoppio a ridere per l'espressione sognante che ha mentre pronuncia quelle parole.
Ci prepariamo e dopo aver fatto colazione con nonna May, che sembra avere l'energia di una ventenne, ci incamminiamo nella valle.
Aspiro l'aria fredda ed è come se avesse un effetto energizzante su di me.
Con gli zaini in spalla camminiamo quasi tutto il giorno, fermandoci a bere di tanto in tanto nei ruscelli che scorrono ai lati del sentiero. Brooklyn mi racconta di tutte le volte che ha percorso queste strade con suo nonno, si addentravano poi nel bosco alla ricerca di funghi che poi lui rivendeva in paese arrotondando il suo stipendio da custode dell'unica biblioteca che c'è qui nel raggio di 50 miglia.
-E' morto nel sonno- mi sorprende la sua voce all'improvviso e vedo i suoi occhi diventare liquidi.
La abbraccio forte lasciandole baci tra i capelli. Brooklyn mi racconta poi del perché si sia trasferita NY, dopo aver lavorato come cameriera di giorno e una sala cinematografica di sera, è riuscita a dare una mano a sua nonna con le spese e a pagarsi un corso per diventare manager, una volta finito Smith l'ha assunta e dopo anni di gavetta ha avuto il suo primo incarico importante, quello con Robert.
-Siamo arrivati in paradiso- dice ad un tratto prendendomi per mano e trascinandomi sulla salita al culmine della quale c'è un cottage in legno.
Leggo la scritta posta sul cartello poco prima dell'abitazione "Welcome to Paradise" sorrido ecco a cosa si riferiva la sua frase.
Da qui si gode una vista eccezionale su tutta la vallata che viene lentamente inghiottita dall'ombra mentre qui splende ancora il sole.
-Ora ho capito perché si chiama Paradiso-
-L'abbiamo chiamata così io e mio nonno- sorride -Devo accendere la lanterna- dice correndo all'interno dell'abitazione e uscendone poco dopo con una vecchia lanternina in latta –Facciamolo insieme- dice entusiasta. Accendiamo a fatica la candela posta al suo interno a causa del vento e quando finalmente la fiamma si sviluppa Brooklyn la appende su un palo riparato da due pannelli.
Mi passa un binocolo ed sclama –Capitan Jack Sparrow vede qualcosa all'orizzonte?-
-Nulla commodoro- recito scrutando la vallata.
Brooklyn sposta le mie braccia verso sinistra e mi chiede –E adesso?-
Sobbalzo quando vedo la casa di nonna May e una luce intermittente. –E' un segnale? Cosa ci sta dicendo?-
-Quante volte ha lampeggiato?-
-Due volte- dico sicuro.
-Fallo anche tu con la nostra-
Porta la mia mano davanti alla lanterna e insieme la facciamo passare davanti, interrompendo la luce due volte.
Mi guarda sorridendo –Due intermittenze: se le lo fa da giù ci sta chiedendo se va tutto bene se noi rispondiamo allo stesso modo allora le confermiamo che è tutto ok, se facessimo tre intermittenze allora vorrebbe dire che c'è qualcosa che non va-
-Wow è fantastico- mi stupisco ancora di quando ti mi piacciano queste semplici cose.
Inizia a fare freddo così entriamo in casa e finalmente riesco a vedere al suo interno, c'è una grande sala con un camino e una cucina open space. Sulla parete del camino cè una porta di legno che da l'accesso alla camera matrimoniale enorme in fondo alla quale c'è una bagno con la doccia dalle pareti di legno.
-Questo è un nido d'amore- dico abbracciandola.
-Beh sarà anche un nido d'amore ma non ci ho mai portato nessuno qui-
La guardo stupito –Davvero? Sono il primo?-
-Come lo sei stato per la maggior parte delle cose per me-
-Dio quanto ti amo- la stringo e la bacio dolcemente.
Sa sempre stupirmi anche con le piccole cose.
Sento il mio stomaco reclamare cibo e Brooklyn scoppia a ridere. -Vediamo cosa ci ha preparato la nonna- ride aprendo i nostri zaini –Wow pasta al forno-
-Io qui ho due filetti- dico guardando nel mio.
-Bene mi metto all'opera- sorride mentre tira fuori le pentole iniziando a lavarle per togliere la polvere anche se qui non ne vedo.
Mette in forno la pasta e dopo qualche minuto la stanza si riempie di un profumo delizioso, io accendo il fuoco e quando finalmente inizia a bruciare corro da lei che sta cucinando il filetto e la abbraccio da dietro baciandole il collo. Lei sposta la testa di lato per lasciarmi più spazio, faccio vagare le mie mani sul suo ventre alzando la maglietta. La faccio girare e non appena le nostre labbra si uniscono il "ding" del forno ci fa scoppiare a ridere.
-Meglio mangiare- mi sussurra mentre fa scivolare la sua mano sul mio petto fino alla cintura.
-E' tutto delizioso- esclamo dopo aver fino tutto.
-Manca una cosa- esclama dirigendosi verso il suo zaino, tira fuori una bottiglia e io riconosco subito il suo contenuto.
-Rhum ma..-
-La nonna sa quanto fa freddo qui alla sera quindi bisogna riscaldarsi in qualche modo- dice sventolando la bottiglia e scoppiando a ridere.
Prende due bicchierini e li riempie fino all'orlo.
–A Johnny Depp- esclama, la seguo e bevo il contenuto.
Prendo la bottiglia e riempio ancora –A Brooklyn Davis- e beviamo ancora.
-A noi- dice sorridente.
Facciamo altri due o tre brindisi così o forse anche quattro, ho perso il conto, ma quando ci alziamo dal divano lei non riesce proprio a reggersi in piedi e cade su di me iniziando a ridere. Io non sono messo meglio ma è proprio il caso di dire, per la prima volta nella mia vita che sono "ubriaco di felicità".
Mi siedo mentre la porto sul di me, le mie mani salgono sui suoi fianchi sfilando il suo maglioncino. Le nostre lingue si incontrano e giocano portando poi anche le nostre labbra ad unirsi, sento la mia eccitazione crescere mentre lei inizia a muoversi su di me ma poi Brooklyn si alza.
-Dove vai?- le chiedo trattenendola per una mano.
-Doccia- dice sorridendo.
-Ottima idea-
-Da sola- ride.
Mi alzo e la raggiungo, le prendo i fianchi e faccio aderire i nostri bacini –Ieri sera avevi detto che l'avremmo fatta insieme-
-Non me lo ricordo- dice fintamente innocente.
Metto le mani sui suoi jeans e glieli sfilo. La guardo negli occhi e in un attimo le nostre labbra si toccano, mi morde la lingua e sorride, mi abbasso e la sollevo facendo stringere le sue gambe attorno ai miei fianchi, entro nella doccia e la appoggio contro la parete fredda, lei inarca la schiena portando il suo seno ancora più vicino al mio volto. La lascio andare liberando così le mie mani che possono slacciare il suo reggiseno che lancio sul pavimento. Mi tolgo la maglietta mentre lei mi sfila i pantaloni e i boxer, premo la mia eccitazione contro il tessuto del suo intimo e inizio a giocare con il suo capezzolo facendo scivolare una mano sul suo fondoschiena. Passa una mano tra i miei capelli e mi fa alzare la testa portando la mia bocca dal suo seno alle sue labbra.
Voglio farla mia qui. Adesso. Ma lo spazio è troppo piccolo. Apre l'acqua calda e e il suo corpo inizia a bagnarsi diventando ancora più sexy. Prende il bagnoschiuma che a contatto con l'acqua diventa schiuma che inizia a passare sulla mia eccitazione, io faccio lo stesso con lei, disegno cerchio concentri intorno al suo seno che reagisce facendo diventare i capezzoli turgidi, non resisto e ne mordo uno facendola gemere.
-Andiamo di là qui è troppo pic..- sussurro.
Mi guarda maliziosa, penso che sia l'alcool a renderla così e questo mi piace perché non abbiamo più inibizioni. Insinua la lingua tra le mie labbra e io faccio scivolare i suoi slip sul fondo della doccia. Mi da le spalle e porta le mie mani sul suo ventre, la abbraccio e sento il suo fondoschiena muoversi contro la mia eccitazione. Bacio il suo collo e passo alla sua spalla mordendola, lei si piega in avanti appoggiando una mano sul muro e io non resisto e mi unisco a lei così, le mie mani afferrano il suo bacino aiutandomi nei movimenti. Respiro velocemente e gemo, rallento il ritmo piegandomi su di lei facendo aderire il mio petto alla sua schiena, afferro il suo seno e tiro entrambi i suoi capezzoli, la sento gemere più forte mentre spinge il suo fondoschiena contro il mio bacino. Sento che sono al limite così mi alzo e la faccio girare, la sollevo rischiando di scivolare e mi unisco ancora a lei facendola appoggiare al muro, faccio fatica a mantenermi in equilibrio, fortuna che lei ha avuto un'ottima idea prima. Stuzzico con la lingua le sue labbra e finalmente incontro la sua compagna, spingo ancora, più a fondo e raggiungiamo il piacere perdendo le forze mentre io sussurro -Ti amo- sulle sue labbra.
Le mi sorride, mi stacco da lei facendole appoggiare di nuovo i piedi a terra.
-L'alcool ti rende audace- le sussurro strusciandomi a lei.
-Amore- sorride imbarazzata.
-Mi piace- la stuzzico baciandola sul collo facendole sentire la mia lingua sulla sua pelle.
Ride ed esce dalla doccia avvolgendosi con un telo bianco che lascia cadere per terra una volta asciutta.
-Dove vai?- chiedo guardandola in tutto il suo splendore.
-Di là- sorride.
La guardo camminare completamente nuda verso la camera da letto e sento la mia eccitazione crescere di nuovo. Esco dalla doccia asciugandomi il più velocemente possibile. La vedo sotto le coperte così spengo la luce e la raggiungo.
POV Brooklyn
-Dove vai?- mi chiede mentre esco dalla doccia.
-Di là- sorrido. Non sono mai stata così sfacciata come stasera ma Johnny tira fuori anche questo mio lato e forse una mano me l'ha data anche tutto l'alcool che abbiamo bevuto stasera.
Prima, nella doccia, so di averlo stupito e la cosa ha stupito anche me ma avevo voglia di sentirlo mio e non volevo perdere la magia di quel momento così ho improvvisato.
Sento l'acqua spegnersi e sorrido, ho voglia di sentire la sua pelle sotto le mie dita e il suo profumo pervadermi i polmoni. Voglio stare abbracciata a lui e godermi le sue carezze ma a quanto pare dovremo rimandare dato che non appena si infila sotto le coperte sento la sua eccitazione premere contro il mio fondoschiena mentre mi abbraccia. Mi giro e lo guardo nei occhi, quei magnifici occhi illuminati dalla luna.
Percorro con la mano il suo petto fino ad arrivare al suo bacino sfioro la sua eccitazione lui mi guarda colpevole.
-E' colpa tua, sei troppo bella e mi rendi felice-
Come fa a dire una cosa dolce e renderla sexy nello stesso momento? Solo lui ci riesce.
-Ti amo- gli sorrido baciandolo dolcemente.
Mi fa sdraiare sulla schiena e inizia a baciarmi mentre con le dita parte dal mio seno fino ad arrivare alla mia intimità sfiorandola. Poggio la mano sul suo petto e lui si mette sopra di me, mi bacia e si unisce a me facendomi gemere ancora. Bacia il mio collo, sento la sua lingua sulla mia pelle e rabbrividisco, le sue spinte sono più dolci di quelle di prima, ci stiamo amando senza fretta e senza frenesia. Mi avvicino al suo petto con il volto, faccio scendere una mano sul suo fondoschiena perfetto e lo afferro mentre con la bocca accolgo tra le mie labbra il suo capezzolo, lo stuzzico con la lingua e diventa turgido all'istante, lo mordo e lo sento gemere, sorrido, allora piace anche a lui questa cosa. Mentre continua a spingersi dentro di me bacio il suo petto, il piacere inizia a farsi largo dentro di me e mi lascio andare trascinandolo giù mentre le nostre labbra si incontrano, ancora un paio di spinte e io raggiungo il piacere mentre lui mi segue a ruota dopo qualche secondo. Rimaniamo così per qualche secondo abbracciati, si stacca da me guardandomi negli occhi.
-Se continuiamo così dovrai dire a nonna May che diventerà bisnonna-
Rido –Un piccolo Johnny, sarebbe stupendo-
-O una piccola Brooklyn- sorride –Sarebbe fantastico- si avvicina alle mie labbra e mi bacia dolcemente –Allora facciamo un piccolo o una piccola Depp-
Sorrido, sono fortunata ad averlo, lui è tutto quello che di meglio potevo avere. E' qui con me, adesso, ci amiamo e vuole un figlio da me.
Cosa ci può essere di più bello?
Note dell'autrice:
Siamo arrivati alla conclusione di questa storia (ebbene sì) sono rimaste tante cose in sospeso (Smith, Robert, il passato di Brooklyn, Amber) tutte cose che saranno oggetto del sequel che ho deciso di scrivere! Ho deciso di dare un seguito alla storia in quanto ho ancora tante cose da raccontare e non mi sembrava ancora giunto ilmomento di lasciare questi personaggi che ho tanto amato.
Ho deciso di chiudere così la storia con un Happy Ending perchè è molto nel mio stile e perchè mi sembrava bello chiudere con la frase di Johnny che dice a Brooklyn di voler un piccolo Depp! Il capitolo è molto tranquillo, senza colpi di scena, se non alla fine e anche un pò hot ma ci sta voglio dire Johnny è pur sempre il più sexy della terra;)!
Detto questo ringrazio le mie più fedeli sostenitrici che cito in ordine di comparsa:): TaurOtharDowneyDepp, jcdforever, Winaforever93, Haelys, Sara17202! Siete fantastiche e spero che mi seguirete anche nel seguito:)!
Per chi non l'avesse ancora fatto spero che mi scriverete una recensione per farmi sapere cosa ne pensate di tutta la storia e vi ringrazio in anticipo se lo farete:)!
Detto questo ci leggiamo nel prologo del seguito:)!
Grazie a tutti per aver letto fino a qui:)!
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The second occasion
FanfictionIn questa storia i personaggi principali: sono Johnny Depp e Robert Downey Jr. Sono presenti anche Susan Downey e Amber Heard, Tuttavia anche se non siete loro fan, la storia è comunque adatta a tutti, in quanto oltre ad essere una storia d'amore è...