Questione di punti di vista

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Capitolo 11 – Questione di punti di vista


POV Brooklyn

"Grazie a te per avermi dato la possibilità di ascoltarti nonostante ti abbia trattato da stronzo. Tratta bene la mia felpa, ha bisogno di essere abbracciata. Sii forte, so che lo sei. Ci sentiamo stasera"

Leggo il messaggio di Johnny e sorrido. Lo stronzo? Lui in confronto a Robert è decisamente un santo altro che.

Mi tolgo la felpa e la ripongo nell'armadio a vista se la vedesse Robert in giro sono sicura che penserebbe male all'istante.
Mi butto sotto la doccia, e lavo via tutta le delusioni della sera prima, all'uscita mi sento rinata ma piombo nell'ansia quando sento bussare alla porta.

E' lui.

Gli apro ma non riesco a guardarlo in faccia. Lo sento chiudere la porta dietro di sé.
E' lì fermo, lo sento respirare, mi giro e noto che sta osservando la stanza come se volesse cogliere qualcosa, qualsiasi cosa voglia trovare non la troverà.

-Mi dispiace essermene andata via ieri sera, sai quanto sono impulsiva-
-Lo capisco- dice freddo e poi aggiunge –Dove sei stata stanotte?-
-Mi sono schiarita le idee-
-Con Johnny?- dice tagliente.

Cosa? Fa ancora il geloso? Non ci posso credere.

-Robert, non tirare in mezzo ancora Johnny. Se sei qui per parlare di questo puoi anche andartene, altrimenti resta e finiamo il discorso di ieri sera-
Lo vedo stringere i pugni, è incazzato lo so.
-Ieri sera non mi hai fatto finire di parlare..- fa una pausa e prende ad elencarmi tutto quello che gli ha detto Susan.

Lo manderà sul lastrico e dirà che si droga ancora? Dio quella donna è pazza completa.

-Mi dispiace Robert- sono sincera –Questa storia è stata complicata fin dal principio, ma..ma non posso sopportare che tu mi abbia mentito solo per gelosia o solo perché sei innamorato di me-
-Solo..sembra una cosa da poco- mi interrompe.
-Non è una cosa da poco ma c'era un'unica regola che avevo posto al nostro rapporto ed era..-
-Sincerità- conclude la mia frase poi mi guarda il suoi occhi si sono fatti più duri –Dobbiamo finirla qui, mi dispiace di averti deluso, io ti amo e penso che non mi passerà tanto facilmente ma..devo tornare con mia moglie e se non posso averti, allora non divorzierò più, fingerò di stare con lei e basta-

C-cosa? Lui mi sta lasciando? Lui? Non dovevo dirle io quelle parole?
Stringo i pugni, ha capovolto la situazione e mi sta facendo sentire in colpa anche adesso
-Mi vuoi far sentire in colpa più di quanto non mi senta già?- urlo e poi continuo –Non ti basta avermi fatto passare per quella che ti ha sedotto e ti ha strappato da tua moglie e i tuoi figli? Non ti basta avermi fatto innamorare di te?- dio ho detto che lo amo per la prima volta e vedo i suoi occhi illuminarsi –Non ti basta che io mi senta così male perché mi hai mentito? Adesso mi vuoi fare anche sentire in colpa perché non accetto di avere una relazione con te mentre tu fai finta di essere ancora felicemente sposato con tua moglie? Dio Robert sei proprio uno stronzo egoista- urlo fuori di me.
-Sarò pure uno stronzo egoista ma l'ho fatto perché ti amo, ma forse mi sbagliavo su di te, forse sei come quelle attricette che vogliono solo la fama, che vogliono essere contese tra due uomini per sentirsi desiderate. Sono stato io a sbagliare ma non ti preoccupare non accadrà mai più stanne pur certa. Ora ti puoi uscire con tutti quelli che vuoi, io non sarò più un problema per te- tira un pugno al muro e mentre esce dalla porta sussurra un –Fanculo-

Sono a pezzi, so che mi ha paragonato a quelle altre per ferirmi perché non faccio quello che vuole ma non doveva farlo, sto male davvero, perché mi sono innamorata di lui?


POV Robert

-..io non sarò più un problema per te- tiro un pugno al muro e mentre esco dalla porta sussurro un –Fanculo-

Sto urlando dentro di me, cazzo non doveva andare così. Quella felpa e il fatto che non mi abbia voluto dire dove e con chi ha passato la notte mi ha fatto ingelosire ancora così, sì, ho voluto fare, ancora una volta, la parte dello stronzo e l'ho lasciata, volevo farla sentire in colpa per tutto quello per cui in realtà dovrei sentirmi in colpa io ma non ce la faccio.
Non dovevo paragonarla a quelle sciacquette che lei, e anche io, tanto odia.

Ora non mi vorrà più vedere e ha anche ragione.

Devo chiamare Johnny, lui sa tutto, sa quello che non sono riuscito a dirle neanche oggi, ho bisogno di sentire il suo parere, ho bisogno di sapere se hanno passato la notte insieme.
Questo pensiero mi sta logorando e mi ha fatto perdere la testa anche adesso.



POV Johnny

Sono in volo per Parigi e tra poco meno di due ore sarò nella città dove abitano i miei figli, non vedo l'ora di abbracciarli.
Il mio cellulare vibra.
"Grazie per la chiacchierata e per la felpa magica. Buon viaggio"

Sorrido è Brooklyn e digito senza neanche pensarci.
"Grazie a te per avermi dato la possibilità di ascoltarti nonostante ti abbia trattato da stronzo. Tratta bene la mia felpa, ha bisogno di essere abbracciata. Sii forte, so che lo sei. Ci sentiamo stasera." Sorrido e invio il messaggio.

Questa notte è stata a dir poco inaspettata, trovarla lì nel camerino di Rob, in lacrime, poteva voler dire solo una cosa: Robert le aveva detto la verità o almeno per quanto mi ha detto Brooklyn, le ha solo detto parte della verità, forse quella che riguarda Susan è la parte meno dolorosa, se Brooklyn sapesse quello che è successo prima dell'inizio delle riprese e che è ricapitato un paio di settimane fa, forse lei non piangerebbe più per lui semplicemente vorrebbe spaccargli la faccia.
Stasera saprò se Robert le ha confessato tutto oppure no.

Oh un attimo..sento vibrare il cellulare e vedo il suo nome lampeggiare sullo schermo.
"Ciao Robert"
"Johnny.." dice freddo.
"Sei stato da lei?"
"Si a quanto pare subito dopo che ci sei stato tu"

Come fa a sapere che io e Brooklyn ci siamo visti? Sono sicuro che lei non glielo avrebbe mai detto.

"Non so come tu faccia a sapere che ci siamo visti ma ti posso assicurare che è stato assolutamente casuale e non è successo nulla.." mi costa dirglielo ma "Mi ha parlato di te per due ore di fila"
"Davvero?" il suo tono è sorpreso.
"Si" dico secco, adesso penserà che lei pensa a lui e lo vuole perdonare.
"Sono stato da lei prima e..l'ho lasciata e ho fatto ancora lo stronzo..le ho detto che è come tutte le altre"
"Cosa? Robert scusa ma te lo devo dire..sei proprio un coglione! Non ti rendi conto di quale persona speciale lei sia? Ti rendi conto che l'hai ingannata, l'hai tradita e adesso l'hai anche lasciata? Ma per che cazzo ti comporti così?" dico fuori di me.
"Di Kate e di quella sera non gliel'ho detto" dice sottovoce "Non ne ho avuto il coraggio e mi sono incazzato perché ho visto la tua felpa nell'armadio e pensavo che fosse stata a letto con te per ripicca"
"Sinceramente Robert ho altro a cui pensare invece che portarmi a letto qualcuno per farti un dispetto e sai che non sono così"
"Sei un buon amico, io al tuo posto forse ci avrei provato"
"Non ho nessun dubbio" dico serio quando c'è lui in giro nessuna donna è al sicuro "Adesso cosa intendi fare?"
"Non lo so spero di farmi perdonare in qualche modo"
"Devi dirgli di Kate o..o qualcuno lo farà prima o poi"
"Ti chiedo di darmi tempo mi inventero' qualcosa"
"Robert.." faccio un respiro "È meglio se la lasci andare, non si merita tutto questo"
"Johnny non dirmi cosa devo fare" urla alterato "Piuttosto pensa ad Amber e fatti i cazzi tuoi" urla.
"Non nominare Amber, tu ne hai già troppe a cui pensare e per la cronaca, mi hai chiamato tu quindi se non vuoi un parere sincero allora non chiamarmi più!" non risponde e allora concludo "Non ti parerò più il culo, tu fai quel cazzo che vuoi con Kate e Susan ma se fai ancora del male a Brooklyn te la vedrai con me, non voglio che si licenzi ancora per colpa tua! Ti saluto" concludo e chiudo la chiamata prima di aspettare una sua risposta.

Dio si può ricevere una chiamata per un consiglio e finire a litigare perché sei stato troppo sincero?
Con Robert evidentemente si può.
Susan è sua moglie, Kate non mi rigurarda, ma Brooklyn sì, non se lo merita. Se prima non sapevo perché la difendevo adesso che l'ho conosciuta, almeno un po, adesso che ho avuto la conferma che Robert la sta ferendo e che non è stato ancora del tutto sincero con lei, adesso sì lo so perché la difendo.

Guardo fuori dal finestrino e solo ora mi accorgo che stiamo per atterrare a Parigi, vedo la Tour Eiffel padroneggiare sulla città e poi mi tornano alla mente le parole di Robert "Pensa ad Amber", forse ha ragione, dovrei pensarci un po' di più a lei ma non ce la faccio, è diventata troppo gelosa, non mi appoggia in nessuna scelta, mi ha chiesto di lasciare gli Hollywood Vampires e adesso è volata in Australia per prendere parte alle riprese del seguito di Magic Mike e io so già che lei farà la civettuala con tutti e temo che faccia qualcosa per farmi soffrire e farmi fare tutto quello che vuole per la paura che ho di perderla.
Stranamente però questa paura si è affievolita ultimamente, ho fatto tutto quello che potevo per lei e per tenermela stretta ma lei è cambiata troppo, è diventata una diva, di quelle che se ne sbattono dei fan e non fanno nulla per ricambiare.
Dio non so come abbia fatto a diventare così.
Anche quando facciamo l'amore ho come la sensazione che lei abbia sempre la testa da un'altra parte o che stia recitando una parte.
Forse questa pausa e vedere i miei figli mi aiuterà a capire cosa voglio veramente.


Una volta uscito dall'aeroporto vengo colpito da un'ondata di flash, penso che sia la solita routine ma questa volta i giornalisti francesi mi fanno tutti una domanda "Cosa ne pensi della storia tra Amber e Channing Tatum?"
Cosa cazzo stanno dicendo?
Cosa c'entra quel palestrato di Tatum?
Salgo in macchina senza rispondere, non appena partiamo guardo il mio collaboratore e gli chiedo che cosa stia succendendo. Lui intimorito mi passa una copia del giornale di gossip uscito stamattina.
Mi si gela il sangue.
In copertina c'è una foto un po' sfuocata ma io riesco a riconoscerla, è Amber, abbracciata a Tatum che le sta toccando il fondoschiena con una mano mentre con l'altra mano le tiene il volto e la bacia.
Dio.
Me lo sentivo.
Sta facendo la stronza per farmi soffrire.
Mi sento a pezzi, questo non me lo merito dopo tutto quello che ho fatto per lei.

-Jake portami in hotel, poi chiama Brooklyn e annulla tutti i miei impegni e fammi portare una bottiglia di rhum in camera- urlo fuori di me.

Voglio stare da solo e non voglio pensare più a nulla.



Apro gli occhi, disturbato dalla vibrazione del mio cellulare, tento di alzarmi dal letto ma un giramento di testa mi butta di nuovo sul materasso. La vista è appannata e scorgo sul comodino la bottiglia di rhum mezza piena, dio ci sono andato giù pesante e ora non riesco neanche a reggermi in piedi. Allungo la mano sul materasso e lo tasto ad occhi chiusi fino a trovare il cellulare che ha ormai smesso di vibrare. La luce dello schermo entra come una lama nei miei occhi e sono quasi tentato dal lasciar perdere ma guardo le notifiche: 20 chiamate perse.
18 di Amber e 2 di Vanessa.
Dati i numeri direi che sanno che io so.
Scommetto che lo sa anche Brooklyn, per forza lo deve sapere, ho saltato tutti gli incontri che lei mi ha organizzato e ho mandato all'aria tutti i suoi piani.

Mando un messaggio a Vanessa con scritto
"Sto bene, ti chiamo appena mi riprendo"
Siamo separati ma l'affetto tra noi è rimasto, per lo meno per i nostri figli, dobbiamo andare d'accordo per loro.

Amber? Ci penso un po', chissà cosa si inventerà per giustificare quello che ho visto.
Che si fotta per ora, non la voglio sentire.

Scorro sulla rubrica fino ad arrivare al nome che mi interessa, schiaccio e parte la chiamata.
Chiudo gli occhi e sento la sua voce
"Johnny"
"Sono un idiota" dico serio riferendomi al fatto che ho saltato tutti gli impegni di oggi.
"Stai bene?" Perché non è arrabbiata con me? Ho mandato all'aria il suo lavoro.
"Lo sai?" le rispondo di rimando.
"Si, non ti ho chiamato perché pensavo volessi stare un po' da solo"
"Meno male che almeno tu l'hai capito" sospiro.
"Posso fare qualcosa per te?"
"Ti ho già dato abbastanza lavoro, chissà quante chiamate avrai dovuto fare o avrai ricevuto dopo la mia assenza" "Centinaia, ma ti ho coperto e ti ho fissato altre interviste..saranno giorni pieni" la sento sospirare "Sicuro che ce la fai?"
"Tranquilla, ce la faccio. Piuttosto dimmi cosa ti ha detto Robert" sentiamo se quello che le ha detto coincide con quello che ha detto a me.
"Mi ha detto quello che gli ha detto Susan poi si è arrabbiato, ha capito in qualche modo che ci siamo visti e come al solito ha pensato male, mi ha lasciato Johnny"
So che sta piangendo e.. "Vorrei essere lì con te" è troppo tardi quando mi accorgo che ho dato voce ai miei pensieri.
"Hai bevuto tanto Johnny"
Fortuna che la mette sul ridere.
"Troppo a dire il vero ma non potevo fare altro, sono distrutto, prima Robert poi Amber.."
"Johnny.." fa una pausa "Non voglio che entri anche tu nella storia con Robert, non voglio vedervi litigare ancora. Comunque hai sentito Amber? Come intendi procedere?"
"In realtà mi ha chiamato tipo 18 volte e sinceramente non l'ho richiamata, non ho voglia di sentire quello che ha da dire perché tanto so che sono tutte cazzate, l'avevo beccata a mandare messaggi a Tatum qualche mese fa ma lei mi aveva assicurato che erano solo amici e io, come un deficiente, ci avevo anche creduto e adesso non ha neanche avuto le palle per dirmi cos'era successo tra loro e se non fosse stato per i giornali chissà quando sarei venuto a saperlo..io..non ce la faccio Brooklyn, forse sei l'unica che mi può capire adesso con quello che stai passando con Robert"
"Ti capisco eccome, prenditi il tuo tempo, magari parla con qualcuno che ti conosce davvero e sa cos'è meglio per te"
"Vanessa, parlerò con lei anche se so già che odia Amber e quindi sarà abbastanza di parte il suo consiglio"
"La capisco benissimo..insomma chi è che non odia Amber?"
Rido.
"Adesso ti lascio riposare, dalla tua voce direi proprio che ne hai bisogno! Johnny..non bere più e domani non saltare le interviste o mi troverò nei guai" ride, mi fa piacere sentirla così poi continua "Scherzo se hai bisogno chiamami e sposto gli appuntamenti"
"Brooklyn grazie..non ci speravo che tu diventassi qualcosa di più che la mia manager"

E con questa frase cosa intendo dire? Non lo so nemmeno io ma meglio non far allontanare l'unica persona che per ora è stata sincera con me.

"Cioè non pensare.."
"Ho capito cosa intendi Johnny, penso lo stesso di te" so che sta sorridendo "Sai una cosa? Avresti bisogno della tua felpa magica adesso"
"Cavolo hai ragione" sono contento che ce l'abbia lei.
"Johnny devo andare, devo fare qualcosa per un mio amico, è urgente"
"Rimanda..io ho bisogno di te"

Ancora queste frasi equivoche, dio ma quanto era forte questo rhum?

"Ci sono per te J, tranquillo ti chiamo stasera, tu riposa! Stasera hai una cena che non puoi perdere"
"E con chi? Scusa non mi ricordo" dico affranto, sono davvero un pessimo cliente.
"Te lo dico stasera prima che tu esca, preparati, per le nove nella hall, ci sarà una macchina ad aspettarti"
"Grazie" dico e finalmente mi sento più rilassato.



POV Brooklyn

"Ci sono per te J, tranquillo ti chiamo stasera, tu riposa! Stasera hai una cena che non puoi perdere" dico senza pensarci.
Non ha nessuna cena stasera ma devo riuscire a farlo uscire, non può rimanere in camera a deprimersi e non posso neanche io.

3 hours later
Sapete dove mi trovo? Parigi.
Si sono pazza, lo so.
E' che non sapevo cosa inventarmi davvero, Johnny ha bisogno di qualcuno, Amber è una stronza, ma questo già lo sapevo; ho provato a chiamare Vanessa, lei non so come, ma sapeva già della mia esistenza e soprattutto mi ha fatto una domanda che mi ha decisamente spiazzato
"Ma se sei la sua manager perché non sei qui con lui?"
Già perché?
La risposta non è tardata ad arrivare da parte sua "Scommetto che è opera di Amber, so che Johnny farebbe di tutto per non ferire chi gli sta accanto ma dato che lei ha fatto quello che ha fatto direi che non ci sono più vincoli! Johnny ha bisogno di qualcuno adesso, non può buttare all'aria tutto, quindi Brooklyn le chiedo di venire qui, penso che gli farà piacere dato come mi ha parlato di lei"

Che dire questa donna è la persuasione fatta a persona e poi non c'è nessuno che conosca Johnny come lei e soprattutto io sono la sua manager e i manager seguono ovunque i loro clienti.
Spiegato il motivo per cui sono qui anche se in realtà sentivo il bisogno di staccarmi anche io da Londra per qualche giorno.

"Scusa se non ti ho chiamato ma ho avuto del lavoro da fare. Hai una cena di lavoro con un produttore per un nuovo film, lui si trova qui a Parigi e ha voluto incontrarti subito" digito in fretta non sapendo cosa inventarmi.
"Perfetto" è ancora triste lo so.

Mi trovo nella hall vestita di tutto punto con un vestito blu notte senza spalline, e un copri-spalle bianco, pensavo di aspettarlo qui e fargli una sorpresa ma temo che non si presenterà per via di quello che è successo oggi. Così mi faccio dire il suo numero di camera, dopo aver dimostrato di essere la sua manager, e mi dirigo verso l'ascensore.

Busso alla porta, non provengono rumori dall'interno.

-Un attimo- gli sento dire.

Quando apre, rimango un attimo paralizzata, indossa un completo scuro gilet e pantaloni, con una camicia bianca tirata su fino ai gomiti, lasciando scoperti i tatuaggi che ha sulle braccia.
Era pronto.

-Brooklyn?- mi sorride sorpreso -Sei reale o è ancora l'effetto del rhum che mi fa brutti scherzi?-
-Avevi bisogno della tua felpa no?- sdrammatizzo.

Con un gesto inaspettato mi tira a sé, mi stringe, sento il suo respiro farsi più pesante come se fosse sul punto di piangere.
-Avevo bisogno di te- mi sussurra e io non capisco più nulla.



Note dell'autrice:
Capitolo abbastanza chilometrico e con vari colpi di scena!
Robert fa ancora lo stronzo, in preda alla gelosia ma se ne pente solo che è troppo orgoglioso per chiedere scusa. Brooklyn ci rimane parecchio male per quello che le ha detto e in più ha avuto anche la faccia tosta di lasciarla quindi il loro incontro è stato abbastanza catastrofico. Finalmente c'è anche il confronto tra Johnny e Robert e si nota la differenza nel modo di pensare tra i due e Johnny si fa sfuggire qualcosa che non sapevamo ancora, riguardante una certa Kate! In più il povero Johnny viene colpito anche da Amber che anche se è dall'altra parte del mondo riesce comunque a fare casini! Brooklyn prende la pazza/saggia decisione di andare a Parigi perchè sa che ora è il suo turno per stare vicino a Johnny e da qui i due inizieranno ad avvicinarsi;)!
Spero vi sia piaciuto!
Ringrazio tutti per i like e i messaggi come al solito:)
Ci leggiamo tra un paio di giorni:)!


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