Oh shit I love her

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Louis's P.O.V.

Erano dieci minuti che aspettavo Emma, fuori da casa sua per portarla allo pseudo di appuntamento che Martin le aveva preparato. Aveva scelto apposta me come terza persona,perchè sapevo che avrei passato tutta la serata a provarci con la tipa del locale, in modo che Martin sarebbe potuto restare solo con lei. Era la prima volta che era in difficoltà con una ragazza.
Avevo chiamato Emma, le avevo mandato una decina di messaggi ma non avevo ottenuto risposta, stavo cominciando a preoccuparmi. Così provai a vederere se la porta fosse aperta, ma Emma non era stupida ed era chiusa a chiave, e ovviamente la chiave non ce l'avevo. Poi pensai a quando Martin andava da Zoe di nascosto, dai suoi genitori, quando il pomeriggio a casa c'era solo lei e qualche volta la sorella ma non si faceva ne vedere e nemmeno sentire, mi venne in mente che nel vaso c'era la chiave di riserva, detta anche chiave delle scopate. Aprì la porta, nella casa c'era un silenzio tombale,sembrava non ci fosse nessuno; salì al piano di sopra dove c'erano tutte le stanze e vidi che la stanza di Emma aveva la porta aperta. Così entrai la trovai in lacrime e immersa in una pozza di sangue

"EMMA COSA CAZZO E' SUCCESSO..."
Non rispose era priva di sensi
Chiamai il 911
-911 Qual'è l'emergenza?-
-C'è stata un' aggressione, la vittima è priva di sensi-
-Mando una squadra subito all'indirizzo...-
Martin's P.O.V.

-SE TE LA STAI SCOPANDO TI AMMAZZO, DOVE CAZZO SIETE?-
Era il centesimo messaggio che inviavo a Lou e non avevo ricevuto risposta, avevo chiamato altrettante volte Emma ma il numero non era raggiungibile, come quello di Louis. Chissà cosa stavano facendo quei due...e se Em e Lou stessero...no non poteva essere Louis era il mio migliore amico da sempre non poteva tradirmi in questo modo. Pensai ai talent della Spinnin Records mi avevano detto che potevano redermi il più famoso dj del mondo. La cosa mi allettava ma Emma...
Non so cosa mi stesse prendendo per lei, non avevo mai provato quelle emozioni prima, non volevo che le cose andassero male.Volevo che andassero bene e che avesse un significato per me e per lei, era la prima volta che non volevo scoparmi e basta una ragazza. Lei, volevo farla sentire speciale, una principessa.
Finalmente Lou mi richiamò
M: SI PUÒ SAPERE DOVE CAZZO SEI...

L: AMICO TI POSSO SPIEGARE

M: NON POSSO CREDERCI CHE TU MI ABBIA PUGNALATO LE SPALLE IN QUESTO MODO. LA AMO IO CAPISCI, LA CONOSCO DA POCO EPPURE MI SEMBRA DI CONOSCERLA DA SEMPRE COME SE FOSSIMO FATTI L'UNO PER L'ALTRA E TU COGLIONE CHE NON SEI ALTRO ME L'HAI PORTATA VIA E TE LA SEI FATTA. COME È STATO, BELLO SPERO PERCHÈ DA OGGI IO E TE NON SIAMO PIÙ AMICI E NON SAREMO MAI PIÙ FRATELLI NON MI IMPORTA SE LE NOSTRE MADRI SI CONOSCONO DA SEMPRE, TU LURIDO FIGLIO DI PUTTANA MI HAI TRADITO

L: MARTIN CAZZO LA SMETTI DI FARE IL MELODRAMMATICO, EMMA È IN OSPEDALE. QUANDO SONO ANDATO A CASA SUA A PRENDERLA L'HO TROVATA GIACERE PRIVA DI SENSI IN UNA POZZA DI SANGUE E LACRIME

M: DOVE STA ADESSO

L: AL SAINT VICENT, QUELLO DOVE ERA STATA RICOVERATA QUANDO L'HAI SALVATA

M: ARRIVO SUBITO
Chiusi la chiamata e presi la moto, sfrecciai per le vie della città al limite della legalità, anzi forse lo avevo superato ma non mi importava niente...senza di lei niente avrebbe avuto più senso.
Arrivai in ospedale, era nella stessa stanza dell'altra volta, Lou era seduto fuori ad aspettarmi, non entrò con me mi disse che dovevo entrare da solo e dire a lei tutto quello che avevo detto a lui mentre davo di matto, perchè credevo che il mio migliore amico mi avesse tolto colei che in due giorni aveva dato un senso ad ogni cosa.
Era il priva di sensi, il cuore batteva ancora,non era morta, le mani erano calde. In quel corpo c'era ancora della vita, mi sedetti accanto a lei, le presi una mano e cominciai a parlare.
"Emma, non so se ti ricorderai qualcosa della scorsa serata. Ma io mi ricordo tutto ogni cosa, ricordo come eri bella, come il tuo sorriso illuminava la sala. Come i tuo occhi erano la cosa più bella presente e come il tuo sorriso mi aveva fatto sentire. Come mi sono sentito quando in preda ad una sbronza che mi ricorderò per tutta la vita, sei caduta e ti sei ritrovata a pochi millimetri dalla mia faccia, e come mi sono sentito quando ho eliminato la distanza tra di noi, quando le tue labbra hanno toccato le mie, è stato il momento più bello della mia vita. Non mi lasciare Em, non mi lasciare io ti amo Em"
Così le posai un lieve bacio sulle labbra e i suoi occhi si riaprirono, erano la cosa più bella del mondo, aveva le lacrime agli occhi. Aveva sentito tutto e forse si ricordava tutto della festa o almeno in parte...
"Martin, io..."
"Dì di si, ti prego"
Non rispose mi guardò,mi sorrise e mi baciò, forse fu un bacio migliore del primo, lei era lei e io ero io, eravamo sobri...eravamo abbastanza sobri per amarci e non so bene come mi sentivo,e forse non riuscirò mai a spiegarmi ciò che era successo tra me e quella ragazza diversa da tutte le altre.


Superhero-Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora