What is happening to you?

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Martin's P.O.V.
M: Tesoro, com'è non sei venuta a scuola oggi
M: Ti va se ti vengo a trovare
M: Tutto okay?
M: Ti posso venire a portare gli appunti di storia
M: Em... ci sei
Avevo mandato un trilione di messaggi ad Emma e non c'era stata nessuna risposta nemmeno visualizzava: non si collegava dalle tre del mattino. Chissà se era successo qualcosa?
"Lou, scrivi ad Em. Vediamo se a te risponde?"
L: Com'è non sei venuta a scuola?
L: Em, tutto okay?
L: Possiamo venire a trovarti dopo la scuola
Neanche a Lou aveva risposto, era per forza successo qualcosa di grave, altrimenti sarebbe a scuola con noi, e se anche non fosse venuta per un'pò di influenza risponderebbe ai messaggi.
Mi venne in mente una cosa, il blog. Em non lo aggiornava da parecchio ma comunque non aveva perso nessuna visita, anzi erano aumentate con la storia della scomparsa. Entrai nel blog e trovai un ultimo post risalente alle quattro di mattina

-Dunque, rondini rondini, addio!
Dunque andate, dunque ci lasciate
per paesi tanto a noi lontani.
È finita qui la rossa estate.
Appassisce l'orto: i miei gerani
più non hanno che i becchi di gru*
       GP-
Avevo sempre odiato la poesia,ed ora ancora di più. Quella poesia era su un addio di questo ne ero sicuro, ma non ne comprendevo il significato; perchè avrebbe dovuto scrivere una cosa del genere, aveva promessa che mai più se ne sarebbe andata, aveva promesso che sarebbe rimasta qui con me e Lou, si sarebbe diplomata qua e poi sarebbe andata al college...
Non poteva aver fatto quello che credevo, perchè se lo avesse fatto sarebbe stata colpa mia.
"Amico, dobbiamo andare in biblioteca"
"CHE?"
"Muoviti, non ci vedrà nessuno"
Non avevo idea di dove fosse la biblioteca, mi ci aveva portato una volta Em. Ma non avevo seguito molto il tragitto.
La biblioteca della scuola, era un edificio gigantesco del campus. Era molto moderna e la bibliotecaria era alquanto inquietante, non a casa era la mia professoressa di letteratura italiana. Quel corso mi aveva costretto a seguirlo Em e devo dire le migliori dormitine della mia carriera scolastica le ho fatte proprio in quell'ora
"Signor Garritsen"
Era l'unica professoressa che mi chiamava con il mio vero nome ed era una cosa alquanto imbarazzante poichè nessun americano da quando mi ero trasferito in America aveva mai saputo dire il mio nome vero e se lo dicevano sbagliavano pronuncia
"Salve prof, abbiamo bisogno di un libro, dobbiamo interpretare questa poesia"
Le porsi il tablet e guardò
"Seguitemi"
"Allora. Letteratura Italiana del '900. Segni e significati all'interno delle poesie. La rondine in letteratura. Giovanni Pascoli. I canti di Castelvecchio. I canti di Castelvecchio spiegazione. L'italia degli Inizi del 900"
"Garristen, voglio una relazione di venti pagina, sulla mia scrivania."
"Ma professoressa"
"Non voglio sentire un solo Ma. Buon lavoro ragazzi"
E se ne andò via tremendamente allegra, erano sette tomi e ne io ne Louis sapevamo come fare. Se ci fosse stata Em...
"Okay...vorrei avere dato più ascolto alle lezioni di lettratura"
Em, adorava la letteratura. Diceva che le dava la possibilità di sognare anche dentro un edficio in cui  la trattavano male ogni giorno a qualsiasi ora
"HO TROVATO QUALCOSA"
"Sono presenti otto strofe di decasillabi. Il ritmo varia, infatti nei primi 4 versi di ciascuna strofa troviamo il ritmo trocaico (accenti 1,3,5,7,9), menre gli ultimi versi di ogni strofa e i ritornelli sono caratterizzati da un ritmo anapestico (accenti 3,6,9). Nei primi quattro versi di ogni strofa lo schema delle rime è A-B-A-B (alternata),gli altri versi della strofa invece sono assonanti (...gru...corfù... più...fu) Il ritmo è unitario, soprattutto grazie ai ritornelli che legano assieme le strofe, ma anche grazie alla cadenza ordinata degli accenti ritmici che si ripete in ogni strofa. La lettura, e dunque il ritmo, è resa lenta dalla copiosa punteggiatura utilizzata. I suoni più evidenti e che più emergono dalla lettura del testo sono morbidi e dolci. Il testo è omogeneo, non vi sono infatti cambiamenti imprevedibili di ritmicità o di qualità dei suoni. EQUIVALENZE? Le parole chiave della poesia sono: rondini, addio, volo e ritorno. Il campo semantico che più è evidente nell'opera è quello dello spazio: il paesaggio ha un ruolo importante. Il tema della poesia è l'immedesimazione del poeta, quindi dell'uomo, nella rondine, posizione diversa da quella dell'eroe, che morti per la gloria, non tornano più al loro nido. Le percezioni sensoriali più evidenti sono l'udito e la vista. Le figure retoriche sono: consonanza: rivedrete ­ volerete anafora: ma ­ma, quella ­ quell' inversione: rampicati stanno al muro i figli allitterazione: rivolando- ritrovando, rimurassi- ricantassi I riferimenti ad altre opere sono: Nebbia: muro, nido e lontananza*"
"O cazzo..Em che cosa stai combinando"
"Dobbiamo uscire dalla porta secondaria"
"Come..."
"SI. ORA"

E corsi via lasciando Louis indietro, e anche il mio tablet. Per fortuna la porta era aperta e in dieci minuti arrivai a casa di Em,anche se ero totalmente sudato e avevo il fiatone.La stavo per riperdere, se non avessi corso abbastanza lei sarebbe volta via mi avrebbe lasciato qui. Avevo bisogno di lei più di qualsiasi altra cosa, io e Lou eravamo delle persone migliori grazie a lei e poi mi aveva cambiato al vita, me l'aveva scombussolata e anche se per poco l'aveva resa perfetta.
"Signora Sharman c'è Emma?"
"Si..ma tu non dovresti stare a scuola. Anche Louis vedo"
"Siamo usciti prima"
Stranamente la mamma era a casa,forse adesso che avevano rischiato di perdere una figlia avrebbe passato più tempo a casa.
Dalla stanza non si sentiva alcun rumre che fosse già scappata.
Entrai e la vidi
Piangeva
"Em..."
Cercò di asciugarsi le lacrime,  cercando di farmi vedere che tutto stava andando bene
"Tesoro"
Mi misi accanto a lei, come la prima volta.
Pianse ancora di più, poggiò la testa sulla mia spalla ed entrò anche Lou che si mise al lato opposto.
"Sorellina che è successo..."
"Niente"
Singhiozzava, sapevo che non era niente. Non era mai stato niente, c'era sempre qualcoa che non andava..qualcosa che le impediva di essere felice
"C'è....no niente"
Non volevo dircelo

Che cosa ti sta succendo Em...
- Spazio Autrice

E' un capitolo un'pò di merda ma dettagli...allora siamo quasi arrivati alla fine perciò ci saranno molte rivelazioni nei prossimi capitoli e saranno capitoli abbastanza lunghi, perciò ci metterò di più ad aggiornare e ho anche un casino da studiare
* "Addio!" di Giovanni Pascol, Canti di Castelvecchio 1903
* Fonte http://doc.studenti.it/vedi_tutto/index.php?h=2f414c23
Il prossimo sarà meno noioso e più carino ve lo prometto
S-

Superhero-Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora