Superhero-Martin Garrix

Let her go

Martin's P.O.V.
Era passato un giorno dal mio incontro con Emma sulla scogliera, l'avevo salvata di nuovo. Ma l'avevo lasciata andare perchè avevo capito che persona orribile fossi, avevo capito che non meritavo lei. Non meritavo di essere amato e per questa dovevo lasciarla andare. Lasciare che lei si dimenticasse di me e magari io di lei.
"Signor Garrix, può dirci i dettagli del vostro rapporto con la singorina Sharman"
"Eravamo migliori amici..."
Era la terza volta che un poliziotto mi faceva quella stessa domanda ed io era la terza volta che rispondevo in quel modo; non eravamo migliori amici eravamo qualcosa di più ma non serviva che i polizzioti sapessero che è colpa mia se è scappata di casa.
"Invece con il signor Van Baar che genere di rapporto avevano lei e il signor Van Baar?"
"Erano fratelli, non nel senso di essere fratelli veramente, si reputavano tali...come Harry e Hermione"
"Ah ho capito..."
Non aveva capito per niente, Emma sarebbe stata orgogliosa di me, amava Harry Potter e io l'ho sempre reputato una cavolata, non ho mai fatto lo sforzo di farmelo piacere quando stavamo insieme, la prendevo sempre in giro.
Che idiota.
"Amico, faranno delle indagini per vedere dove si è nascosta...la ritroveranno, tornerà"
Non ci credeva nemmeno lui, lo stava dicendo solo per farmi forza, sa che non reggo senza di lei e neppure lui.

Louis's P.O.V.
Stava malissimo, non lo avevo mai visto soffrire così tanto. Aveva passato la notte in commissariato, probabilmente la polizia stava già facendo indagini su di lui.
Non potevo credere che Martin Garrix potesse soffrire per una ragazza, non credevo che potesse innamorarsi.
"Chi di voi due è Louis Van Baar?"
"Io perchè"
"Può venire un secondo"
Sapevo che doveva dirmi qualcosa che riguardasse Martin, il polizziotto mi portò lontano dal divanetto su cui era seduto da quasi un giorno intero.
"Perchè non vuole dirmi che stava insieme alla ragazza scomparsa"
"Sta soffrendo molto per la scomparsa di Emma.E la loro storia è finita da poco"
"Ah okay..comunque potete andare. Se avremo bisogno d'altro vi faremo sapere"
"Okay, grazie"
Tornai da Martin, che non si era spostate di un centrimentro, e osservava il pavimento sporco della centrale
"Amico possiamo andare"
"NO"
"Invece si, hai bisogno di dormire"
"NO...SE LA TROVANO E IO NON SARÒ QUI PER LEI"
"Amico, ti prometto che quando la troveranno. Noi saremo qui. Ma lei non vorebbe vederti soffrire, non lo ha mai voluto e mai lo vorrà. Perciò adesso ti alzi che ti riporto a casa, così dormi un'pò"
Martin si alzò estremamente contro voglia, era esausto e ovviamente stava ancora in piedi grazie all'ennessima dose di caffè.
Lo riportai a casa, e me ne andai anche io. Avrei voluto cercare Em da solo. Ma non avevo la forza di farlo, l'avevo cercata tutta la notte senza alcun risultato.
Emma's P.O.V.
Volevo andarmene, fuggire e non tornare mai più e sopratutto non volevo essere trovata. Buttai il telefono in un cassonetto a Beverly Hills, il mio ipod in un altro a Hollywood, con gli oggetti tracciabili avevo finito.
Dovevo fare un'altra cosa però prima di scomparire, comprai un telefono usa e getta e chiamai il numero:
L:Pronto
E:Lou
L:EMMA DOVE SEI, TI STANNO CERCANDO TUTTI, MARTIN È DISPERATO
E:Lo so, ho visto il notiziario
L:Em, dove sei ti vengo a prendere con la moto
E:No Lou, non hai capito.Ti ho chiamato per dirti addio
L: Em, no non lo devi fare per forza. Troveremo una soluzione come abbiamo sempre fatto
E:A questo non c'è una soluzione
L: E a noi, non ci pensi
E: È per voi che me ne sto andando. Lou rispetta la mia decisione.Martin mi dimeticherà e tu farai lo stesso.Starete meglio senza di me.
Mi cominciarono a scendere le lacrime
E:Non ne parlare mai con Martin, addio Lou
stava tremando, non riusciva a dire quella parola, chiusi la chiamata.
Cancellai il numero, spensi il telefono e lo lanciai in mare

Nessuno mi avrebbe trovato, tutti sarebbero stati meglio senza di me e in poco tempo tutti mi avrebbero dimenticato.