Odio davvero questa parte...
Torniamo a casa ed io mi chiudo subito nella mia stanza, il mio rifugio. Ripenso al discorso che mi aveva fatto mio padre quel giorno per raccontarmi la mia storia, li ringrazio per non avermi mentito, per avermi detto fin da subito che ero stata adottata, mi ricordo la mia confusione, non sapevo neanche che cosa significasse quella strana parola, sento un nodo allo stomaco ricordando il dolore e lo sconforto che avevo provato quando finalmente avevo capito, pensavo che loro non mi volessero bene perché non ero figlia loro, ricordo lo sguardo vuoto di mia madre e quello preoccupato di mio padre quando ero rimasta per settimane senza parlare. Alla fine mio padre mi aveva stretta fra le braccia e mi aveva sussurrato all'orecchio: "Noi ti amiamo più di qualsiasi altra cosa, perché tu sei nostra figlia, ti abbiamo cresciuto e ti abbiamo sempre voluto bene! Perché non te ne sei accorta in tutto questo tempo, se no?" Mi ricordo che ero confusa, avevo solo sette anni, ma capivo quello che stava cercando di dirmi, sapevo che la mia paura era assurda, mi avevano sempre voluto bene, perché smettere ora? L'avevo fissato e poi abbracciato, ma questo aveva spiegato come mai mia madre non mi aveva mai trattata come le altre madri, eppure sembrava felice prima di avermi, perché poi mi aveva rifiutato? È una delle domande che ancora mi tormentano, non ho mai avuto un buon rapporto con lei, mi sono sempre sentita come se non le importasse niente di me.
Mi vieni in mente che mio nonno non era il mio vero nonno, eppure mi aveva sempre trattata come se fossi la sua vera nipotina, mi sembrava di ricevere da lui tutto l'affetto che mi mancava da mia mamma e questo, mi era sempre bastato, ora invece, sento pressare su di me il senso di rifiuto che ho sempre cercato di tenere lontano.
Prendo il cellulare in mano, so che non risponderà al mio messaggio, ma ho bisogno di lui. "So che non risponderai a questo messaggio e so che forse ti sto ferendo contattandoti, ma volevo solo dirti che mi manchi, ti prego dimmi che non mi stavi prendendo in giro e che tutto quello che mi hai detto era vero!" Aspetto la sua risposta che naturalmente non arriva, vorrei che mi rassicurasse e che mi ridicesse tutte le frasi che mi ha scritto sulla lettera. Sento l'avviso di un messaggio, afferro il cellulare e lo apro, è suo, il cuore aumenta i battiti, sono nervosa. "È strano che tu mi abbia inviato quell'ultima frase, alla fine sei arrivata alla verità, si, ti stavo solo prendendo in giro, era una scommessa fra me ed i miei amici..." Basta, non riesco più a leggere, le lacrime cominciano a rigarmi le guancie, perché mi ha fatto questo? Mi tornano in mente le frasi della lettera, il suo sguardo triste quando mi ha lasciata al cimitero, com'è possibile che fossero tutte cazzate? Che in realtà non gliene fregava niente di me? Mi rannicchio su un fianco, ho voglia solo di piangere, di non fare niente, lo merito, come ho potuto pensare anche solo per un secondo che un ragazzo potesse provare qualcosa per me? Scuoto la testa, sono soltanto un' illusa, ecco perché non voleva dirmi niente di lui, eppure all'ospedale sembrava davvero sollevato, come poteva soltanto fingere? E poi perché mi sto disperando tanto? Per me è solo un amico giusto?
Il cellulare comincia a squillare, rispondo senza badare al nome del contatto, so di avere la voce rotta dal pianto, ma non mi importa.
《P-Pronto?》Chiedo cercando di ricacciare giù il nodo che ho in gola.
《Ehi, che ti è successo? Stai male?》Mi chiede una voce, non riesco ad identificare. 《N-No!》Riesco a balbettare, cerco di guardare il nome, ma, gli occhi appannati dalle lacrime rendono tutto più difficile, alla fine riesco a distinguere una "m" e capisco che è Michael.
《No, non è vero, perché stai piangendo?》Mi chiede preoccupato. 《È per tuo nonno?》
《No, non è per lui, è che... ti ricordi il ragazzo che mi ha salvato la prima volta? Eravamo amici, credo, non ne sono sicura, non so bene cosa eravamo, mi ha detto che gli piacevo ma poi è scomparso e adesso mi ha inviato un messaggio dicendomi che era tutto uno scherzo, sono stata una stupida a credergli, era impossibile che si fosse interessato a me e soltanto in un paio di giorni, senza neanche conoscermi, sono una stupida! Non so neanche perché piango, per me era solo un amico!》Mi sfogo con lui, non sono riuscita a trattenermi, avevo bisogno di dirlo a qualcuno, mi dispiace che sia stato proprio lui la cavia.
《Che ne dici se ci vediamo pomeriggio al parchetto così mi racconti tutto meglio?》La sua voce è strana, forse triste, mi sollevo e mi asciugo il viso.
《Ti senti bene?》Gli chiedo, cerco di dare alla mia voce un tono fermo.
《Si, non preoccuparti per me!》Dice dopo un po', che cos'ha?
《Certo che mi preoccupo per te!》Sono una sua amica dopo tutto no?
《Ne parliamo al parchetto ok?》
《Ok!》
Riaggancio a malincuore, lui c'è sempre stato per me, adesso tocca a me ricambiare il favore, devo capire cos'ha ed aiutarlo.
***
Sto aspettando da una ventina di minuti quando lo vedo correre verso di me.
《Mi dispiace per il ritardo》Mi dice trafelato.
《Non fa niente, sono qui da poco!》Mento. 《Davvero?》Mi dice sospettoso.
《Si perché?》Gli chiedo con un sorriso. Mi guarda con uno sguardo assente facendomi preoccupare,《Che cosa c'è?》
《È che... ci sarebbe la possibilità che io mi trasferisca a Tokyo》Mi dice titubante. Lo guardo confusa, so cosa sta cercando di dirmi, ma non voglio accettarlo, non posso dire addio a tre persone così importanti, anche se in modi diversi, lo stesso giorno, non posso sopportarlo.
《Quando parti?》Gli chiedo titubante, voglio saperlo?
《Dopodomani, credo!》Così presto? Ma è arrivato da pochissimi giorni!
《Ma sei qui da pochissimo!》Sono sconcertata, vedo che è triste, ma forse sono io che lo vedo così, perché sono troppo egoista per accettare felicemente la sua grande possibilità, è Tokyo! 《Che c'è? Ti vedo strano, so che qui ti sei fatto degli amici e so che è dura dire addio a tutto, ma sono passati solo pochi giorni e poi Tokyo sarà magnifica!》Cerco di consolarlo.
《C'è una cosa che devi sapere prima che io parta!》Sembra triste e insicuro, lo guardo sconcertata non riesco a capire cos'abbia. 《Lo sai che puoi dirmi tutto!》Gli sorrido è vero, può dirmi qualsiasi cosa.
《Tu mi piaci!》Dice veloce e mi guarda intensamente, sono sconvolta, cosa? È impossibile, non posso piacergli, è il mio migliore amico.
《C-Cosa?》Non so cosa dire, non ho mai pensato a lui in questo modo, gli voglio un mondo di bene, ma...
《So che questo ti ha sconvolta, volevo dirtelo, non volevo rimanere con questo peso dentro!》Distoglie lo sguardo, sento che sta soffrendo, non voglio essere la causa del suo dolore, ma cosa posso dirgli? 《Anche tu mi piaci, ma credevo di non interessarti e poi avevo quella strana relazione, se si può dire così, con Ashton!》Dico veloce senza pensarci, "Ma che cazzata hai detto?" Mi chiede la mia vocina, solo ora realizzo ciò che ho detto con la mia stupida boccaccia, perché l'ho fatto? Non volevo che lui soffrisse ma non voglio prenderlo in giro, però... No, non posso, anche se sarebbe per un solo giorno. Si gira verso di me di scatto, ha un sorriso sulle labbra, sono felice di vederlo così ma non riesco a guardarlo negli occhi, la verità è che non ho mai pensato a lui, sono sempre stata concentrata su Ashton, non ho mai pensato a noi due come qualcosa di diverso che amici. Sono così confusa, ecco perché dovrebbe essere vietato dalla legge parlare senza aver prima collegato il cervello.
《Provi davvero qualcosa per me?》Mi chiede speranzoso, sento la sua felicità, non riesco a dirgli la verità, magari sono davvero innamorata di lui ma non ci avevo mai badato, per quanto l'idea sia assurda.
《Si!》Gli dico con gli occhi bassi, come posso guardarlo in viso e ferirlo, sto facendo la cosa giusta? È meglio non farlo soffrire e prenderlo in giro anche se solo per un giorno o è meglio essere chiara e vedere la sofferenza nei suoi occhi? Vorrei tornare indietro, ma il mio subconscio ha già preso la sua decisione.
《Perché non mi hai detto niente?》
《Te l'ho detto, ero confusa per la storia di Ashton》Cerco di giustificarmi e di far sembrare la mia bugia almeno credibile. 《Hai detto che per te è solo un amico e poi fino a poco fa stavi male per lui!》
《Infatti per me è solo un amico e perderlo è stato doloroso, è stata la prima persona ad accorgersi di me e questo mi ha spiazzata, ero così confusa, non me ne capacitavo!》"Stai sparando davvero delle grandissime cazzate!" Mi dice la mia vocina, e, per una volta, non posso che darle ragione, sono una persona orribile. 《Vorrei che ce lo fossimo detti prima!》Mi dice, alzando il mio mento con le sue dita. 《Ora è troppo tardi!》Dice con un sorriso amaro, poi mi si avvicina e mi bacia, è tutto più delicato, più pulito, rispetto a quelli di Ashton. Non capisco più niente, so che lo farò solo soffrire così, ma, dopo tutto, con lui ci sto bene, mi sento felice e riesce sempre a capire come sto o di cosa ho bisogno senza dovergli chiedere nulla, tra noi potrebbe nascere qualcosa, se solo non partisse così presto. Vorrei eliminare la fitta nebbia che è calata sul mio cervello, ma non ci riesco, più vado avanti e più mi sento incasinata.
Quando si stacca mi sorride e piega la testa di lato, gli sorrido, forse è meglio così, vorrei essere innamorata di lui, è gentile, fantastico, bello e sincero, lui non è complicato o misterioso, con lui riesco ad essere me stessa fino in fondo, e non è questo l'amore? Riuscire ad essere se stessi con la persona che si ha di fronte senza nascondersi?
《Che cosa mi volevi dire su quel ragazzo?》Mi chiede mentre un' ombra gli passa sul viso.
《Niente, non ha più importanza!》Gli dico appoggiandomi alla sua spalla, vorrei che fosse così e forse lo è.
《Sono felice che tu mi abbia detto che ti piaccio, mi chiedo solo se lo pensi davvero!》Capisco dalla sua voce che è perplesso ed ha ragione, ma cosa posso dirgli?
《Mi piaci davvero, è solo che sono confusa, pensavo che tu mi considerassi la tua migliore amica, così non ho mai pensato a noi due...》Gli dico cercando di non guardarlo negli occhi, almeno non nelle prima parte della frase.
《Pensavo di averti fatto capire quello che provo, scusa se non sono stato chiaro!》Mi dice, ma non riesco ad interpretare la frase. 《Sono stata io ad avere la testa fra le nuvole, ma non sono abituata al fatto di piacere a qualcuno.》Nessuno mi ha mai invitata fuori o tentato di baciarmi, perciò sono così confusa, prima Ashton adesso lui.
《Ma se tutti i ragazzi della classe non ti staccano gli occhi di dosso!》Mi dice sorpreso, mi giro e lo fisso, come pensavo non ha capito a chi sono in realtà rivolti i loro sguardi.
《Non sono rivolti a me ma a Leila, io sono quella che guardano solo per prenderla in giro o che parlano solo per copiare i compiti!》Dico amaramente, so quello che dico, ho passato mesi a cercare di capire cosa ci fosse di sbagliato in me e perché mi odiassero così tanto.
《No, ti posso assicurare che quegli sguardi sono rivolti proprio a te!》Mi dice con una leggera amarezza, che sia gelosia? No, non è possibile!
《Ti prendono davvero in giro?》Mi chiede poi guardandomi fisso. Mi giro e lo guardo, ha un viso triste, ma è così bello, dentro la mia mente comincia a farsi strada l'idea di lui come mio ragazzo, sarebbe tutto più semplice, non soffrirei.
《Si, dal primo giorno di scuola, quando ho fatto la mia prima figura di merda!》Dico abbassando lo sguardo, non voglio che lui sappia e cominci a pensarla come gli altri. Lui mi si avvicina e mi alza il mento con un dito, ha uno sguardo serio e preoccupato, forse sta pensando che se si mettesse con me prenderebbero in giro anche lui.
《Sono solo degli idioti, non preoccuparti di ciò che dicono o pensano. Tu. Sei. Fantastica.》Mi dice scandendo le parole e poi facendo incontrare prima solo le nostre labbra e poi unendo anche le lingue. Sento il mio cuore palpitare, sono felice, nessuno ha mai provato a consolarmi o anche solo a difendermi a parte Leila, ma il pensiero della sua partenza mi colpisce subito, quasi schiacciandomi.
《Mi spiace che tu debba partire così presto!》Dico in un sussurro, come sono egoista!
《Anche a me, non puoi immaginare quanto!》Non mi guarda, rimane concentrato su chissà cosa, non riesco a parlare se qualcuno non mi guarda, mi fa innervosire.
《Forse è meglio che vada!》Gli dico alzandomi, mi sento triste, strana, non so cosa fare, mi sto comportando da stronza con lui, e lo so bene, ma non riesco a non essere così egoista.
《Ti accompagno?》Mi chiede, ma nella sua voce percepisco esitazione, perché? Proprio quando penso di aver trovato qualcuno che non mi nasconde niente questo diventa misterioso e schivo, ma perché devo attirare questo tipo di ragazzi! "Ma li attiri veramente?" Mi chiede la mia vocina.
《No, non ce n'è bisogno, ci vediamo domani a scuola!》Mi alzo e comincio a camminare, ma lui mi afferra e mi bacia, il suo bacio è esigente e pressante, come se mi stesse dicendo addio, forse non verrà più a scuola o forse parte anche prima di quanto ha detto, lo ricambio, poi mi stacco e gli sorrido debolmente, amore o no, mi mancherà da impazzire.
STAI LEGGENDO
È tutto una bugia
FanfictionCi sono persone che trovano la loro vita incredibile e perfetta e altre, come Terry, che la trovano estremamente noiosa, questo, però, cambierà dopo un inaspettato scontro con un ragazzo misterioso... Da questo momento in poi per lei cambierà tutto...