Esco di casa presto, sotto lo sguardo attento ed apprensivo di mio padre, perché proprio oggi non deve andare a lavoro? Cerco di mostrarmi tranquilla, per non insospettirlo ancora di più, ma dentro di me sono confusa e stordita, chi mi ha lasciato quel messaggio, perché? Per la prima volta in vita mia, voglio andare a scuola, ho voglia di distrarmi e di concentrarmi su qualcosa che non siano gli ultimi eventi successi. Il biglietto che ho in tasca sembra bruciare, che cosa faccio? Ricopio il numero o lo ignoro? Alla fine opto per la seconda ipotesi, non ho voglia di cacciarmi in altri guai, meglio riprendere il solito corso della mia noiosa vita.
Leila mi raggiunge dopo un po' con un sorriso enorme, la guardo interrogandola con lo sguardo.
《Ti ricordi quei ragazzi di ieri?》 Mi chiede.
《Si certo, perché?》
《Uno di quelli mi ha trovata su facebook e tutto ieri sera abbiamo chattato, non è magnifico?》 All'improvviso mi sento tesa, con chi ha chattato? Non è possibile che sia stato con lui, non aveva con sé il computer ed il cellulare ce l'avevo io!
《Chi fra quelli?》Prende il cellulare e mi fa vedere, con le mani tremanti, l'immagine di profilo, tiro un sospiro di sollievo, non è lui.
《Si chiama Danny, non è fighissimo?》 Dalla foto sembra alto, con i capelli biondi e a caschetto e scomposti, gli occhi azzurro ghiaccio, ha una giacca di pelle e lo sguardo beffardo, non è decisamente il mio tipo, comunque non voglio guastarle l'umore o mettermi a litigare così le rispondo che ha ragione e che stavolta ha fatto centro!
Cominciamo a camminare un po' più svelte per non arrivare tardi, "Forza digli che anche tu hai avuto un incontro interessante!" Mi dice la mia vocina, non sono sicura che mi lascerebbe in pace se glielo dicessi, ma ho bisogno di parlarne con qualcuno, anche se non so bene perché, dopotutto ho solo preso il suo cellulare saper terra e gliel'ho restituito, non lo vedrò mai più, così le racconto tutto ciò che è successo da quando l'ho lasciata fino all'incontro con mi padre.
《Non-ci-posso-credere!》Mi dice con la bocca spalancata.
《Cosa c'è di così speciale?》Le chiedo titubante.
《Come cosa c'è di speciale?! Hai incontrato il ragazzo del parco di sera sotto casa tua, mentre tuo padre vi guardava da sopra? Tu ed un ragazzo?》Dice ancora più stupita mentre metabolizza le informazioni.
《Si, e allora? Gli ho solo ridato il cellulare, non lo rivedrò mai più!》Le dico con una punta di amarezza, sperando che non la noti.
《Sbaglio o sembri triste di ciò?》Perché è sempre così attenta a tutto?
《Perché dovrebbe dispiacermi? Neanche lo conosco!》Cerco di sembrare distaccata, senza però grande successo.
《A me non la dai a bere, ti piace!》Dice con un gridolino a metà fra la sorpresa e l'esaltazione.
《Non è vero! Lo conosco da troppo poco tempo, andiamo, l'ho visto solo due volte!》Le dico secca, lei continua a guardarmi con un sorriso malizioso sulle labbra, ma non aggiunge altro.La mattinata passa velocemente, anche
troppo.
Leila ha passato tutto il giorno a fissarmi e a chiedermi altri particolari, per fortuna a mezzogiorno sua madre è venuta a prenderla per accompagnarla ad una visita, se fosse rimasta un altro po', probabilmente sarei esplosa.
La campanella suona la fine dell'ultima ora, sospiro e mi incammino fra i miei compagni di scuola, che non si accorgono nemmeno della mia presenza, verso l'uscita. Fuori il sole è caldo e c'è un vento rinfrescante, ora mi sento meglio, ho deciso di non preoccuparmi più di tutte queste sciocchezze, non rivedrò mai più quel ragazzo e io per lui sarò solo una ragazza sbadata che gli è andata addosso, anche se la colpa era sua, penso accigliata.
Di solito cerco di non dare nell'occhio uscendo da scuola, viso basso e niente figure di merda, come quando sono caduta distesa per terra inciampando in una pietra il primo giorno di scuola, ero appena arrivata e già mi ero fatta un soprannome, scuoto la testa al ricordo, ancora adesso non riesco a fare a meno di sentirmi mortificata, ero così imbarazzata e sconvolta, in fondo però ne è valsa la pena, mentre ero lì che mi sollevavo con il viso rosso e le lacrime che mi pungevano gli occhi, non tanto per il dolore ma per la vergogna, Leila mi si era avvicinata e mi aveva aiutato ad alzarmi sorridendomi sincera, ignorando gli schiamazzi e le risate di tutti quelli che ci stavano intorno, da allora eravamo inseparabili.
Mi avvio con lo sguardo basso e, facendo attenzione a dove metto i piedi, mi dirigo verso il cancello che delimita il confine della scuola, mentre sono ormai fuori mi sento tirare e sbattere contro le aste di ferro nere e fredde, sono così sbalordita e sconcertata che per un po' rimango ad occhi chiusi, fino a quando non sento una voce ormai familiare.
《Perché non mi hai inviato neanche un messaggio?》Alzo gli occhi su Ashton, lo guardo sconcertata, quale messaggio non ho neanche il suo numero!
《Non abiti al secondo piano?》Mi chiede in un sospiro, come se stesse parlando con una bambina, faccio un cenno di si con la testa e all'improvviso, da buona ritardata, mi rendo conto che è stato lui a lasciare il biglietto sulla mia finestra ma perché? 《Allora perché non mi hai scritto niente?》Sembra arrabbiato e turbato.
《H-Hai lasciato tu il biglietto alla mia finestra?》Gli chiedo sbattendo le palpebre.
《Si sono stato io!》Dice scuotendo la testa.
《Perché?》Mi rivolge uno sguardo incerto, neanche lui sa la risposta.
《Perché tu non mi hai scritto niente?》
《Perché non sapevo chi mi avesse lasciato il biglietto ed il perché!》Per un momento sembra disorientato dalla mia risposta, forse non aveva pensato all'eventualità che io non avessi capito che c'era lui dietro, ma cazzo non era così ovvio! Come potevo immaginarmi che lui fosse salito chissà come sulla scala fino alla mia finestra per attaccare uno stupido bigliettino?
Mi guardo intorno, ci sono un gruppo di ragazze che ci stanno guardando sgomente, non mi hanno mai visto con un ragazzo, soprattutto uno che mi blocca contro delle aste di metallo, vorrei correre a nascondermi, ma non posso muovermi, lo guardo dritto negl' occhi, cosa vuole da me? Non riesco a capirlo.
《Hai ragione, scusa!》Mi dice lasciandomi libera.
Mi giro di scatto e faccio per incamminarmi verso casa, comincio a sospettare che non stia molto bene.
《Aspetta!》Mi grida dietro, mi blocco e mi giro lentamente, cosa vuole ora? Mi guarda per un po', poi, con un gesto veloce che mi coglie di sorpresa si china e mi bacia, all'inizio sono sconcertata, poi mi abbandono e lo bacio a mia volta un po' impacciata, quando si stacca mi si avvicina all'orecchio.
《Ci rivedremo presto piccola!》Mi sorride e lo vedo correre verso una moto e salirci sopra, lo guardo mentre si infila il casco e parte, sfrecciandomi davanti. Non riesco a capirci più niente, perché diavolo ho risposto al bacio, il mio primo bacio con uno sconosciuto, invece di tirargli una ginocchiata dove non batte il sole?
Mi incammino verso casa con le guance in fiamme, che vergogna! Per la strada mi sembra che tutti mi guardino ed io odio essere al centro dell'attenzione! Per fortuna sento il cellulare vibrare, è Leila.
《Hey, com'è andata la visita?》
《Bene grazie!》Mi sembra titubare, che cos'è successo?
《È successo qualcosa?》
《No, è solo che...》Adesso comincio a preoccuparmi, di solito mi riempie la testa di parole ed ora lascia le frasi a metà.
《Sei sicura che non sia successo qualcosa?》La mia voce suona preoccupata.
《No, no è solo che... ti ricordi che stamattina ti ho parlato di quel ragazzo, Danny?》Mi chiede timida.
《Si, è successo qualcosa con lui?》
《No, ma mi ha chiesto di incontrarci al parchetto!》Dice d'un fiato.
《È fantastico, non era ciò che volevi?》Sono sorpresa dalla sua reazione. 《Si, ma non posso andarci da sola!》All'improvviso capisco il perché della sua ansia ed agitazione.
《No, non se ne parla proprio, non voglio fare la terza incomoda!》Le dico categorica.
《Ti prego, non posso uscire da sola, e poi lui mi ha detto che avrebbe portato un amico per te!》
《Ma ti sei fumata il cervello? Non se ne parla proprio!》
《Ti prego, ti scongiuro!》Non ho nessuna voglia di andare lì e stare con uno sconosciuto mentre lei se la spassa con il suo fidanzato, ma d'altra parte lei c'è stata sempre per me, e mi ha sempre difesa da chi mi prendeva in giro. Faccio un lungo sospiro e lei capisce che ho accettato. 《Oh, grazie, grazie, ti adoro sei la migliore!》 Scuoto la testa, ma come si fa a dirle di no? Arrivo a casa e butto lo zaino nella mia stanza, poi avverto mia madre che oggi esco con Leila, così almeno la farò felice! Mi guarda stupita, e questo mi irrita, possibile che sia un gesto così eclatante da parte mia uscire? Mangio velocemente e mi chiudo in camera, mi butto sul letto e sento uno strano rumore nella tasca, il numero, me ne ero dimenticata! Mi affretto a ricopiarlo ed invio un semplice messaggio vuoto, che cosa potrei mai scrivergli? Fisso il cellulare per un po', poi mi rendo conto che è stupido fissare uno schermo in attesa che si illumini per l'arrivo di un messaggio, eppure non riesco a non pensare a che risposta potrebbe mai inviarmi, "E se non ti risponde?" Mi chiede la mia odiosa vocina, quando finalmente vedo lo schermo illuminato e il segnale di un nuovo messaggio, faccio una smorfia di soddisfazione alla mia vocina e mi affretto a sbloccare il cellulare per leggerlo.
"Mi hai fatto aspettare un bel po'!" Oddio e cosa gli rispondo ora?
"Ho avuto da fare"
"Che cosa?" Perché lo vuole sapere? E io cosa gli dico?
"Perché ti interessa?"
"Così!"
"Ok!" Non so cosa scrivergli o cosa dirgli, spero solo che sia lui a continuare la conversazione, odio non sapere di cosa parlare con qualcuno, è imbarazzante rimanere in silenzio a fissarsi e, per messaggi non è da meno; per fortuna lo fa, infatti pochi secondi dopo mi arriva un altro messaggio.
"Non parli molto vero?"
"Non ho niente da dire!"
"Non so perché ma credo che invece hai molte cose da dire! Che fai?" Oh, mi ha scritto che faccio, il solito messaggio che si invia giusto per, se anche lui non sa di cosa parlare, mi chiedo allora perché ha insistito tanto sul fatto che dovessi inviargli un messaggio.
"Niente, devo studiare prima di uscire, tu?"
"Niente di che, dove vai?"
"Al parchetto con una mia amica, anche se lei starà con il suo ragazzo!" Sospiro a quel pensiero.
"Allora perché tu vai con lei?"
"La madre non la fa uscire da sola e credo che abbia bisogno di una spalla, ma è stata così gentile, da procurarmi un ragazzo con cui stare!" Spero che si noti la nota sarcastica.
"Un ragazzo?"
"Si, dice che lo porta il suo ragazzo per non farmi sentire sola, anche se preferirei sentirmi così, piuttosto che stare con chissà chi!"
"Allora se non ti va perché hai accettato?" Bella domanda, come glielo spiego?
"È la mia migliore amica!" Spero che basti come giustificazione.
"Ora devo andare, ma mi ha fatto piacere messaggiare con te, potremmo riprovarci!" Riprovarci? Perché mi suona così strano? Perché gli ho detto tutte quelle cose? Inutili e che non mi descrivono è vero, ma pur sempre riguardanti Leila ed il suo ragazzo, eppure mi è sembrato così facile raccontargli qualcosa di mio, come se fosse naturale e spontaneo, e pensare che di solito sono così chiusa! Mi stringo nelle spalle e scuoto la testa è meglio che cominci a studiare prima di uscire.
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È tutto una bugia
FanficCi sono persone che trovano la loro vita incredibile e perfetta e altre, come Terry, che la trovano estremamente noiosa, questo, però, cambierà dopo un inaspettato scontro con un ragazzo misterioso... Da questo momento in poi per lei cambierà tutto...