17: Nuova casa

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Quando entriamo mi guardo un po' intorno, al centro della stanza c'è una massiccia scrivania in legno, intorno, su ogni parete, ci sono scaffali ricolmi di libri, mi giro in tondo affascinata e quasi spaesata, sembra quasi una biblioteca, alzo lo sguardo e vedo che ha due piani! Tramite una scala si sale al piano superiore anche questo pieno di libri.
《Tua madre mi aveva detto che ti piace leggere, ero sicuro che questa stanza ti sarebbe piaciuta!》Mi dice quella stessa voce, abbasso lo sguardo ed incontro gli occhi castano-caramello di un uomo che mi si sta avvicinando. Faccio un timido assenso e mi rimetto ad osservare i libri. 《Anche io adoro leggere, questa è la nostra biblioteca, a volte funge anche come mio studio, puoi venirci ogni volta che vuoi!》Mi dice con un sorriso gentile. La mie labbra si aprono in un luminoso sorriso.
《Grazie è magnifica!》Dico con gioia, ma mi rabbuio subito, come può una cosa così futile e stupida rendermi felice dopo che mio padre è morto?
《Mi dispiace per tuo padre, deve essere stato terribile per te trovarlo!》Mi dice avvicinandosi a me, per un attimo penso che voglia abbracciarmi, ma si ferma quando mi è davanti.《Comunque, questa stanza sarà solo tua e mia, visto che in questa casa nessun altro legge, ti ho preparato due scaffali lì!》Mi indica il piano superiore, dove ci sono due scaffali che arrivano fino al soffitto vuoti.
《Così puoi riporci i tuoi libri e metterci quelli che prenderai in seguito, se te ne piace qualcuno dei miei puoi prenderlo, ma attenta a non rovinarli, ci tengo molto!》Mi dice con un sorrisetto facendomi l'occhiolino.
《So cosa intende, anche io adoro i miei libri ed andrei fuori di testa se qualcuno me li rovinasse! Vorrei poterle dire che può prenderne qualcuno dei miei ma non so se abbiamo propriamente gli stessi gusti!》Gli dico senza rendermene conto, rimango sconvolta, gli ho parlato con tanta naturalezza, ma che mi succede? Divento bordeaux per l'imbarazzo e mi giro a guardare due poltrone ed un divano posizionati quasi di fronte alla scrivania, come ho fatto a non notarli prima?
《Saresti sorpresa dai miei gusti! Ma per favore dammi del tu!》Mi dice cominciando a ridere, poi si volta e prende un libro da sopra il divano e me lo porge. 《Ti va di leggere questo? L'ho comprato per te, spero ti piaccia!》Mi dice leggermente titubante. Lo prendo ed osservo la copertina: "Il buio oltre la siepe". 《Oh, si grazie, l'ho letto in biblioteca, ma non ho il libro, è meraviglioso, grazie!》Dico con gli occhi che probabilmente stanno luccicando, lo sento fare un leggero sospiro di sollievo.
《Sono felice che ti piaccia, quando lo hai letto?》
《L'ho preso in prestito in biblioteca, lo scorso mese, ma avevo intenzione di comprarlo, lo adoro, prima di consegnarlo l'avrò letto almeno tre volte!》Dico raggiante, e, di nuovo, mi sento in colpa per questa mia felicità, ripenso a mio padre, so che lui vorrebbe solo che io fossi allegra, ma mi sento così in colpa, dovrei soffrire, non sorridere ad uno sconosciuto!
《Sono davvero felice che ti piaccia, credo che sia ora di cenare che ne dite?》Ci chiede con un sorriso guardando l'ora, mi sono completamente dimenticata di mia madre per tutta la conversazione, si arrabbierà con me? Ho fatto qualcosa che non dovevo? Ma soprattutto ho detto qualcosa che non dovevo? In silenzio entriamo in cucina dove la domestica, credo la cuoca o la cameriera, mi fa l'occhiolino, ricambio con un sorriso, ci sediamo a tavola, dopo che mi hanno indicato il mio posto, noto che manca qualcuno perché c'è un altro posto apparecchiato?
《Quel ragazzo mi farà impazzire!》Dice l'uomo che dovrebbe sostituire mio padre ma di cui non so neanche il nome, con tono esasperato, non sapevo ci sarebbe stato qualcun'altro.
《Vedrai che scenderà a momenti!》Gli dice mia madre, mettendo una mano sulla sua.
《Oh! Ma dove ho la testa? Non ti ho neanche parlato di mio figlio, Luke!》Mi dice l'uomo che dovrebbe sostituire mio padre ma di cui non so neanche il nome, devo trovare un modo più breve per definirlo! Appena finisce la frase, vedo un ragazzo entrare, è alto, capelli bioni, occhi azzurri, come se ci fossero all'interno dei cristalli di ghiaccio, porta una maglia nera sopra dei pantaloni strappati, si siede con il cellulare in mano senza salutare nessuno e non degnandomi di uno sguardo, non che ci sperassi, anzi meglio! Così evito di fare figure di merda qui! Il padre rimane interdetto per un po', ma poi scuote la testa e mi rivolge un sorriso di scuse, ma io scuoto la testa ed alzo le spalle sorridendo. 《Allora, che scuola frequenti?》Mi chiede l'uomo che dovrebbe sostituire mio padre ma di cui non so neanche il nome.
《Sro frequentando la Dicton Hight School》Dico dopo aver finito di masticare un buonissimo pezzo di carne, ma come sempre mi sento in colpa, è come se sentissi che c'è qualcosa di sbagliato, come se lo stessi tradendo, dopotutto è morto per colpa mia.
《Come ti trovi?》
《Abbastanza bene!》Dico senza entusiasmo abbassando la testa, lui nota la mia reticenza e cambia argomento.
《Ti piace la tua stanza? È proprio affianco alla biblioteca così puoi andarci quando vuoi! Puoi anche decorarla, pitturarla, personalizzarla come vuoi!》Mi dice con un sorriso soddisfatto, rimango a bocca aperta, quasi non salto dalla sedia.
《Davvero posso farla come voglio? Ed è vicino alla biblioteca?》Quasi urlo dalla felicità. Lui ride, ed annuisce, senza pensarci, salto giù dalla sedie e lo abbraccio.
《Oh grazie, è magnifico!》Dico, staccandomi noto lo sguardo disgustato di mia madre e quello sorpreso, ma felice, di lui, mi sento così in imbarazzo, arrossisco violentemente e torno al mio posto, mando giù qualche boccone, ma lo sguardo disgustato di mia madre continua a tornarmi di fronte, non riesco più a mandare giù niente, così mi alzo.
《Scusate, ma mi sento esausta, credo che andrò a dormire, grazie di tutto, buona notte!》Dico tutto d'un fiato e mi allontano salendo velocemente le scale, mi chiudo la porta alle spalle con la chiave ed accendo la luce, la stanza è enorme, c'è un letto gigante e morbido a baldacchino, con delle "tende" leggere legate alle aste di legno intagliate, sembra il letto di una principessa, su uno scaffale c'è una tv e dall'altra parte uno stereo, per terra, c'è un soffice tappeto bianco, la stanza sembra un po' spoglia, ma rimedierò, la prima cosa che farò domani sarà pitturarla di verde acqua, il mio colore preferito, magari anche qualche macchia blu, ma a chi posso chiedere per la vernice?
All'improvviso mi viene in mente il viso di mia madre, mi sento male, come ho potuto abbracciare uno sconosciuto quando a mala pena lo facevo con mio padre? Mi sento un mostro, una traditrice, corro in bagno e vomito tutto ciò che ho mangiato, come ho potuto mangiare sapendo quello che gli ho fatto? Rimango seduta sul pavimento a fissare il nulla per un tempo che sembra in finito, mi risveglio solo quando sento il suono del cellulare, merda, Ashton! Me ne sono completamente dimenticata, ma non so se ce la faccio a continuare a parlare con lui, non ha fatto altro che ingannarmi e mentirmi. Mi affretto a prendere il cellulare e rispondo. 《Ma dove cazzo eri finita?》Mi chiede furioso.《Ti avevo detto di chiamarmi appena uscivi dal commissariato, sarei venuto a prenderti, lo sai quanto mi hai fatto preoccupare?》
《Mentre ero al commissariato è arrivata mia madre, che mi ha portata qui, non so neanche dove sono, ho dovuto conoscere l'uomo che dovrebbe sostituire mio padre ma di cui non so neanche il nome, e poi c'è stata la cena, e poi non ti devo nessuna scusa!》La voce mi si spezza, sento pesare sulle mie spalle tutti i rimorsi che ho, mi sento soffocare, così apro quello che pensavo fosse un balcone, ma che in realtà è un piccolo terrazzo.
《Scusa, hai ragione...》Mi dice semplicemente.
《Sai che ho fatto? Soltanto perché lui mi ha detto che posso personalizzare la mia stanza come voglio e che c'è una biblioteca a cui posso accedere dalla mia stanza, l'ho abbracciato! Ero felice, ma che razza di figlia sono? A malapena abbracciavo mio padre! Ed ora che faccio? Sono solo un'ingrata egoista!》Dico fissando il vuoto, non è proprio colui con cui avrei voluto parlare di questo, ma ho bisogno di dirlo a qualcuno e lui è l'unico disponibile ora, mentre guardo giù penso che potrei tranquillamente sporgermi dalla ringhiera e cadere di sotto.《Dovevi vedere lo sguardo inorridito di mia madre! È morto a causa mia ed io sono felice? E per cosa poi? Per una stanza e dei libri?》Non ero degna di un padre fantastico come lui, ma perché è morto lui? Perché non io?
《So che per te è dura, ma non è colpa tua, tu non c'entri niente in tutto ciò!》
《Come puoi dirlo? Dovevo accorgermi che non satava bene, doveva capire che c'era qualcosa che non andava, invece me ne sono semplicemente andata, sono stata un ingrata egoista!》Gli urlo contro, come può pensare che io non sia colpevole, è solo colpa mia, se fossi rimasta, se avessi capito qualcosa, se ci fossi stata per lui, forse ora sarebbe ancora vivo!
《Vuoi ancora sapere del biglietto?》 Mi chiede in un sussurro.
《Si certo, cosa significa quella frase?》
《Riguarda tuo padre, il tuo vero padre!》Mi dice in un sussurro.

Pov's Luke
Mi volto leggermente per vedere quella strana ragazza salire le scale, l'ho osseravata per tutta la cena senza farmi notare, non so per quale assurdo motivo ne sentissi il bisogno, non nego che sia una bella ragazza, con quegli occhi verde prato, i capelli ricci e ribelli, il seno un pó piccolo ma un culo sodo e perfetto, poi il suo modo di arrossire la rende così tenera... ma che cazzo sto dicendo? Da quando in qua le ragazze per me sono tenere? Sbuffo frustato, non riesco a capire come abbia fatto a confusionarmi così tanto la testa. Senza dire una parola mi alzo da tavola, non badando ai rimproveri di mio padre sul fatto che dovrei augurare la buonanotte e come minimo salutare e bla bla bla, il solito rompipalle.

Quando entro nella mia stanza prendo il pacco di sigarette, dove conservo una canna, volevo aspettare di essere con i miei amici, ma voglio liberare un pó la mente, apro il bancone e vengo subito investito da un'ondata di aria fresca, mi affaccio leggermente, quando sento dei songhiozzi e vedo la ragazza che fissa il vuoto mentre urla al telefono, rimango spiazzato dal dolore e la rabbia che sento nella sua voce e cerco di interpretare ciò che dice, riesco a capire che si sente in colpa per la morte del padre, in qualche modo ora mi sento più vicino a lei, so cosa significa sentirsi in colpa per la morte di qualcuno...
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È la prima volta che provo a fare un Pov da parte di qualcun'altro che non sia la protagonista perciò è un pó piccolo, la prossima volta cercherò di farlo più lungo.
Allora, cosa voleva dire con la frase "so cosa signica sentirsi in colpa per la morte di qualcuno"? Idee?

È tutto una bugiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora