24: Falsa

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Passiamo il viaggio in silenzio, non mi aspettavo che mi confortasse o che cercasse di parlare con me, sinceramente non mi aspettavo niente, non so neanche perché gliel'ho detto, non ci odiamo, ma non abbiamo neanche un ottimo rapporto, non parliamo quasi mai. Eppure sento di potermi fidare di lui, e, notando le mie ultime scelte, probabilmente non significa che posso farlo davvero.
Quando George accosta davanti casa scendo prendendo la borsa e mi avvio verso la porta, ma vengo fermata dalla stretta di Luke sul mio polso, mi giro sorpresa e aggrotto le sopracciglia. 《C'è riuscito?》Mi chiede all'improvviso, lo guardo confusa, non riesco a capire di cosa stia parlando.《Ha vinto la scommessa?》 Ha un espressione dura e arrabbiata, ma non riesco ad afferrare il motivo.
《No, certo che no! Sono passati pochi mesi da quando li conoscevo e non ero innamorata di loro, mi piacevano, nonostante siano stati i mesi peggiori della mia vita, non sono quel tipo di ragazza!》Dico accigliata, come ha potuto pensare che io avessi fatto sesso con lui? "Forse pensava che ci stessi da più tempo!" Mi ricorda la mia vocina.
Mi fissa per un po', poi mi afferra lo zaino e lo lascia dentro per poi trascinarmi fino al garage e portarmi verso la sua moto.
《Che cosa ci facciamo qui?》Chiedo sconcertata.
《Ti voglio portare in un posto!》Mi dice passandomi il casco.
《Non sono in vena di andare chissà dove con te!》Gli dico incredula.
《Sali o ti ci carico!》Dal suo tono di voce e dal suo viso serio, capisco che lo farebbe davvero, così, salgo dietro di lui sospirando.
《Tieniti a me!》Mi dice una volta che mi sono sistemata. Titubante allaccio le mie braccia intorno alla sua vita, ignorando l'istinto di stringerlo più forte.
Dopo circa una mezz'ora, il paesaggio diventa più verde, in lontananza comincio a vedere il profilo di un lago, circondato da un prato verde.
Accostiamo e scendo ammirando il paesaggio, è tutto così tranquillo e solitario, mi trasmette calma, mi sfilo le scarpe, arrotolo i jeans e comincio a camminare a piedi nudi sull'erba incantata dal riflesso delle nuvole sull'acqua, sembra così trasparente e limpida. Mi avvicino cautamente alla riva e poggio il piede vicino all'acqua, è fredda ma piacevole, ricomincio a camminare sollevando qualche schizzo, dimenticandomi di Luke fino a quando non sento una mano stringere la mia mandandomi una scossa per tutto il braccio, lo guardo brevemente per poi ritornare a guardare quello specchio d'acqua.
Mi siedo prendendomi le gambe con le braccia, non voglio pensare a tutto ciò che è successo, ma, ovviamente, la mia pace finisce quando sento la mia suoneria, sfilo il cellulare dalla tasca dei pantaloni, è Leila.
《Devo assolutamente parlarti! Possiamo vederci al parchetto?》
《Non abito più a casa mia!》Le dico piatta.
《Mi spiace, sono un'idiota! Avrei voluto chiamarti, mi dispiace!》
《Non fa niente avevi i tuoi problemi!》 Dico sentendo un nodo alla gola.《Cosa dovevi dirmi?》Le chiedo preoccupata.
《Riguarda il padre del bambino!》
《Ok, tra un ora al parchetto!》Le dico in un sussurro, guardando Luke.
《Grazie, sei sempre la migliore mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace.》Dice veloce per poi riattaccare.
《Ho bisogno che mi riporti a casa!》Dico senza guardarlo ma con la coda dell'occhio lo vedo annuire, così mi alzo e mi incammino verso la sua moto.
《Ti accompagno io al parchetto!》Mi dice semplicemente, quando salgo dietro di lui.
《Non sai neanche dov'è!》
《Neanche George lo sa! Perciò... mi indicherai la strada!》Rimango in silenzio annuendo soltanto.

Quando arriviamo, Leila è già seduta sulla nostra panchina, quando mi vede entrare mi corre incontro stritolandomi in un abbraccio che ricambio.
《Ok basta, mi stai stritolando!》Rido.
《Scusa, è che sono così felice di...》Si blocca all'improvviso, facendomi comparire un espressione interrogativa sul viso, mi volto cercando di seguire la direzione del suo sguardo, solo quando mi guardo indietro noto Luke appoggiato all'entrata dietro di me che mi fissa con un'espressione divertita.
《Che ci fai qui?》Gli chiedo confusa.《Ho il numero di George, lo posso chiamare quando voglio che venga a prendermi!》Non dice niente, si gira verso la mia amica e sgrana gli occhi, sembra sconvolto, mi giro verso di lei ed ha la sua stessa espressione.
《Tu brutto stronzo, come hai potuto farmi questo?》Sbotta alla fine la mia amica andandogli contro come se volesse ucciderlo, li guardo confusa e stordita, si conoscono?《Dove sei sparito? Ti ho cercato, ma tu non hai mai risposto ad i miei messaggi, non ti è importato per niente di tuo figlio?》Continua a gridare lei, lo fisso sconvolta e capisco che era lui il ragazzo che l'ha abbandonata.

Luke pov's
Leila continua ad urlarmi contro, come se fosse colpa mia, ero stato chiaro con lei fin dall'inizio, non doveva affezionarsi a me, io non le avrei mai dato niente di più del sesso. In più è impossibile che fosse mio il bambino, ogni volta che lo abbiamo fatto ho sempre usato il preservativo.
Alzo gli occhi ed incontro lo sguardo disgustato ed arrabbiato di Terry, sento una fitta allo stomaco, non posso permettere che lei pensi che sono un mostro senza sentimenti.
《Sono sempre stato chiaro con te, tutte le volte che abbiamo scopato era solo sesso, non posso farci niente se tu ti sei innamorata di me, ma sono sicuro che non sono io il padre di quel bambino, non abbiamo mai fatto sesso senza preservativo e non capisco perché tu ti stia inventando tutte queste cazzate, sei gelosa che io sia arrivato con lei?》Le urlo contro furente.
Vedo Terry sgranare gli occhi e guardarci confusa e smarrita, vorrei portarla lontano da questa stronza, lei non sa com'è veramente, quanto sia falsa.
《Come hai potuto prestare tante attenzioni a lei? Vi ho visti al lago, la guardavi come non mi hai mai guardata, lei non è niente, solo una patetica ragazzina, come puoi starle vicino? Io sono molto meglio, lei non può darti quello che posso darti io!》
Sento la rabbia arrivare ad un livello insopportabile, su di noi cala il silenzio che viene interrotto solo da un rumore sordo ed un singhiozzo, alzo lo sguardo su Terry, ha il viso rosso ed inondato di lacrime mentre guarda con odio e dolore Leila che sembra scioccata mentre tiena una mano premuta sulla guancia, non guarda nessuno di noi, si gira a scappa via, vorrei correrle dientro, ma forse ha bisogno di stare un pó da sola.

Terry pov's
Corro per non so quanto, le parole di Leila mi rimbombano nella testa, vorrei non essere stata lì, avrei voluto non sentire niente, comincio a fissare davanti a me, sento la vista offuscarsi, mi manca mio padre, ma mi sento così insensibile, non meritavo il suo amore, non merito quello di nessuno, sono solo una ragazzina egoista. Sento una mano sulla spalla, sussulto e mi volto ritrovandomi dietro l'ultima persona che mi sarei mai aspettata: John.
《Non volevo spaventarti scusa》Mi dice sedendosi di fianco a me. Lo guardo confusa, cosa vuole ora?《Volevo solo scusarmi per il male che ti ho fatto, davvero io non volevo, non pensavo che sarebbe successo quando ho acconsentito ad aiutarli per la scommessa, davvero mi dispiace, so che non mi conosci e che quindi sarà difficile per te farlo, ma io davvero non volevo farti del male, sono stato malissimo quando sei finita in ospedale, non volevo davvero, scusa!》Dice veloce, sono sconcertata dal suo sfogo, non so se ce l'ho con lui, in realtà credo di non avercela davvero con nessuno, solo con me stessa per essere stata così ingenua, e pensare che Ashton mi aveva anche detto parte della verità con quel messaggio, assurdo!
《Ti perdono!》Dico piatta senza guardarlo.
《Comunque sono venuto anche per darti questa!》Mi dice porgendomi una lettera per poi girarsi ed andarsene, la lettera di mio padre.

È tutto una bugiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora