30: Qualcosa che ti ricordasse di me

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Quando si ferma, mi fissa per un po' negli occhi, poi si alza e velocemente esce dalla stanza, rimango ferma sorpresa ed arrabbiata, non può continuare a baciarmi per poi andarsene, se vuole fare queste cose, può benissimo usare altre ragazze, non me, e mi odio per rispondere ai suoi baci, ogni fottuta volta.
Sento la voce di mia madre chiamarmi, mi precipito di sotto, voglio passare il più tempo possibile con lei ora, non sono ancora certa della sua versione al cento per cento, ma perché non godere del suo affetto?
Quando arrivo in salone vedo delle valige ai suoi piedi, la guardo confusa.
《Pensavo che saremmo rimaste qui ancora per un po'!》Dico piegando la testa di lato.
《Si, è vero, ma ho parlato con tuo padre e mi ha detto che sarebbero partiti, lui e Michael, domani, perciò ho pensato che finalmente saremmo potuti essere una famiglia, così ho deciso che ci saremmo trasferite con loro! Mi spiace per non averti avvertito, ma è da così tanto tempo che voglio tornare da lui ed ora che posso, non riesco ad aspettare ancora!》Mi dice con un sorriso raggiante.
《Ma tra poco io mi trasferirò lì al campus, e poi non abbiamo ancora parlato delle spese e tutto!》Dico all'improvviso allarmata, come farò a rimanere lì? La borsa di studio non copre tutto, forse dovrò trovarmi un lavoro.
《Ci trasferiremo a sei ore di distanza dal college in cui andrai!》Afferma radiosa, sgrano gli occhi sorpresa, come fa a sapere a quale college andrò? Ma anche felice per questa notizia, voglio avere una famiglia felice, voglio dimenticarmi di questo posto e di tutti quelli che ci abitano.
《Ma non è tutto un po' affrettato? Dove andremo a stare? Come ci arriveremo? Cos...》
《Ti confesso che è da un po' che io e tuo padre progettavamo di andare lì, è stata una fortuita coincidenza che ci trovassimo a così poca distanza da dove andrai tu! E, se te lo stai chiedendo, so del college grazie alla lettera che ti hanno mandato per confermarti e poi credi davvero che non avrebbero chiesto dei dati anche a me? Quindi non preoccuparti, sono felice di riavere la mia famiglia, ora voglio solo che tu sia felice e realizzi i tuoi sogni, so che sarà difficile per te fra i corsi al college e tutto ma so che ce la farai, per i soldi in qualche modo risolveremo, non preoccuparti!》Mi dice con un sorriso affettuoso, avvicinandosi ed abbracciandomi, mi stringo a lei, sono così felice di trovarmi fra le sue braccia, mi sento ancora un po' sbagliata ma ora sto meglio, so che lei mi vuole bene.
Ci stacchiamo quando sentiamo il rumore delle scale, mi giro per vedere chi sia, quando vedo Luke, noto la sua espressione rabbuiata e forse triste, non so perché, ma ho come la sensazione che sia per quello che abbiamo detto io e mia madre, anche se mi sembra impossibile, a lui non importa di me, mi vede solo come un giocattolo da baciare quando ha voglia.
《Non capisco, pensavo che tu stessi con mio padre!》Dice guardando mia madre.
《Oh, no, vedi tuo padre è un caro amico del padre di mia figlia, il suo vero padre, ci ha fatto un favore enorme facendoci rimanere qui, è stato fantastico e non lo ringrazierò mai abbastanza per questo!》
《Non devi ringraziarmi, l'ho fatto con piacere, mi sono già affezionato a te e a tua figlia!》Dice rivolto verso mia madre venendo dal suo studio, poi si gira verso di me e mi sorride.《Sono stato felice di farti da... padre, in questi giorni, quella sarà sempre la tua stanza e la mia biblioteca sarà sempre aperta per te, vieni a trovarmi quando vuoi!》
Gli sorrido grata, mi sono trovata dal ricevere amore solo da mio "padre" ad essere circondata da persone che mi amano e mi accettano, e non c'è cosa che potrebbe rendermi più felice.
《Grazie davvero per tutto! Mi dispiace di aver rovinato la stanza!》Gli dico avvicinandomi ed abbracciandolo.
《Quindi l'unico idiota che non sapeva un cazzo ero io!》Dice Luke arrabbiato.
《Se è per questo fino ad oggi, non sapevo neanche io che tutta la mia vita era una fottuta bugia!》Gli urlo contro, non so perché sono scattata, non credo abbia detto qualcosa di così terribile, ma sentirlo così arrabbiato, per qualcosa che non lo coinvolge minimamente, mi ha provocato rabbia e odio facendomi scoppiare, mi guarda sorpreso e sconcertato per un po', poi si gira e comincia a salire le scale, sbattendo poi la porta della sua stanza.
《Scusatelo davvero!》Dice suo padre scuotendo la testa.
《Non fa niente, vedrai alla fine vi riavvicinerete!》Cerca di consolarlo mia madre, posandogli una mano sulla schiena.
Li lascio da soli e salgo nella mia stanza cominciando a preparare le valigie e degli scatoloni dove mettere tutte le mie cose, non molte ma a cui tengo molto, rivedo tutte le foto con mio padre e della mia infanzia, tutta una bugia, niente di quello che avevo era come sembrava, la mia vita era solo un enorme buco nero senza valore.
Quando, due ore dopo, ho finito di mettere tutto apposto, lasciando fuori solo il pigiama e dei vestiti per il giorno dopo, mi affaccio al balcone e decido che è arrivato il momento di chiamare Sara.
《Ehi! Come mai mi hai chiamato?》
《Mi trasferisco!》Butto lì velocemente, se cominciassi a pensare ad un modo per dirglielo finirei per non riuscire più a dirle niente.
《C'eri anche tu al funerale, giusto? Hai sentito tutto vero?》
《Si, volevo chiamarti, ma ho pensato che ti serviva del tempo per capire e lasciarti spiegare quello che ti stava succedendo!》 Mi dice con un sospiro.
《Alla fine mio padre si è rivelato uno stronzo. Mia madre, che è la mia vera madre, la vittima ed il poliziotto che mi ha aiutato quando lui si è ucciso, il mio vero padre e Michael è il mio fratellastro!
Poi mio padre ha deciso di trasferirsi e, per un caso fortuito, casa... nostra, si trova a sei ore circa dal college in cui andrò, a Milano!》Le dico tutto d'un fiato.
《Wow, ne sono successe di cose! Mi sento come se non ti conoscessi più》Ha la voce triste e mi sento male per essermi allontanata di lei, mi è mancata da impazzire!
《Sei la persona che mi conosce meglio, non sono cambiata, sono sempre la solita ragazzine svampita, imbranata e depressa che ero all'ora! Alcune sono vecchie, ma fra tutto quello che è successo, non ho avuto tempo di parlartene, ah! Parto domani mattina!》
《Cosaaaa?》Mi dice trascinando la vocale finale.
《L'ho saputo solo sta sera, mi dispiace davvero! Avrei voluto salutarti! Ritornare come eravamo prima!》Le dico soffocando un singhiozzo.
《Mi dici il nome del college in cui andrai? Avevamo fatto domande agli stessi college, magari mi ha accettato anche il tuo!》
《Verresti a Milano con me?》Chiedo sorpresa.
《Anche io adoro quella città e poi non è così lontana, sono sicura che la mia famiglia approverebbe e poi potremmo trovarci un piccolo appartamento, magari a metà strada fra il college e lo studio!》Mi dice entusiasta.
《Sarebbe magnifico!》Quasi urlo.
《Adesso non ricordo perfettamente il nome della scuola, quando chiudo ti invio un messaggio!》
《Mi mancherai quest'estate ma il fatto che ci rivedremo presto mi rende più tranquilla!》Sono felice di aver chiarito con lei, mi sarebbe mancata.

Chiudo la chiamata e guardo di fronte a me, non avrei mai immaginato che la mia vita sarebbe cambiata così tanto, se mi guardo alle spalle, non riesco a credere che ho vissuto per sedici anni in una bugia.
Sento bussare alla porta così rientro dentro e la apro, davanti a me c'è l'ultima persona che mi sarei aspettata, Luke.
《Che ci fai qui?》Gli chiedo stranita.
《Te ne vai?》Mi chiede con lo sguardo basso, sembra quasi triste, ma ne dubito, a lui non importa di me, sono stata un peso per lui dal primo momento in cui ho messo piede in questa casa.
《Si, partiamo domani mattina, comunque sarebbe successo fra qualche mese!》Sento come un peso che mi grava sul petto, sento come un vuoto all'idea di non rivederlo mai più.《Perché sei venuto da me?》
《Volevo darti questa!》Mi dice porgendomi una collana in caucciù, con un ciondolo che raffigura lo Ying, gli sorrido e le la metto al collo.
《Grazie, ma... perché me l'hai regalata?》Gli chiedo confusa e sorpresa, ma anche felicissima per quel regalo che mi fa, stranamente, battere fortissimo il cuore.
《Volevo che avessi qualcosa che ti ricordasse di me!》Mi dice con un sorriso per poi, portare una mano al collo della maglietta e togliere fuori una collana uguale alla mia ma con lo Yang.
Gli sorrido guardandolo in quegli occhi azzurri come il cielo in questo momento, sento le lacrime pizzicarmi gli occhi, così mi butto fra le sue braccia lasciandomi scappare un singhiozzo, lui mi stringe forte a sé, strano che non abbia fatto qualche battuto o mi abbia spinto via, mi sento crollare, vorrei che... non lo so neanche io, so solo che mi sento così bene fra le sue braccia, mi fa sentire a casa e protetta.

È tutto una bugiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora