Capitolo Due

3.2K 197 33
                                    

"El, ti ho detto di no! Smettila! Non andrò in giro per la città come un cretino alla ricerca di un coglione a cui non importa niente e nessuno se non tutti quei soldi che tra poco gli usciranno anche dal culo!"
"Oh come siamo permalosi signorino! Cos'è, sei geloso per caso?" Chiese El a quel punto.
"Io? geloso! ahah non scherziamo!" Le rispose Harry spintonandola leggermente.
"Va bene, va bene, evitiamo l'argomento!" Sbuffò infine la ragazza.
"Ecco brava, visto che è tutto il giorno che mi stressi parlandomi di questo Lus-Lois.."
"Louis William Tomlinson" Lo corresse
"Ecco si, quello"
"Come vuoi. Si è fatto tardi, è meglio che vada prima del ritorno di tua sorella, non ho voglia di sentire tutte le sue battutine sul fatto che dovremmo metterci insieme, fare tanti figli e bla bla bla" Disse El alzandosi dal divano del riccio
"Già, forse non ha ancora capito che non ci sposeremo mai!" le disse Harry ridendo
El gli baciò quindi la fronte e si diresse alla porta di casa "Ci vediamo domani al B5 ok?"
"Come ogni giorno da quasi cinque anni, quel posto nel parcheggio ormai ha il tuo nome."
El lo guardò ridendo e uscì da casa Styles.

IL GIORNO SEGUENTE...

A El: "Io sono qui, dove sei?"
A Harry: "Sto arrivando piccolo sgorbio! C'è traffico"
A El: " Alle otto del mattino?"
A Harry: " ...... ok mi sono svegliata tardi, MA STO ARRIVANDO!"
Harry e Eleanor si incontravano ogni mattina nello stesso posto, lo facevano da anni e non si erano mai chiesti il motivo di quella loro strana location ma era così.

Quando Harry vide finalmente la macchina della ragazza arrivare scese dalla sua per entrare il quel luogo da lui tanto odiato: La scuola.
Odiava tutto, odiava i compagni, gli insegnanti e le lezioni, odiava le interrogazioni, i compiti in classe e quei dannatissimi banchi dove si era scomodi persino a dormire.
"Alla buon ora, pensavo mi avessi abbandonato qui." Le disse il riccio staccandosi dalla macchina alla quale era appoggiato per andare ad abbracciarla.
"Senti, è lunedì, sono le otto del mattino e per quanto tu possa essere il mio migliore amico non ci metto molto ad ucciderti e seppellirti nel prato dietro la scuola, chiaro?" Gli rispose la mora con fare minaccioso.
"O-ok ok" rise Harry. "Ora andiamo che "stranamente" siamo in ritardo" continuò.
El lo prese sotto braccio ed entrarono a scuola. Fortunatamente avevano gli stessi corsi, quindi potevano tenersi compagnia tutto il giorno.

"Ragazzi un attimo di attenzione" Disse il prof Anderson, di letteratura, appena i due entrarono
"Oggi è un giorno miracoloso, di quelli da segnare sul calendario come avvenimento straordinario!!" Continuò
"Oggi i signori Styles e Calder ci hanno degnato della loro presenza con soli dieci minuti di ritardo" aggiunse alla fine.
"Buongiorno anche a lei prof" Disse Harry tra le risate della classe ed andarono a sedersi ai loro posti.
"Buongiorno anche a voi ragazzi, visto che siete stati così onesti e dolci nei miei confronti, ho deciso di farvi un piccolo omaggio come riconoscenza.. Venite pure interrogati"
"Ah perfetto! Che fortuna!" Urlò Eleanor agitando le mani in aria per poi sbatterle sul banco.
"Per fortuna che ci doveva omaggiare eh" aggiunse Harry mentre entrambi si dirigevano verso la lavagna.
"Ovviamente vi aiuterò, ve l'ho detto che vi avrei omaggiato" sorrise il prof. Anderson

Dopo quasi un'ora di interrogazione senza il minimo aiuto e/o parola da parte dell'insegnante, la campanella del cambio dell'ora salvò i due ragazzi da ulteriori supplizi e torture.

"Bene, ricordami di non avere più così tanta fretta di entrare in classe per paura di un provvedimento" Disse Harry mentre si dirigeva nella classe successiva per la lezione letteratura francese.
"Già!" Aggiunse Eleanor.
"Ehi Soph, tanti auguri!!" Aggiunse poi la ragazza quasi urlando ad una ragazza mora che frequentava con loro le ore di scienze motorie
"Grazie El!" Rispose quest'ultima con un sorriso a trentadue denti.
"Dai andiamo simpaticona, non vorrei un'altra interrogazione, non la sopporterei" Disse Harry prendendo Eleanor sotto un braccio e trascinandola letteralmente attraverso i corridoi.

LOUIS POV
Louis William Tomlinson, uno dei ragazzi più famosi di tutto il mondo, si era finalmente preso una pausa; una pausa dal tour, dai paparazzi, dalle interviste... Non che tutto quello non gli piacesse, anzi, adorava stare a contatto con i fan ed interagire con loro; però erano anni che con conduceva più una vita "normale" anche solo per un giorno.
Amava il suo lavoro, aveva sempre sognato di poter cantare e farlo con i suoi tre migliori amici: Niall, Liam e Zayn, era ancora meglio.

Nell'ultima intervista, aveva dichiarato che per un anno non avrebbe più fatto ritorno nel mondo della musica, anche se, insieme agli altri, avrebbe continuato a scrivere l'album nuovo.
I ragazzi, in seguito, avevano poi anche aggiunto che avrebbero trascorso quel periodo di relax insieme ma in una meta ancora non stabilita.

Louis e i ragazzi erano finalmente atterrati. "Casa dolce casa!" Disse Louis uscendo dall'aeroporto
"Casa..tua" aggiunse Zayn
"Dai, è solo per un po', poi andremo anche a trovare i tuoi" gli rispose il liscio caricando tutte le valige in macchina.
Zayn sbuffò, ma era una cosa concordata tutti insieme, sarebbero andati a trovare tutti insieme i genitori di ognuno e avrebbero passato del tempo nelle città natale.
Era il periodo dedicato a Louis e stava letteralmente morendo dalla voglia di fare vedere ai ragazzi ogni singola cosa di quella piccola cittadina e soprattutto di far conoscere loro, i suoi amici di infanzia.

"Mamma? Sono a casa!"




Spazio Autrice

Volevo scusarmi con tutti coloro che stanno leggendo la storia per il ritardo e chiedo scusa alla mia mogliettina se non le ho fatto leggere il capitolo prima di pubblicarlo ma mi amerà lo stesso ne sono sicura ahah
Detto questo, grazie a tutti coloro che hanno letto il capitolo precedente!!

All the love xx

Hearts Recycled But Never SavedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora