4. Thomas

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La guardo mentre dorme nel suo letto.
L'ho trovata ieri mattina svenuta nel bosco con una cicatrice sul fianco che si stava rigenerando.
Credo di essere stato io.
Ieri notte la luna piena era così vicina alla terra che il mio autocontrollo da Alpha esperto non è bastato.
Ne avevo bisogno. Sentivo il bisogno di un nuovo branco, dopo che il mio precedente è stato sterminato dagli Hale.
E poi lei era così invitante. Mi stava chiamando, come se desiderasse il morso.
Sono sicuro che sopravviverà. Sembra una ragazza forte.
In caso contrario, avrebbe dovuto morire un paio d'ore fa.
Le lancio un'ultima occhiata prima di andarmi a fare la doccia.
Respira profondamente ma non russa.
Che fortuna. Con il mio udito supersviluppato non potrei sopportare il ronfare di una persona tutta la notte.
Appena ho finito di lavarmi mi metto dei vestiti puliti che sono andato a recuperare nella mia valigia che avevo lasciato in macchina.
Visto che nel frigorifero non c'è nulla da mangiare vado a fare la spesa. Pago io, visto che l'altro ieri sera me ne sono andato di punto in bianco e ha dovuto saldare lei il conto.
Torno con due buste piene di cibo, tra cui pancake.
Ne cucino un paio per me e per lei. Quando sono pronti, li servo sul tavolo e contemporaneamente sento Beatris mugugnare al piano superiore.
Salgo e le porto il piatto con la colazione.
Lei si alza leggermente per guardarmi appoggiandosi sui gomiti. I suoi occhi sono leggermente gonfi per la dormita e le è colato il trucco. In più ha i capelli spettinati.
«Sai» mi dice con tono assonnato «Ho sognato di essere nel bosco di Beacon e che un animale feroce mi attaccava... Ehi, aspetta un attimo...»
Si rende improvvisamente conto di chi ha davanti.
«Come hai fatto ad entrare? Io non ti ho dato le chiavi» poi solleva le coperte e si rendo conto di avere i vestiti completamente sbrindellati «E perché la mia maglietta è sporca di sangue?»
«Buongiorno, Constance. Eri più carina mentre dormivi, ne sei al corrente?» ha gli occhi spalancati, come se non capisse che lingua sto parlano.
«Credo che adesso tu faccia parte del mio branco. Non ne sono sicuro, ma devo averti morso due notti fa. Quando c'era la luna piena» affermo con tranquillità.
«Cosa? Sei un licantropo? Per quanto tempo ho dormito? E non chiamarmi Constance!» ha un'espressione da schitzofrenica stampata sul volto. Sta impazzendo.
«Tutto ieri e parte di oggi, Constance. Aspetta un attimo, tu sai dei lupi...»
Non faccio in tempo a finire la frase che lei si alza di scatto.
«Cavolo, cavolo, cavolo, cavolo! È il primo giorno di scuola, non possiamo fare tardi. Che ore sono?» se non si da una calmata rischia di esplodere.
«Sono le sette.»
Fa un respiro di sollievo.
«Menomale, c'è ancora tempo.»
Prende dei vestiti da un cassetto dell'armadio e si incammina verso il bagno.
Ha altamente ignorato il discorso "creature della notte". Non posso credere che non sia scettica.
Le poche persone con cui ho parlato della licantropia credevano che fossi pazzo.
Lei, al contrario, lo ha superato come se fosse una cosa di tutti i giorni.
È vero, a Beacon Hills accadono cose strane, ma chi ne è veramente al corrente?
Mentre lei è in bagno cerco di prendere la sua colazione di nascosto. Tanto non ho l'impressione che la voglia lei.
Poi sento la sua voce dire
«Ti stai mangiando i miei pancake?»
Ha un udito impeccabile. Credo che i miei presupposti erano esatti: si sta trasformando in un lupo mannaro.
Non ho idea del perché, ma ciò mi fa ridere. Soltanto che ho la bocca piena di cibo e - per non sputare quelle povere frittelle - devo mettermi la mano davanti alla bocca.
«Stai regurgitando un gabbiano?» mi chiede con sarcasmo.
Ingoio il boccone per non rischiare di macchiarle la moquette e rispondo «Sono un licantropo, non un cane affamato.» accompagnando le parole con una grassa risata.
Prevedo che con questa ragazza ci sarà molto da divertirsi.
E penso fra me e me "Beatris, benvenuta nel mio branco".

Beatris Constance Hills 2 »A Teen Wolf fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora