Epilogo. Beatris

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Una parte di me trova strana questa realtà, mi sembra quasi di essere in un sogno. L'altra mi impone semplicemente di abbandonarmi a questo mare. A dirla tutta si sta bene.
Eppure tutto questo continua a non sembrarmi reale. Prima d'ora l'aria non ha mai oscillato fino a questo punto. Non mi sono mai teletrasportata da un posto all'altro in meno di un istante. Allison non è viva, nemmeno mia madre lo è. Tantomeno Stephan, il mio ragazzo ucciso dal Nuntius.
Stento a credere che siano tutti qui, che vivono tranquillamente la loro vita come se non gli fosse mai accaduto nulla.
Vivo nella stessa casa di Beacon, con la mamma che non ho mai avuto. I vicini sono simpatici, ma non riesco a ricordare quando se n'è andato Stiles. Veramente, non mi ricordo molto di lui. So solo che è una persona a cui ho voluto tanto bene.
Quando chiedo agli sconosciuti: «Che posto è questo? Dove ci troviamo?» loro fanno spallucce e rispondono semplicemente: «È casa.»
Ogni giorno Allison passa a prendermi per andare a scuola. All'entrata c'è sempre, a spazzare le foglie autunnali, quell'inserviente cordiale. Strano, pensavo fosse deceduto. Ogni giorno, in classe, incontro un ragazzo carino di nome Aiden. Ci sono anche Jenna e Stephan, siamo tutti e tre uniti come una volta. Insegna solo il professor Harris.
Al ritorno, vado spesso a casa di Ally. Sua madre ci prepara sempre il tè con i biscotti al cioccolato e sua zia Kate ci parla delle sue fiamme al liceo.
A volte incontro per strada la madre di Stiles. Mi ha detto lei di esserlo, anche se nemmeno lei si ricorda chi lui sia.
In casa Hale ci sono una bambina, un uomo ed una donna. Ho visto Thomas assieme alla sua famiglia, adesso è felice. Abbiamo fatto pace. Lui non è più arrabbiato con me, io non lo sono con lui.
Ma il fatto più strano è quando sento le persone per strada parlare fra di loro e pronunciare un nome, all'infinito. Non riesco a capirlo, ma sono quasi sicura che inizi con la T...

Sento qualcosa bruciare nel mio petto. Apro gli occhi di scatto e scopro di trovarmi in una stanza d'ospedale.
Vedo medici andare avanti e indietro per i corridoi, come se fossero troppi i pazienti gravi da curare.
Abbasso lo sguardo. C'è Stiles, accasciato sul mio letto, che dorme profondamente. La sua mano stringe la mia.
Poi si sveglia, sbatte alcune volte le palpebre e mi guarda, approssimando un sorriso. Deve essere veramente stanco.
Un milione di domande mi frullano in testa. Cos'è successo? Cosa ci faccio io qui? Perché questo posto mi sembra nettamente più deprimente di quanto già non sia?
L'unica cosa che riesco a dire. Anzi, l'unico nome che riesco a pronunciare è: «Theo Raken.»

Beatris Constance Hills 2 »A Teen Wolf fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora