Tutto mi sembrava essersi rimpicciolito. I miei occhi smettevano di lacrimare solo in presenza di Monique, di mio padre e di Kevin. Volevo trovare la forza che avevo perso. La cercavo nei libri, nella musica e in Sam. Ma niente. La mia forza si era disintegrata totalmente.
Circa una settimana dopo il "fatto", mio padre bussò alla porta della mia camera.
"Ei piccolina, devo darti una bellissima notizia!"
"cosa pa'?" finsi io un sorriso
"Finalmente sei iscritta a scuola!" gridò quasi lui, con gli occhi che straboccavano di gioia.
"Fantastico!" mentii io.
Lo facevo spesso in quel periodo. Non ero particolarmente felice, ma Sam mi aiutava a non impazzire. Il pensiero che però la avrei avuta in classe, mi rendeva felice, almeno avevo una persona su cui contare.
Rimasi da sola per un po' in camera mia, a fissare le pareti. L' unica cosa che mi veniva in mente erano i suoi baci e poi il suo tradimento.
Mi buttai sul letto e proprio quando le cose non potevano peggiorare, mi arrivò una chiamata in videochat da lui.
pensi al diavolo e spuntano le corna...
Mi avviai verso il computer, con l' aria stanca da tutti i casini della mia vita. Ero venuta ad Austin per dimenticarmi del passato, ma ora mi si stava ritorcendo contro. Sembravo un treno in fuga che cerava di scappare, ma che ogni volta ritornerà nello stesso punto.
Aprii il portatile e schiacciai il tasto verde per far partire quella videochat che non volevo.
"Ei Hurricane, come stai?"
"Come vuoi che stia?"
coglione...
"Be, penso male... senti, volevo dirti che mi dispiace un sacco... io ero triste e non volevo farlo... lei era lì ed io ero ubriaco... credimi non volevo..."
non cascarci un' altra volta. Sii forte Hurricane...
"Dimmi cosa mi devi dire e finiamola di inseguirci. Siamo come due calamite con la medesima potenza, spesso ci respingiamo. Quindi forza, chiedimi quello che vuoi chiedermi e non fare giri di parole per favore che di giri ne ho fatti anche troppi nella mia vita..."
"Hurricane, non posso più pensare di sognare ancora una volta se di fianco a me non ci sei tu, ti prego, voglio che ritorni a stare con me. Sono stato un coglione a farti questo. Cazzo, non ce la faccio più. Sto impazzendo per quello che ti ho fatto. Tu ti sei fatta del male per colpa mia. Non posso più vivere così. Ti prego, ritorna ad essere il mio pezzo di ferro ed riattaccati a me, che ne ho un fottuto bisogno..."
non cedere Hurricane, sono solo parole per lui...
" neanche io ce la faccio più senza di te. Ho bisogno di sentire tutti i giorni la tua voce..."
"Ti amo Hurricane... veramente"
"Anche io..."
"Sai, la nostra scuola ha proposto agli studenti migliori di fare gli esami a metà anno, così da poter iniziare prima l' università. Ecco io vorrei provarci. Mi è arrivata ieri un mail dal preside che mi proponeva questo progetto. L' università di Austin è molto valida e ho inviato la domanda di ammissione... che ne pensi?"
Ero senza parole. La mia espressione era un misto tra stupore, stanchezza e felicità. Sinceramente non sapevo cosa pensare. Mi sembrava impossibile che lo avesse fatto per me. Mi sembrava una cosa irreale, un presa in giro, ma era tutto vero. Altri studenti nella mia vecchia scuola avevano partecipato al progetto. Mi sembrava irreale che lui sarebbe venuto qui per stare solo con me.
"Non vedo l' ora di baciarti" e chiusi così la chiamata
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MONOCROMO
FantastiqueHurricane è da sola. Hurricane ha una stella sulla mano. Hurricane vuole essere normale. Hurricane è considerata depressa. Hurricane è morta.