LIAM

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Capitolo 14:
Lo so,sono un cretino, ma non riesco a risponderle,lei fa sempre domande e pretende la risposta,è insopportabile io non riesco a controllarmi,eppure,la amo,mi chiedo costantemente se abbia ragione. L'unica cosa certa è che non la rendo abbastanza felice.questo per me è un pugno al cuore,mi piacerebbe vederla sorridere,ma non so come agire. Non sono abituato a parlare dei miei sentimenti con una donna.
Non mi rendo conto di quanto sia difficile il nostro rapporto,sembriamo bambini di tre anni che litigano e poi fanno pace. Ho sbagliato tutto,e lei lo sa. È di questo che vuole parlarmi,io ne sono consapevole,però mi dà fastidio sentirlo dire da lei.
Mi sento in colpa,lei pensa che sia chissà dove con qualcuno,il fatto è che lei ha ragione, qui non ho nessuno di decente,solo lei, mi chiedo perchè mi ritrovo qui. Vorrei essere nel mio paese natale,il luogo dove tutto mi vogliono bene. Ho fatto un grosso disastro.
Non posso pensarci troppo.
<Ehi scusami,vieni a casa mia.sono sempre stato qui,solo hai ragione tu.scusami.> per iscritto mi sentivo più libero,non sentivo quel peso,forse dovevo fare così.
<idiota,ti amo,arrivo.>
Quel ti amo sapevo che era la realtà,ero felice.
Toc -toc
Bussò la porta,si era lei,avrei dovuto confessarle tutto. Avrei risposto ad ogni domanda chiesta. Avrei dovuto farlo prima,ma non l'ho fatto. Deve sapere la verità.
Solamente la verità.
Basta soffrire,sono stufo,la causa sono io e sono io che la faccio soffrire,non posso continuare così.

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