CAPITOLO 3

9.1K 400 8
                                    

Passo' una settimana da quella notte e sia Laura che Ale cercarono in tutti i modi di tirarmi su', 

mi portarono in giro per New York facendomi visitare musei,parchi, gallerie d'arte e facendomi 

pranzare in vari ristoranti, dal cinese,al tailandese, all'indiano e bla bla.... la sera invece ordinavamo 

take away e poi andavamo in diversi locali dove bevevamo fino a stare male. 

Di  "lui" non avevo piu' notizie ed io non chiedevo ne' a Manuele ne' a Laura, ora ero io quella che 

aveva creato una barriera per "lui" per proteggere il mio cuore... durante il giorno riuscivo a tenere 

la mente occupata ma quando mi trovavo sotto le lenzuola le lacrime si facevano strada ed io le 

lasciavo scorrere perche' sapevo che un giorno avrebbero smesso da sole. 

Laura e Manuele si frequentavano di piu', si erano visti poco questa settimana perche' lui doveva 

svolgere il suo lavoro e quello di "lui", pero' li sentivo parlare tanto al telefono, io ero felice per lei, 

Manuele dopo quella volta che si comporto' da stronzo con me non l'ha piu' fatto, e' una brava 

persona e dal modo come guarda la mia amica ho capito che e' proprio cotto, in questi giorni in casa

 e' arrivato di tutto, fiori, cioccolatini, accompagnati da biglietti che ti fanno sciogliere il cuore. 

Stanno proprio bene, sono entrambi la meta' di se stessi. 

Una sera io e Ale stavamo cercando di fare i biscotti, impresa assai ardua visto che lui aveva la ricetta 

di sua nonna ed io quella di mia madre e quindi stavamo cercando di far funzionare la cosa..... dalla 

porta vidimo entrare Laura e Manuele, lei si avvicino' e mi abbraccio' e subito dopo lo fece Manuele 

e quando si stacco' mi domando'? 

<Come stai Martina?> 

sapevo a cosa alludeva cosi' fui sincera.

<Vado avanti con la mia vita e sto' cercando di superare la cosa!> 

Lui annui' ed io continuai.

<Sono felice che tu e Laura vi frequentiate e per questo ti vedro' spesso qui' e in Italia 

e mi fa' piacere, ma voglio essere sincera con te!> 

Notai che sia lui,Laura e Ale mi guardarono sorpresi e stupiti, non si aspettavano niente di tutto 

questo ed io prosegui'. 

<Da te voglio solo una cosa....> annui'< non voglio sentire in mia presenza una sola parola  che 

riguardi "lui" , ne' come sta' ne' come andra', per me non esiste piu' e' una storia chiusa e quindi deve

restare fuori dalla mia vita!> 

Manuele fece un sorriso sforzato e mi chiese.

<Sei proprio sicura? Un amore non si cancella da un giorno all'altro e tenerlo lontano non ti aiutera' 

a stare bene!> 

Aveva ragione, anche ora morivo dalla voglia di sapere come stava, ma dovevo tutelare il mio 

cuore e l'unico modo era escluderlo dalla mia vita.

<Manuele.... non sono stata io a tenerlo lontano, ma e' stato "lui" a non volervi accanto, non 

amandomi ed escludendomi da tutto e visto che la mia presenza gli da' fastidio preferisco tenermi 

alla larga.> Dall'espressione di Manuele capi' che non condivideva il mio pensiero ma lo accettava 

e questo me lo fece apprezzare di piu'. 

Ordinammo di nuovo al take away e come dolce mangiammo gli "ALEMAR" i biscotti che avevamo

 fatto e che erano venuti buoni e quindi li battezzammo con i nostri nomi. Dopo cena il telefonino di 

Manuele squillo', lui vide chi era si alzo' e si allontano' ed io da quel gesto capi' che a chiamarlo era 

stato "lui" e prima di chiudere la telefonata lo senti' dire.

<Mark ne parliamo domani, in questo momento non posso darti tanto ascolto e cazzo domani 

chiamero' in Italia e vedro' cosa sta' succedendo.> 

Bene non mi ero sbagliata,pero' se "lui" parlava di lavoro vuol dire che si stava riprendendo e mi 

senti' un po' sollevata.. 

<Ok Mark ci aggiorniamo domani e mi raccomando metti da parte il lavoro e cerca di riposare, a 

domani.> chiuse

La tentazione di chiedere era forte ma dovevo essere coerente con cio' che avevo detto prima cosi' 

continuai a guardare la tv ma con la coda dell'occhio vidi Laura che mi stava fissando e capi' che 

stava elaborando qualcosa nella sua testolina ed infatti non mi sbagliai. 

<Manuele problemi con Mark? Sta' bene?> 

Ma che cazzo fa', lei dovrebbe stare dalla mia parte! Vidi Manuele guardarla e con gli occhi dirgli 

"ne parliamo dopo" ma lei imperterrita continuo' a guardarlo fino a quando lui non cedette.

<Sta' bene, ci sono solo piccoli problemi in azienda in Italia.>

Dovevo essere arrabbiata con lei ma non ci riuscivo, alla fine capivo il motivo del suo gesto. 

Passammo la serata davanti alla tv  e dopo io e Ale ci ritirammo ognuno nella propria stanza e 

Laura e Manuele in quella di lei, per loro la serata era ancora all'inizio. 



Mi perdonerai e riconquistero'                    il tuo &quot;cuore&quot; (il &quot;tuo presuntuoso&quot;)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora