CAPITOLO 4

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Dopo tre mesi che mi trovavo a New York ero stanca di fare la turista e volevo ritornare in Italia, mi 

mancava Sofia  e lavorare... sia io che Laura eravamo state licenziate e per la seconda volta mi 

trovavo disoccupata a causa di "lui", per Laura non c'erano problemi, aveva trovato il suo principe 

azzurro e trascorrevano molto tempo insieme, c'erano giorni che lei rimaneva a casa sua e non la 

vedevo, ormai  facevano coppia fissa. 

Un altro che aveva perso la testa per amore era Ale, quel tizio che conobbe quella sera al locale ormai 

frequentava il nostro appartamento,si chiama Jake e' un bel ragazzo e soprattutto e' simpatico e 

adorabile, certe sere per non lasciarmi sola a deprimermi cenano con me e poi guardiamo la tv. 

Certo che e' proprio strana la vita, quella che era partita per amore ero io, ed ora i miei amici hanno 

trovato la loro meta'  ed io sono rimasta da sola e col cuore a pezzi.

Ormai di "lui" non avevo piu' notizie dalla sera che fui chiara con Manuele, "lui" non mi ha nemmeno 

cercata e questo voleva solo dire una cosa, che doveva andare cosi'. Chissa' come stara' adesso, so' 

che effetto fa' il tumore quando e' in fase avanzata, e' terrificante per chi lo vive e per chi gli sta' 

accanto. Meglio non pensarci, non voglio stare male,non piu' per "lui". 

L'unica cosa giusta da fare ora era di ritornare in Italia e trovarmi un lavoro, domani avrei avvisato 

tutti, questa era la decisione giusta, qui' non c'era piu' niente a trattenermi.

Al mio risveglio feci una doccia, mi vesti' ed ero pronta a dare la notizia del mio rientro e mentre stavo

per entrare in cucina il tono preoccupato di Laura mi blocco'.

<Manuele quella che mi hai dato e' una bella notizia, non essere preoccupato, il tumore e regredito di 

poco e questo gli permette di avere un trapianto,no?>

Oddio Laura stava parlando di "lui", la chemio stava dando i suoi risultati anche se minimi ed ora 

probabilmente poteva subire un trapianto e questo significava una possibilita' di sopravvivenza. 

All'improvviso il tono di Laura si fece piu' serio.

<Manuele cosa significa che e' difficile trovare un donatore? So' che il suo intervento e' ancora in 

sperimentazione e da donatore viventi non e' facile ma non ha una famiglia? Loro sarebbero perfetti> 

Sapeva piu' cose Laura di "lui" che io, aveva una famiglia,eppure in ospedale mi disse che non aveva 

parenti,ma certo io non ero niente per "lui" quindi non mi era permesso sapere di piu'... Sapere tutto 

questo anche a distanza di tre mesi fu' come ricevere un pugno allo stomaco, Laura inconsapevole 

della mia presenza continuo'.

<Fammi capire bene...nonostante lui ti abbia chiesto esplicitamente di tenere la sua famiglia fuori da 

questa storia tu li hai contattati, questo amore ti fa' onore perche' dimostra quando grande e' la 

vostra amicizia, ma nonostante questo il problema non si risolve perche' il padre nonostante sia 

Mi perdonerai e riconquistero'                    il tuo &quot;cuore&quot; (il &quot;tuo presuntuoso&quot;)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora