CAPITOLO 17

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MARK

Avevo appena finito in mio discorso quando vidi Martina dirigersi verso i bagni piangendo e

preoccupato la segui', forse era rimasta delusa del comportamento di James che corteggiava

spudoratamente Sofia, all'inizio ne fui sorpreso,visto il bacio che si erano dati al ristorante, fino a

quando Manuele mi spiego' che avevano provato a frequentarsi ma poi avevano preferito restare

amici e allora perche' piangeva? Ero quasi arrivato quando davanti al bagno delle donne vedo mio

padre, che cazzo ci faceva li'? In quel momento esce Martina e lui la blocca.. che cazzo stava

succedendo? Mi nascosi dietro una tenda e senti' lei innervosirsi cosi' decisi di intervenire e mentre

stavo per uscire mi bloccai nel sentire le parole di mio padre.

"Non credo..... l'unica Martina qui' dentro che ama mio figlio al punto di salvargli la vita... sei tu!"

Mi nascosi di nuovo ma ero scioccato.... era lei la donatrice! Lei mi ha salvato la vita! Ora tutto

tornava, Laura che non stava al fianco di Manuele quando mi stavano operando, certo era accanto a

Martina, l'espressione dei miei due amici che cambiava ogni volta che chiedevo informazioni sulla

donatrice! Come hanno potuto nascondermi una cosa del genere? Continuai a sentire la loro

discussione e mi stupi' nel sapere che mio padre si era tenuto informato su di me, ma mi sentivo

preso per il culo, non rispettato, avevano agito alle mie spalle... E Manuele come ha potuto? Lui e' il

mio migliore amico cazzo, doveva dirmelo!!!! Ha preferito Martina a un'amicizia di trent'anni... posso

capire James che e' costretto dal segreto professionale, ma Manuele no! Senti' la conversazione fra

loro che finiva con Martina che diceva che ero stato io a non avere voluto un "noi". Aspettai che si

allontanassero ed entrai nel bagno degli uomini, avevo bisogno di calmarmi e di decidere il da' farsi,

mi sciacquai la faccia e ho aspettato 5 minuti prima di tornare in sala, dovevamo cenare e nel tavolo

eravamo tutti insieme, avevo troppa rabbia e stare assieme a quelle persone in questo momento

mi disgustava cosi' indossai la mia maschera di "stronzo" come mi definiva sempre "lei" e partecipai

a quella pagliacciata. Tutti erano felici e sereni mentre io stavo morendo dalla rabbia, volevo gridare

in faccia a tutti la loro ipocrisia ma poi mi ricordai che la vendetta e' un piatto che si gusta freddo cosi'

per il resto della cena pensai al mio "piano", ora sapevo cosa fare. Diverse volte sorpresi Martina a

guardarmi, lei mi sapeva leggere dentro e aveva capito che c'era qualcosa che non andava ma io le

sorrisi e continuai a parlare con Marisa e tutti gli altri.Dopo cena aprirono le danze e nel momento che

Marisa era distratta misi in pratica il mio piano,Martina doveva sapere la delusione che mi aveva dato.

Nel momento che fu' sola al tavolo diedi 100 dollari al cameriere e ando' a svolgere la sua missione, io

Mi perdonerai e riconquistero'                    il tuo "cuore" (il "tuo presuntuoso")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora