CAPITOLO 18

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Mi svegliai con un dolore in viso e un violetto sotto l'occhio, a guardarli in me riaffioro' il ricordo della

 sera precedente, Dio che casino! Avevo solo un pensiero, dovevo scoprire che fine avesse fatto Mark,

 avevo paura che avesse esagerato con lo bere e quindi afferrai il cellulare e chiamai a James. Mi 

rispose a secondo squillo. 

<Martina come ti senti?> 

<Come una che ha preso un pugno in faccia.>

<Hai tenuto il ghiaccio come ti avevo detto?> 

<Si dottore l'ho fatto!James sei riuscito a parlare con Mark?> 

Un attimo di silenzio. 

<Si Martina, dopo averlo cercato in vari locali che lui frequenta alla fine l'ho trovato a casa sua in uno

 stato pietoso. Aveva bevuto cazzo e sa' che non puo' farlo piu', ho dovuto dargli delle pillole per 

disintossicarlo dall'alcol e sono andato via da lui solo dopo essermi reso conto che si era ripreso. Mi 

ha detto che abbiamo complottato tutti alle sue spalle, in parte giustifica me, ma non vuole piu' 

vedere te e Manuele.> 

Le lacrime iniziarono a scendere, non meritavo di essere trattata cosi' da lui, si ho sbagliato e lo ha

 fatto anche Manuele, ma non a fin di male ma per il suo bene.Non riuscivo a parlare e senti' James 

dire.

<Martina ci sei ancora?> annui' < Posso darti un consiglio d'amico?> annui' ancora< So' che non sono 

affari miei, ma voglio bene a te e a lui e vedervi andare in pezzi non mi piace, o risolvete una volta per 

tutte e vi perdoniate a vicenda, oppure sia meglio che tu te ne ritorni in Italia e lui continui la sua vita 

qui'. Non capirle male le mie parole, tu sei una meravigliosa persona ma Mark non e' l'uomo giusto 

per te, non lo conosci fino in fondo e se' fino ad oggi non siete riusciti a trovare un compromesso vuol 

dire che e' il momento che le vostre strade si dividano una volta per tutte.>

James aveva ragione come Ale, ci stavamo facendo del male tutti e due il nostro era un amore 

"malato" che prima o poi doveva morire. Risposi a James.

<Ieri sera Ale mi ha detto le tue stesse cose e come ho detto a lui, lo diro' a te, dopo il matrimonio di 

Laura me ne vado. Grazie James.>

<Figurati, oggi e' domenica cerca di riposare un po' ok? Piu' tardi passo da casa e controllo il tuo viso,

 a dopo ciao.> 

<Ciao.> 

Dopo quella telefonata mi ributtai nel letto, non avevo voglia di vedere i miei amici, non ora e mi 

riaddormentai. 

Mi svegliai sentendo Laura e Sofia nella mia stanza e le salutai.

<Ciao, perche' siete nella mia stanza?> 

Parlo' Laura.

<Visto che e' pomeriggio tardi e tu non ti sei fatta viva per quasi tutta la giornata siamo venute ad 

Mi perdonerai e riconquistero'                    il tuo &quot;cuore&quot; (il &quot;tuo presuntuoso&quot;)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora