CAPITOLO 8

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                                                                                             Mark  

Era arrivato il giorno.... oggi avrei fatto il trapianto e se tutto sarebbe andato bene " una nuova vita". 

Ero stato ricoverato il giorno prima e sottoposto a diversi esami ed ora ero gia' pronto per la sala 

operatoria. Manuele era con me da ieri e ora si stava assicurando che tutto fosse pronto e a dire la 

verita' non vedevo l'ora.. James non lo vedevo da un'ora molto probabilmente era gia' in sala 

operatoria con la donatrice, chissa' se qualche parente era qui' con lei e la stesse assistendo! Ero 

stupito del fatto che non aveva preteso soldi per il suo gesto, di solito quando si e' nella disperazione 

la gente lo fa'ed invece lei non ha preteso niente. .....

Ero in allerta, ogni volta che vedevo passare un'infermiera pensavo che fosse per me, odiavo la clinica

e soprattutto non sopportavo di stare cosi' ....ormai il mio non era solo un male fisico, ma era 

subentrato anche quello del cuore!Chissa' se Martina aveva saputo la notizia, se Manuele gli aveva 

accennato che c'era una possibilita' di vivere per me, se era felice alla notizia! So' che non dovrei 

pensare a lei, pero' ora inizia a subentrare in me l'idea di chiamarla se tutto sarebbe andato bene 

e magari ricominciare pian piano con la scusa di andare a bere un caffe' e cercare di essere almeno 

amici per il momento. Quando la mandai via dalla stanza quel giorno ero convinto che non avrei 

avuto nessuna speranza di vivere e volevo proteggerla, certo non mi sarei mai aspettato che le cose 

andassero cosi', lei voleva lottare con me e se glie lo avessi permesso in questo momento sarebbe 

accanto a me trasmettendomi tutto quell'amore che solo lei sapeva darmi..ormai era troppo tardi! 

La porta si apri' ed entro' Manuele.

<Amico penso che fra poco verranno a prenderti, la sala operatoria e' pronta e devono prepararti, 

meta' equipe e' con la donatrice e l'altra meta' seguira' te.> 

< Di James hai saputo qualcosa?>

<Solo che appena finira' con la donatrice e si assicurera' che sia andato tutto bene verra' 

direttamente da te. Sei nervoso?> 

<Piu' che altro non vedo l'ora che tutta questa merda finisca e possa ritornare alla mia vita e al mio 

lavoro.> 

So' che non avrei dovuto, ma avevo bisogno di sapere se Martina era stata informata.

<Manuele.....>mi guardo'<per caso Martina sa' di tutto questo?Voglio dire... sa' che c'e' 

una possibilita' di sopravvivenza per me?>

Vidi Manuele distogliere lo sguardo da me e guardare verso la finestra, era quasi in imbarazzo.

<Mark devo essere sincero? > annui'<Tre mesi fa' e' stata proprio Martina a dirmi che di te non voleva 

piu' saperne nulla e che il tuo nome in sua presenza non doveva essere pronunciato e da allora non 

abbiamo piu' parlato di te, ho rispettato solo il suo desiderio, mi dispiace amico!> 

Quelle parole mi ferirono nell'animo, mi stava dimenticando e l'unico modo che aveva per farlo era 

cancellarmi. Non potevo darle torto, ero stato troppo pesante con lei, un mostro in certi momenti ed 

e' giusto che ora me ne assuma le mie responsabilita'. Com'e' che si dice...

"Ad ogni azione corrisponde una reazione"!!!!! 

L'infermiera entro' e ci tolse dall'imbarazzo.

<Mr Green fra poco la verranno a prendere. Imbocca a lupo ! > 

Quest'infermiera e' stata gentile con me dal momento stesso che mi avevano ricoverato.

<Grazie e crepi!> 

Mi portarono in sala operatoria ed ora cominciavo ad avvertire un po d'ansia, ci siamo... ero pronto!

Trovai due dottori che non conoscevo e due donne, uno di loro si presento' come dottor Clark ed era 

colui che mi avrebbe operato. Vidi l'anestesista inserire qualcosa sul mio braccio e con un unico 

pensiero "Martina" mi addormentai.


Mi perdonerai e riconquistero'                    il tuo &quot;cuore&quot; (il &quot;tuo presuntuoso&quot;)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora