Capitolo 12

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Zaira quel giorno non era andata a scuola, in fin dei conti ci si era iscritta solo per Alan. E ora che lui non voleva più saperne di lei, che senso aveva andare a scuola? Certo, voleva rivedere Iris, ma per il momento voleva solo stare sola. Non era pronta ad affrontare Alan, e vederlo tra i corridoi della scuola non l'avrebbe aiutata di certo.

Quando scese a fare colazione e vide Soraya decise di raccontarle tutto, Alan era suo figlio, ed ora che sapeva che era Zaira era una ninfa, Soraya poteva decidere di presentarsi a lui se lo avesse voluto.

Andò al lago, l'unico posto in cui riusciva a sentirsi in pace. Si sedette accanto al tronco di Melia. La sua amica driade si accorse subito della sua presenza.

" Ciao, ho visto quello che è successo ieri. Mi dispiace." le disse.

" Anche a me." ammise Zaira. " Ora non so come fare, ho rovinato tutto."

" È solo un umano. Cercane un altro."

Zaira scosse la testa. No. Non voleva rinunciare ad Alan. Era stata così bene con lui in quei giorni, prima che Xeni rovinasse tutto. Si era innamorata di lui, lo voleva al suo fianco, voleva lui, non un altro umano qualunque.

" Non posso, è il mio Sogno." disse.

" Beh, in fin dei conti è un semplice umano, uno vale l'altro. Tanto sarai tu la regina."

Zaira scosse di nuovo la testa, non era così semplice, se aveva sognato proprio Alan doveva esserci un motivo.

" Ho capito. Ti sei innamorata di lui." disse Mel con un sorriso.

Zaira annuì. Una lacrima sfuggì al suo controllo al pensiero che non avrebbe più potuto stare con lui.

" L'amore... com'è?" chiese Mel, pensierosa.

Zaira sollevò lo sguardo verso l'amica, ricordando che lei non avrebbe mai potuto provarlo, non poteva allontanarsi troppo dal suo albero. Le sorrise.

" Bellissimo. Non so come spiegartelo, pensi sempre a lui, passi la giornata a sorridere come una deficiente, e quando sei con lui è come se tutto il resto perdesse improvvisamente importanza. Poi come baciano! Passerei la giornata a baciare Alan." ammise Zaira.

Poi ricordò cosa era successo. Come poteva essere stato proprio Alan a chiamarla 'mostro'? Perchè non le aveva lasciato il tempo di spiegarsi?

In quel momento il suo telefono prese a squillare. Zaira lesse il mittente, Iris.

" Hai anche tu uno di quei cosi umani?" le chiese Mel, stupita.

" Si, a quanto pare tra gli umani li hanno tutti, così ho dovuto prenderne uno anche io. Ora scusa un attimo, devo rispondere."

" Ciao Iris." disse, portandosi il telefono all'orecchio.

" Che cavolo è successo?"

" Eh?" Zaira non capiva, era preoccupata perchè non era andata a scuola, oppure aveva saputo che Alan l'aveva lasciata?

" Alan mi ha detto che vi siete lasciati, che è successo?"

" È una lunga storia..."

" Come scusa? Siete stati insieme appena un giorno, come può essere una lunga storia? Ha fatto il deficiente e l'hai piantato?"

" Non è colpa mia, mi ha lasciato lui."

" Cosa? Ma gli si è inceppato il cervello? Perchè?"

Zaira si rese conto che Iris non l'avrebbe mollata finchè non le avesse dato una spiegazione, ma non poteva dirle la verità, non poteva perdere anche lei.

Il Sogno della Ninfa [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora