Zaira entrò nella sala del trono e vide per la prima volta sua sorella. Le si avvicinò per guardarla meglio. La prima cosa che notò furono i suoi lunghi capelli neri che creavano un bel contrasto con gli occhi azzurri, dello stesso colore dei suoi. In effetti Zaira dovette constatare che si assomigliavano davvero moltissimo, si sarebbe potuto pensare che fossero gemelle.
" Ciao, io sono Zaira, tua sorella." Disse timidamente.
Eleni si voltò verso di lei e sorrise.
" Ciao! Non vedevo l'ora di conoscerti! Piuttosto, scusa se in questi anni non mi sono fatta viva, ma non potevo tornare, non sapevo come..."
" Va tutto bene - la interruppe Zaira. - Nostra madre mi ha spiegato tutto. Non ce l'ho con te, anzi. A proposito, quando mamma mi ha detto di te, mi ha anche chiesto di dirti, se lei non ce l'avesse fatta, che le dispiace di averti cacciato, di chiederti di perdonarla e che ti voleva bene."
Ripensando alla madre, una lacrima scese sul volto di entrambe le sorelle.
" Ma ovvio che la perdono, ha fatto solo ciò che era meglio per il nostro regno. A proposito, posso vederla o avete già celebrato il Commiato?"
" Purtroppo si, ieri. Mi dispiace." Ammise Zaira, triste.
" Non preoccuparti, hai fatto ciò che dovevi. Sei stata coraggiosa."
" Non si tratta di aver coraggio o meno, semplicemente non avevo scelta."
Zaira sospirò, ripensando ai giorni passati. Le sue sorelle avevano bisogno di una nuova regina, non di una ragazzina disperata in lutto per la madre. Avrebbe tanto voluto potersi lasciare andare, poter crollare, sfogarsi e dimenticare tutto il resto, ma non poteva, era la principessa, aveva delle responsabilità. Non aveva avuto scelta.
" C'è sempre una scelta, Zaira. Tu hai fatto quella giusta." Le disse Eleni.
Alan le strinse la mano e Zaira finalmente sorrise. Non era più sola, Alan era con lei, e ora c'era anche Eleni. Aveva appena ritrovato sua sorella, non c'era tempo per essere tristi, avevano ancora molto da fare.
" Grazie, davvero. Ora però dobbiamo passare alle cose serie. Nostra madre prima di andarsene ha modificato le nostre leggi in modo che noi potessimo regnare insieme, non so se Alan te ne aveva già parlato. Ora dovremmo decidere come organizzarci."
Eleni annuì, pensierosa.
" Hai ragione. Potremmo alternarci così da non dover abbandonare la nostra vita tra gli umani, ma con che frequenza? Un mese a testa forse... no, è un intervallo troppo breve, non riusciremmo a esercitare le nostre funzioni come dovremmo..."
" Un anno? No, troppo lungo, Iris ed Ethan ci ucciderebbero!" concluse Zaira con un sorriso.
" Ethan!! - esclamò Alan battendosi una mano sulla fronte. - Mi sono dimenticato di avvisarlo della mia partenza! Appena torno mi elimina!"
" Cosa?! Ma è il tuo migliore amico!" esclamò Zaira.
" Ehm... lo so, però mi mancavi, ero preoccupato per te, così ho pensato solo a trovare Eleni e tornare qui..." ammise Alan imbarazzato.
" E Clarissa? Almeno lei l'hai avvisata? O sta rivoltando la città cercandoti?" disse Soraya, memore della sfuriata che gli aveva fatto al telefono solo qualche giorno prima.
Alan abbassò lo sguardo, triste. Li aveva lasciati solo da poche ore, ma sapendo che non li avrebbe più visti per parecchio tento sentiva già la loro mancanza. Le tornò in mente la tavola imbandita di quella mattina e lo sguardo triste della madre, non potè evitare di sentirsi in colpa.
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Il Sogno della Ninfa [In Revisione]
ParanormalZaira è la principessa delle ninfe, conosce il mondo degli umani solamente da ciò che vede sulle sponde del suo lago e da ciò che le raccontano i compagni delle sue sorelle. Poche settimane dopo il suo cinquantesimo compleanno finalmente sogna l'uom...