Capitolo 17

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Appena Zaira rientrò al castello insieme a Zoe, si diresse subito verso le stanze della regina. Salutò l'amica prima di entrare, capiva la preoccupazione di Zoe ma aveva bisogno di restare un po' da sola. Sapeva bene che essendo la futura regina aveva delle responsabilità, e non intendeva venirne meno, ma Alan aveva ragione, aveva bisogno anche di fare i conti con il suo dolore, non poteva continuare a fingere che andasse tutto bene, non quando sentiva il suo cuore sempre più pesante ad ogni finto sorriso che rivolgeva alle sue sorelle.

" Principessa. – cominciò Zoe. – Siete sicura di star bene? Se avete bisogno di qualcosa non avete che da chiedere."

" Lo so, ma sta tranquilla, va tutto bene. Ho solo bisogno di un po' di tempo da sola con mia madre. Tu torna dalle altre e appena arriva Soraya accompagnala qui."

Zoe annuì.

" Ah, un'ultima cosa. Da ora fino all' incoronazione nessuna ninfa o umano potrà uscire dal castello senza il mio consenso, sarebbe troppo pericoloso, ora che la regina è morta Xeni potrebbe farsi più aggressiva. Non voglio che corriate rischi inutili."

La ninfa annuì e si allontanò. Zaira sospirò poi spinse la porta ed entrò nella camera della madre. Si sedette accanto al letto dove sua madre giaceva come addormentata.

" Mamma. – disse Zaira, sfiorandole il volto. – Mi manchi tanto. Non riesco ad accettare il fatto che non ti vedrò più. Mi sento così sola, non sono pronta a prendere il tuo posto, è troppo presto. Non ne sono capace, ho sempre saputo che sarei diventata la regina, ma non mi aspettavo che sarebbe successo così presto, non senza te al mio fianco. Come posso diventare regina se non sono stata capace di stare accanto alla mia stessa madre nei suoi ultimi momenti? Come posso prendermi cura delle mie sorelle quando solo per stare con Alan ti ho lasciata sola nel momento in cui tu avevi più bisogno? Come posso essere una buona regina se metto i miei desideri prima dei bisogni della mia gente? Ho ancora bisogno di te, mamma. Non posso farcela da sola."

Le lacrime ormai scorrevano copiose sul suo volto, quando una mano si posò sulla sua spalla.

" Non sei sola, non dimenticarlo mai. Sono al tuo fianco come sempre, e Alan si sta dando da fare per te. Troverà tua sorella poi ti raggiungerà e regnerete insieme. Non sei sola, non lo sarai mai." Disse Soraya con un sorriso.

Zaira si alzò e abbracciò la sua migliore amica.

" Grazie. Sono fortunata ad avere un'amica come te."

Soraya sorrise.

" Ora andiamo, hai bisogno di riposare, c'è tanto da fare domani."

Zaira annuì.

" Si, e per prima cosa dobbiamo scoprire chi è la ninfa che ci ha tradito e ha avvelenato mia madre. Non può e non deve passarla liscia, è un'assassina quanto Xeni." Disse, sentendo la rabbia montare in lei.

" Certo, la troveremo e pagherà per i suoi crimini. Ora però pensa a riposare."

Così le due ninfe tornarono nella loro stanza.

" Mi sembra passata una vita dall'ultima volta che ho dormito qui." Commentò Zaira, ripensando alla notte in cui aveva sognato Alan per la prima volta. " A proposito, come sta Alan?"

" Sta bene, è preoccupato per te, e determinato a trovare Eleni al più presto. Stai tranquilla, andrà tutto bene e vi rivedrete tra pochi giorni, ora mettiti a letto, dai. Non dovrò mettertici io come quando eri piccola, vero?"

Zaira ridacchiò.

" Agli ordini, tata Soraya!"

Soraya rise prima di spegnere la luce e mettersi a letto a sua volta.

Il Sogno della Ninfa [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora