Capitolo Tre

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Il Black Rose Pub era un locale a poca distanza dalla scuola assai frequentato, vero punto di ritrovo per generazioni di studenti della Riverside High School e questo valeva anche per Alan ed Ethan che vi si fermavano ormai quotidianamente, sia prima che dopo le lezioni. Il motivo principale di tale abitudine era la presenza di Iris, la ragazza di Ethan, che lavorava lì come barista dopo la scuola.

L'ambiente interno, non molto grande, si mostrava abbastanza spazioso ed ordinato, i tavoli erano disposti sui quattro lati del locale, quasi addossati alle pareti, così da lasciare un ampio spazio intorno al bancone posto al centro della sala. In fondo si poteva vedere una postazione per DJ che nei weekend ospitava diversi eventi musicali, cosicché gli studenti potessero avere a disposizione una discoteca per svagarsi non troppo lontani da casa, o almeno questa era la giustificazione che placava gli animi dei genitori più apprensivi. Oltre che durante le feste il locale era sempre affollato prima e dopo le lezioni, quando gli studenti vi si riunivano.

Ma quel giorno, quando Alan ed Ethan vi entrarono, la maggior parte degli studenti era ormai già rientrata a casa, così Iris poté scorgerli immediatamente nell'istante in cui misero piede nel locale. Ethan non poté fare a meno di restare incantato mentre la giovane si avvicinava a loro a passo spedito, gli occhi di lucente smeraldo racchiusi in un'espressione risoluta, la chioma fiammante che ondeggiava sulle sue spalle come le lingue di fuoco di un falò.

«Ethan Lawson! Dove diavolo ti eri cacciato? Ti aspettavo dopo scuola e sono passate già due ore!» esordì in un deciso tono di rimprovero.

Ethan lanciò uno sguardo eloquente ad Alan, chiedendosi se sarebbe mai riuscito a farlo rinsavire, era stufo di finire nei guai per colpa sua. Alan sospirò e rispose alla domanda al posto suo.

«È colpa mia, la Scott ci ha messi in punizione perché siamo rientrati tardi dalla pausa pranzo. Ethan mi era venuto a cercare, così ha fatto tardi anche lui. Scusa.»

Iris scosse la testa, esasperata. Era sempre la stessa storia.

«Capisco che siete amici, ma amore... devi proprio finire nei casini anche tu ogni volta?»

«Scusa, ma oggi ne valeva la pena. Ho trovato il qui presente che si intratteneva con una ragazza!»

Iris emise un piccolo gridolino di gioia, in un attimo dimenticò di essere arrabbiata.

«Davvero? Dimmi tutto, Alan! Chi è? Come si chiama? È una della scuola? Wow! Finalmente, potremo fare qualche uscita a quattro! Non dovrai più fare il terzo incomodo!»

Iris si era messa a parlare a macchinetta, presa dalla curiosità e dal sollievo, era ormai da un anno che Alan non voleva avere più alcun contatto con il mondo femminile, l'unica amicizia femminile che aveva era Iris. Dopo essere stata rifiutata da Alan, Abigail, la capo cheerleader della scuola, aveva persino provato a spargere la voce che Alan in realtà fosse gay, ma tutti sapevano cosa era successo un anno prima, e nessuno si permetteva di giudicarlo.

«Frena Iris, ci siamo solo presentati, non ho certo quelle intenzioni. Lo sai bene che dopo quello che è successo con Chloe, trovarmi la ragazza è l'ultimo dei miei pensieri.»

Alan si rattristò, tornando con il pensiero alla ragazza che aveva amato così profondamente, prima di perderla per sempre. Bastava che qualcuno facesse anche solo un lontano riferimento a Chloe, che lui se la ritrovava davanti, lei e il suo dolce sorriso che Alan stava cominciando quasi ad odiare per quanto lo faceva soffrire ogni volta. Amava Chloe con tutto sé stesso, allora perché era dovuta andare così? Se davvero la fuori c'era un Dio, perché aveva deciso di farlo soffrire così? Perché si accaniva su di lui? Cosa aveva fatto di male?

Il Sogno della Ninfa [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora