Zaira scattò a sedere sul letto, allarmata, sentendo che qualcosa non andava. Sentiva delle voci accanto al suo letto, voci maschili che si scambiavano battute idiote. Ma che diavolo ci facevano due umani accanto al suo letto a discutere di una brutta partita della sera prima? Si voltò e si batté la mano sulla fronte, sentendosi una stupida. Le voci provenivano dalla radiosveglia appoggiata sul comodino accanto al suo letto. Con un gesto brusco la spense e scese dal letto, ormai sveglia. Ma come diavolo fanno gli umani a infliggersi una tale tortura ogni mattina?
Si diresse verso l'armadio che Soraya, la sera prima, aveva provveduto a riempire con le sue cose. Mentre spostava le grucce una ad una si rese conto che nessuno di quei bellissimi vestiti eleganti che usava al castello poteva essere considerato adatto ad una normale giornata di scuola di una studentessa umana sedicenne. Decise che avrebbe rimediato con un incantesimo, procurandosi un abbigliamento più adatto. Il problema era che non aveva idea di come si vestissero le ragazze umane per andare a scuola. Provò a indossare un abitino estivo a motivi floreali come ne aveva visti parecchi addosso alle ragazze che andavano a prendere il sole al lago. Si controllò allo specchio. No, non andava. Zaira non aveva altre idee, non era mai stata in città fino al giorno prima, come poteva sapere in che modo bisognava vestirsi per andare a scuola? Un'immagine le balenò in mente. Il giorno precedente, quando aveva seguito Alan a scuola aveva visto una ragazza entrare di corsa, ma non ci aveva fatto caso. Cercò di ricordare come era vestita, e si creò un abbigliamento simile. Indossò una t-shirt rossa con scollo a V, un paio di jeans, scarpe da tennis e un giubbetto leggero. Si controllò e decise che doveva andare bene, visto che quella ragazza era il suo unico modello di abbigliamento. Si ripromise di controllare l'abbigliamento delle sue compagne e regolarsi di conseguenza per i giorni seguenti.
Uscì dalla camera e si diresse verso la cucina. Come sempre Soraya era già sveglia e le stava preparando la colazione.
«Buongiorno.»
«Oh, buongiorno anche a te. Pronta per il tuo primo giorno di scuola?»
Zaira annuì, fissandola. Indossava un tailleur color crema che la faceva sembrare un'umana qualunque, se non si contava la sua innaturale bellezza ovviamente.
«Che ci fai vestita così?»
«Devo andare a lavoro.»
Zaira la guardò, incredula.
«Siamo arrivate solo ieri e tu hai già trovato un lavoro?»
«Beh, l'affitto non si paga da solo.» si giustificò lei.
«Hai usato un incantesimo di persuasione, vero?»
«Ho dovuto approfittarne parecchio ieri, altrimenti non avremmo un appartamento in cui vivere, e non saresti stata ammessa a scuola senza alcun documento di identità, né null'altro che certificasse la tua formazione precedente.»
«Ah ecco! Cominciavo a chiedermi come mai avevamo avuto così fortuna a trovare un appartamento così in fretta.» rispose, con un sorriso.
Per un attimo, Soraya aveva temuto che la principessa si sarebbe arrabbiata per il suo uso della magia, e il suo sorriso la rassicurò.
«E tu? Non ti ho mai vista vestita così.»
«Ho dovuto cercare di adattarmi al modo di vestire degli umani. Sono credibile secondo te?»
Soraya le rivolse un sorriso incerto.
«Credo di sì, come te, non ho visto molti umani a scuola. Al massimo potrei ideare un catalogo di moda mare per umani.»
«E quando hai incontrato Lucas? Ricordi come era vestito?» chiese, speranzosa.
Soraya ripensò al suo primo incontro con il suo compagno, intento a disegnare seduto in riva al lago. Quel giorno, lei era uscita dal lago in compagnia di una delle sue sorelle, si erano sedute accanto a lui e avevano parlato dei suoi disegni. Ricordava ogni dettaglio di quei momenti. Appena l'aveva visto si era sentita finalmente completa, tutto quello che aveva sempre cercato, quell'amore romantico di cui leggeva nei libri umani, era finalmente lì di fronte a lei, aspettava soltanto che lei pronunciasse le parole di quell'incantesimo che le avrebbe reso tutto più semplice. Eppure aveva esitato, aveva scelto di conoscerlo. Ricordò come si era sentita felice con lui. Era davvero al settimo cielo in compagnia di quell'umano, poi la bolla di felicità in cui si era rinchiusa scoppiò, costringendola alla scelta più difficile della sua vita...
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Il Sogno della Ninfa [In Revisione]
ParanormalZaira è la principessa delle ninfe, conosce il mondo degli umani solamente da ciò che vede sulle sponde del suo lago e da ciò che le raccontano i compagni delle sue sorelle. Poche settimane dopo il suo cinquantesimo compleanno finalmente sogna l'uom...