Epilogo

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Appena Zaira si svegliò alzò gli occhi e si accorse che Alan era già sveglio.

« Oddio scusa, ho dormito troppo? Potevi svegliarmi!» disse, scattando a sedere.

« Effettivamente è già ora di pranzo, ma eri esausta, avevi bisogno di recuperare le energie. Stai meglio?»

Zaira annuì.

« Aspetta, ora di pranzo hai detto? Dannazione! È tardissimo! Dobbiamo prepararci per l'incoronazione.»

« E io che speravo di consumare la nostra prima notte di nozze! Dovrò pur dare una erede alla regina, no?» scherzò Alan.

Zaira si rabbuiò e abbassò lo sguardo, come avrebbe fatto a spiegare ad Alan che l'erede al trono doveva essere necessariamente figlia di Poseidone, che avrebbe dovuto andare a letto con il suo stesso padre? Solitamente il rito si teneva dopo la morte del compagno della regina, considerato che aveva una vita molto più breve rispetto alle ninfe, di conseguenza non veniva mai a saperlo; ma Alan era una ninfa, e con tutta probabilità aveva ereditato da sua madre anche la longevità, se anche ora non gli avesse detto nulla, come avrebbe fatto quando Poseidone fosse venuto per garantirle una discendenza? E il dio stesso, avrebbe accettato la natura di ninfa di Alan? Per quanto ne sapeva, Poseidone aveva sempre considerato sacre le tradizioni, quante probabilità c'erano che non avrebbe ucciso Alan appena scoperta la verità?

« Ehi, che succede?» chiese Alan, notando il suo improvviso silenzio.

Zaira si riscosse dai suoi pensieri, stava per essere incoronata regina, non aveva tempo da perdere con quei pensieri bui, e non voleva litigare con Alan così presto. Gli avrebbe detto la verità, si disse, ma l'avrebbe fatto più avanti, era troppo presto per rovinare tutto.

« Niente, sono solo ancora un po' stanca. Per mettere in cantiere una erede c'è ancora tempo, meglio non affrettare le cose più del dovuto. In compenso, ora non c'è tempo, ma la nostra prima notte di nozze è solo rimandata a stasera, promesso!»

Alan le sorrise e la strinse a sé, donandole un ultimo bacio prima di lasciare la stanza per andare a prepararsi e permettere alla futura regina di fare lo stesso.

Zaira indossò un abito lungo in seta senza spalline color pesca, poi si fece acconciare nuovamente i capelli da Soraya come il giorno precedente. Uscita dalla stanza si diresse verso la sala del trono, dove trovò la sorella che la stava aspettando. Indossava lo stesso abito del giorno precedente, che fortunatamente si era salvato dalla furia delle sirene.

Il momento dell'incoronazione riguardava esclusivamente le due principesse, quindi i loro compagni le aspettavano all'interno della sala insieme alle altre ninfe.

« Sei pronta?» le chiese Eleni.

Zaira annuì ed insieme entrarono, avvicinandosi nuovamente al trono. Dopo la brusca interruzione del giorno prima, odiava dover interrompere il momento, ma c'era una cosa che andava assolutamente chiarita con le sue sorelle.

« Scusate un momento. - cominciò, appena arrivata di fronte al trono. - so cosa avete visto ieri alla morte di Xeni, e sento di dovervi una spiegazione prima di essere incoronata, in modo che possiate decidere liberamente se mi ritenete degna di guidarvi o meno. Alan, mio marito, è una ninfa.»

A quelle parole un vocio concitato si levò tra le ninfe. Il nervosismo era comprensibile, l'esistenza di una ninfa maschio metteva in discussione tradizioni vecchie di secoli, per quanto moralmente ingiuste agli occhi della principessa. I figli maschi andavano uccisi, ogni ninfa lo sapeva, e la presenza di Alan di fronte a loro, pronto a diventare il loro re, le aveva spiazzate. D'altra parte Alan era il Sogno della principessa, ed il Sogno era sacro tra le ninfe, proprio per il fatto che sceglieva l'umano destinato in maniera del tutto imperscrutabile e misteriosa, ed era rispettato sopra ogni cosa. Rifiutare Alan come re sarebbe stato un ulteriore tradimento alle loro antiche tradizioni, le ninfe non sapevano da che parte stare, ma appena Zaira riprese la parola, scese nuovamente il silenzio.

Il Sogno della Ninfa [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora