Capitolo 21

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Mentre la principessa stava ancora cercando un modo per fermare le sirene, le ninfe non persero tempo, consapevoli che i loro vestiti da cerimonia le avrebbero rallentate durante la battaglia, strapparono con le loro lame di ghiaccio le ampie gonne poco sopra il ginocchio, lasciando solo la parte di stoffa necessaria a coprirsi. Le vesti strappate cominciarono però a fluttuare nell'acqua tra le ninfe e le sirene, rischiando di creare un intralcio ancora maggiore. Allora a Zaira venne un'idea. Sapeva che non sarebbe stato un comportamento molto corretto, ma nemmeno le sirene erano state particolarmente oneste, dal momento che le avevano attaccate interrompendo la solennità del rito dell'incoronazione. Così generò una corrente che spinse le vesti contro i corpi e i volti delle sirene, ostacolandone i movimenti e permettendo così alle ninfe di attaccare e di sfoltire le fila nemiche.

A Zaira si strinse il cuore vedendo morire tante sirene, sapeva che stavano solamente eseguendo gli ordini di Xeni, aveva passato tanti bei momenti insieme a loro, non voleva credere che fossero improvvisamente diventate tutte malvagie, eppure sapeva anche che le ninfe non avevano scelta, dovevano fermarle a qualsiasi costo, altrimenti Xeni e le sirene non si sarebbero fatte problemi ad ucciderle tutte.

Mentre era distratta da questi pensieri avvertì una corrente più forte allontanare i drappi dalle sirene e spingerli verso il fondo. Zaira alzò lo sguardo e vide Zoe, dal lato opposto della sala, che contrastava la sua magia con un sorriso beffardo sul volto.

Sapeva bene che li aveva traditi schierandosi dalla parte di Xeni, quindi Zaira avrebbe dovuto aspettarsi quel comportamento da parte sua, invece fu come se l'avesse tradita un'altra volta; aveva già ucciso la regina e scatenato quel pandemonio, e in cuor suo sperava che Zoe provasse un minimo di rimorso per il suo tradimento, che si sarebbe fermata, invece ora era lì, che si prendeva apertamente gioco di lei sabotando ogni suo tentativo di salvare le proprie sorelle. Ora che speranze aveva di riuscire davvero ad aiutarle?

Si guardò intorno, cercando di farsi venire qualche idea alla svelta, le sirene erano in netta superiorità numerica, se non avesse fatto subito qualcosa le ninfe non avrebbero avuto alcuna speranza. Appena il suo sguardo si posò sui drappi bianchi che decoravano la sala del trono finalmente le venne un'idea, probabilmente non sarebbe bastato a fermarle, ma poteva provare a rallentarle per permettere alle sue sorelle di avere un momentaneo vantaggio.

Concentrò tutta la sua attenzione su uno dei drappi, e appena riuscì a prendere il controllo dell'acqua che lo circondava generò e manipolò le correnti fino a strapparlo dai suoi sostegni, poi lo diresse ad avvolgere il corpo di una sirena per intralciarne i movimenti. La sirena, colta alla sprovvista, prese ad agitarsi convulsamente cercando di divincolarsi, mentre la ninfa che la stava fronteggiando approfittò della sua distrazione per pugnalarla. Zaira non riuscì a fare a meno di sentirsi nuovamente in colpa vedendo morire quella sirena, ma cercò di controllare le sue emozioni, le sirene stavano mettendo in pericolo la vita delle sue sorelle, e loro sarebbero sempre state la sua priorità.

Non perse altro tempo a pensarci, c'era ancora molto da fare. Lanciò uno sguardo alle altre ninfe. La situazione era critica, per quanto le ninfe combattessero strenuamente, non riuscivano a sfoltire a sufficienza le fila nemiche, per ogni sirena caduta un'altra era subito pronta a prendere il suo posto, era evidente che le ninfe non sarebbero riuscite a reggere ancora a lungo. Con l'espediente dei drappi ci sarebbe voluto troppo tempo per aiutare le sue sorelle, senza contare che ora le sirene si aspettavano una mossa simile, e sarebbe stato facile per loro evitarla, allora cosa avrebbe potuto fare? Improvvisamente si ricordò di quel pomeriggio al lago con Alan, quando aveva fermato Xeni ferendola alla coda. Alzò una mano verso alcune sirene e congelò loro la coda. Prese alla sprovvista e appesantite dal ghiaccio le sirene sprofondarono sul fondo della sala, incapaci di muoversi. Zaira sapeva che nemmeno in quel modo sarebbe riuscita a fermarle a lungo, come lei poteva raffreddare l'acqua loro potevano scaldarla e liberarsi, senza contare che Zoe le stava già aiutando a sciogliere il ghiaccio. Ad ogni modo aveva guadagnato del tempo per le sue sorelle, sempre più stremate per il protrarsi della battaglia, molte di loro erano ferite, ma continuavano a combattere per difendere le loro principesse e i propri compagni umani. Mentre continuava a congelare le code delle sirene, si rese conto che quei piccoli espedienti sarebbero serviti a poco se avesse lasciato che le ninfe continuassero a combattere in quelle condizioni, doveva trovare il modo di allontanare le sirene da loro almeno per il tempo necessario perché potessero curarsi a vicenda. Il continuo uso dei suoi poteri stava però lasciando il segno anche su di lei. Nonostante la sua determinazione a salvare tutte le sue sorelle, sentiva che le sue forze e la sua concentrazione stavano lentamente venendo meno. Zaira si fece forza, doveva fare tutto il possibile per salvare le sue sorelle, avrebbe riposato più tardi, quando sarebbero stati tutti al sicuro, ninfe e umani. Portò entrambe le braccia davanti a sé e generò una spessa parete di ghiaccio tra le ninfe e le sirene. Chiuse gli occhi per concentrarsi meglio e rendere più solido il muro di ghiaccio.

Il Sogno della Ninfa [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora