Chapter 2

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"Ci innamoriamo di chi è in grado di tenerci testa,di chi non cede,di chi ci sfida,di chi è misteriosamente affascinante,di chi è in grado di distruggerci,di chi è il nostro degno avversario,quello con cui siamo alla pari per gusti e pensieri.
Ci innamoriamo dell'impossibile perché siamo fatti così.
In fondo ci innamoriamo di chi ci assomiglia ma non ha tutti i nostri difetti.
O li ha ma li rende perfetti."



Decisi di iniziare una conversazione con quel ragazzo meraviglioso che mi stava accanto,anche perché lì dentro non conoscevo nessuno. Con coraggio,iniziai a parlare :«hey io sono Diana ,come hai già sentito,tu come ti chiami?». La faccia che fece era come "disgustata"e con una tale cattiveria mi disse:«io non parlo con delle stupide ragazzine che si sentono importanti,solo perché hanno quattro soldi». A quelle parole mi sentii offesa,e in un certo senso dispiaciuta; come si permetteva a dirmi una cosa del genere,neanche mi conosceva. Vedevo già dal viso dei miei compagni di classe che anche loro la pensavano così,mi guardavano dall'alto al basso,credendo che io fossi venuta per giudicare loro, ma era solo il contrario. Suonó la campana,segno che era iniziata la ricreazione; non uscii dalla classe,sapevo già che sarei rimasta sola,perciò era meglio non farmi vedere da nessuno,non potevo più sopportare quelle occhiate cattive che mi lanciavano le persone. Mi sono iscritta in questo istituto pubblico, appunto perché io non mi volevo sentire nessuno,volevo essere considerata uguale, e non elogiata come sempre,perché i professori sapevano chi fossero i miei genitori. Volevo essere considerata al pari con gli altri, ma a quanto pare qui non c'era spazio per me. Mi senti chiamare e mi girai,davanti ai miei occhi apparve un ragazzo bellissimo:alto, abbastanza muscoloso,occhi azzurri,capelli neri e delle labbra sottili. Era della mia classe ma non l'avevo notato più di tanto, poiché ero presa da qualcun altro;
Poi parló:«ciao,io sono Alessandro,non fare caso agli altri sono solo invidiosi,per quanto riguarda "Danilo",il tuo compagno di banco,è solo un po' freddo all'inizio,vedrai che con il tempo diventerete sicuramente amici.» Si certo, quello non diventerà mai mio amico,non sopporta neanche la mia presenza,comunque ero felicissima che qualcuno finalmente mi degnasse di una parola,sfoggiai il mio miglior sorriso e dissi:«sono così contenta che qualcuno mi abbia parlato,non sopportavo più questa situazione,sai mi sono trasferita da poco qui,ehm...non ho conosciuto nessuno, sono sola,purtroppo.»parlammo un po', e ad un certo punto Alessandro mi chiese di uscire:«sai oggi potresti venire da me,ti faccio conoscere qualcuno.» Ero così contenta che lo abbracciai ed accettai il suo invito,ci scambiammo i numeri,così lui mi avrebbe scritto l'orario e l'indirizzo, non vedevo l'ora di andare da lui oggi. Alle 13:00 uscì da scuola,il mio autista mi aspettava. Appena tornata a casa,cominciai subito a studiare,così che non avrei avuto impegni nel pomeriggio,e sarei potuta andare da Alessandro.

SPAZIO AUTRICI❤️:
Ciao a tutti,siamo tornate con un nuovo capitolo spero vi piaccia,se vi va lasciate un commento,magari potreste consigliarci come continuare,accettiamo qualsiasi consiglio.
-S&M😘

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